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Nehemia

Mi mette una mano sulla nuca, intrecciando le dita tra i miei capelli e continuando questo movimento lento con le labbra. Io mi arrendo al suo tocco, in balia dell'eccitazione. Mi bacia dolcemente ma con decisione mentre la mia mano sta ancora stringendo la sua coscia. Schiudiamo la bocca contemporaneamente e le nostre lingue si intrecciano in una danza che mi spiazza per quanto è sensuale e dolce allo stesso tempo. Adam improvvisamente puntella le mani sul letto circondandomi i fianchi per poi farmi sdraiare e io lo lascio fare.

Perché lo voglio, voglio lui, l'ho sempre voluto e sono stanca di aspettare.

Interrompe il bacio solo per qualche secondo per abbassarsi sul mio corpo, facendomi tremare. Questa volta nel suo bacio c'è più forza e passione ed io non posso fare a meno di infilare le mani sotto la sua maglia sfiorandogli la schiena e tirandolo più vicino a me. È perfetto, la sua pelle è calda e tesa sotto le mie mani. Quando preme completamente il suo corpo sul mio facendo scontrare la sua parte più dura con le mie più morbide sento un brivido percorrermi tutta. Sta per succedere. Sta per succedere e io non ho la più pallida idea di cosa pensi, di cosa passi per quella sua mente. Non capisco se mi vuole solo perché provi attrazione per me o vada oltre. Questa volta interrompo io il bacio, sussurrando. "No aspetta Adam..." Ho il fiato corto e poco controllo sul mio corpo, ma ho bisogno di sapere. "Mh?" mormora sulle mie labbra per poi continuare a baciarmi. Diamine perché è così difficile? A mio malgrado lo sposto leggermente. "Dovremmo parlare non pensi?" lui mi guarda ma sembra non ascoltarmi perché i suoi occhi guardano fisso le mie labbra. "Tra un attimo..." cerca di posare di nuovo le labbra sulle mie ma io mi scanso. Lui mi guarda perplesso e confuso. "No Adam." il mio tono è brusco ma deve capire che comportarsi come un ragazzino in calore non serve a nulla ora. Irrigidisce la mascella per poi spostarsi, si accascia di fianco a me e sospira guardando il soffitto. "Di cosa vuoi parlare?" chiede con tono duro. "Beh tipo magari mi farebbe piacere sapere che cosa ne pensi no?" mi giro verso di lui mettendomi su un fianco e schiarendomi la voce. "Sai è un po' difficile pensare al momento." risponde con un piccolo ghigno sulle labbra. Il mio sguardo punta subito sulla patta dei suoi pantaloni leggermente gonfia. Deglutisco arrossendo. "Beh...non mi interessa." risulto poco convincente anche a me stessa mentre lo dico. "Dovrebbe visto che ne sei tu la causa." la sua sincerità quasi mi sconvolge. "Wow per la prima volta riesci ad ammettere qualcosa." Commento cercando di riprendermi e lui fa un sorriso divertito e poi si stropiccia gli occhi. "Hai detto che volevi parlarmi...fallo per favore." sentire sulla mia pelle che gli piaccio fisicamente non mi basta, ad oggi ho bisogno di parole e tante conferme. Non so dove possa andare a parare questa conversazione, magari mi farò anche male ma ho bisogno di sapere. Sospira e si gira anche lui su un fianco, il suo sguardo corre subito al mio. "Non riesco a starti lontano. Per quanto io ti odi non riesco." lo guardo incapace di restare in silenzio. "Tu non mi odi Adam. Non baceresti una persona se la odi e non saresti geloso se mi odiassi." gli sfioro la fronte prendendo tra le dita un ricciolo che gli sfiora gli occhi. "Non riesci mai a stare zitta?" chiede senza spostarsi dal mio tocco. "No di solito i ragazzi mi zittiscono in altri modi." trattengo un sorriso mentre il suo sguardo si indurisce immediatamente. So che l'unico modo per farlo parlare è provocarlo e per questo lo faccio. Se si incazza riesce ad essere sincero senza nascondersi. "Non mi devi provocare Nehemia." cerca di sembrare pacato mentre lo dice, ma il modo in cui mi guarda mi fa percepire la sua rabbia. Sento il fuoco della sua gelosia addosso. Bene. "Non ti sto provocando Adam. Sei geloso?" faccio per spostare la mano ma lui me la blocca stringendomi leggermente il polso. Non risponde. "Quando Nate mi ha baciata te ne sei andato e hai iniziato a trattarmi di merda. Perché non ammetti che quel bacio ti ha ferito?" lascia la presa sul mio polso delicatamente. "Perché non mi interessa quello che hai fatto con lui." "Sì che ti interessa perché ora sarebbe tutto diverso, tra di noi sarebbe diverso." lo guardo prendendo coraggio. "Tu mi piaci sin da quando ero piccola, Adam, e so per certo che è lo stesso o lo era anche per te. So che dietro questa corazza c'è ancora quel bambino che si preoccupava se avessi freddo, o che restava con me a parlare fino notte fonda per poi addormentarsi con me." gli sfioro la guancia e lui socchiude gli occhi appoggiandosi alla mia mano. "Non ho mai voluto Nate né nessun altro se non te..." sono arrivata ad un punto dove ormai non posso più tirarmi indietro, ormai sto confessando tutti i miei sentimenti per lui. Mi sto mettendo a nudo. "Eh sì... quando ti sei allontanato da me e hai iniziato a vederti con diverse ragazze ti ho odiato." sposto la mano e lui abbassa lo sguardo. "Non volevo immaginare che il mio Adam si facesse toccare da una ragazza qualsiasi, che la mia luna passasse del tempo con loro." stringo le labbra sentendo la mia voce tremare. "Ti avevo perso per un bacio rubato e non voluto e percepivo l'odio che provavi nei miei confronti le poche volte che ti vedevo." resta in silenzio ad ascoltarmi senza mai alzare lo sguardo. "Dopo diverso tempo ho iniziato a frequentarmi con alcuni ragazzi per il solo scopo di vedere se potessi provare qualcosa per loro, ma non è successo." finalmente alza lo sguardo mentre sento qualcosa di umido scendere lungo la mia guancia fino a toccare le labbra. "Nella mia testa e nel mio cuore ci sei sempre stato tu." mi fissa per un momento che sembra interminabile per poi avvicinarsi e baciare la lacrima sulle mie labbra, delicatamente, come se volesse baciarmi via la tristezza che mi aveva causato. Mi mancava vedere questa dolcezza da parte sua nei miei confronti. "Ero geloso Nehemia." ammette a voce bassa parlandomi sulle labbra. "Ero geloso di lui. Di come fosse entrato nella tua vita, del tempo che passavate insieme, del modo in cui ti guardava e toccava." sembra sofferente mentre parla. "Io non riuscivo a stare tranquillo pensando a te insieme a lui. Ogni volta che gli sorridevi o gli dedicavi attenzioni volevo fargli male, tanto male." resto in ascolto senza fiatare per la prima volta. "Quando ti ha baciata..." il suo viso si contorce in una smorfia di dolore. "Ho capito che ti avevo persa, tutto il tempo che avevamo passato insieme, tutti i nostri piccoli momenti, il modo in cui toccavi me facendomi rilassare anche solo con una carezza..." scuote la testa. "Tutto perso." lo guardo triste mentre lui abbassa lo sguardo sulle sue mani. "Non riuscivo a guardarti, non riuscivo a starti vicino perché avevo solo l'immagine di te e lui insieme." gioca nervosamente con le dita e io poggio la mano accarezzandole, cercando di calmare il suo evidente nervosismo. "Ma mi mancavi..." alza lo sguardo tornando a guardarmi. "Mi mancavi ogni giorno, mi mancava la tua parlantina, mi mancava il tuo modo di infastidirmi e provocarmi, mi mancava essere toccato da te, i tuoi sorrisi e le notti che potevo restare a guardarti e abbracciarti." i suoi occhi sembrano brillare nell'oscurità della notte e un'altra lacrima scende lungo la mia guancia. Per tutti questi anni non ho mai saputo come potesse sentirsi o cosa provasse nei miei confronti perché ha sempre messo un muro tra di noi e io ogni giorno speravo o almeno mi crogiolavo nella speranza che in realtà gli importasse di me. E adesso che so tutto non riesco a non pensare a quanto abbia sofferto in silenzio, quanto sia stato male per me, per un equivoco, per una persona che non contava nulla. "Scusami Adam..." sussurro sofferente mentre il mio cellulare inizia a vibrare nella mia tasca. Cavolo, vorrei spegnerlo o, meglio ancora, buttarlo in mezzo alla foresta. Nessuno così ci potrà mai disturbare. "Rispondi." mi dice ricomponendosi e si siede sul materasso continuando a guardarmi. Sospiro e prendo il cellulare vedendo che Brenna mi sta chiamando, guardo un'ultima volta Adam e poi rispondo alla chiamata alzandomi in piedi. "Mia??" il suo tono sembra allarmato. "Si? Che succede?" mi schiarisco la voce, preoccupata. Brenna è una ragazza abbastanza tranquilla, il suo tono non preannuncia niente di buono. "Devi tornare subito a casa Aiden...lui vuole parlare con tutti noi, sembra importante, torna a casa..." Ha una voce triste e sconsolata, ma non neanche il tempo di rispondere che la chiamata si chiude e la preoccupazione si impossessa completamente di me. Mi giro verso Adam che è ancora seduto e vedo che ancora mi sta guardando. Ma ora non posso pensare a noi, mio fratello ha bisogno di me. "Per favore...portami a casa." si alza di scatto venendomi vicino e Dio il suo profumo mi avvolge subito. "È successo qualcosa?" i suoi occhi corrono subito ai miei e immagino che al momento non dovrei essere una bella visione dopo avergli pianto in faccia ma lui continua a guardarmi come se il mondo intorno a noi non esistesse. "È Aiden, non lo so...non lo so ma vuole parlarci, è il mio gemello e sento che non sarà una cosa bella quella che vuole dirci." Mi mordo le labbra, mentre un miliardo di ipotesi mi attraversano la mente. Adam mi prende per mano, un piccolo gesto che per me vale più di mille parole. Un gesto che mi dice mi capisce, che mi è accanto. Se non stessi morendo di preoccupazione, morirei di tenerezza. "Andiamo, farò più in fretta possibile." mi rivolge un sorriso rassicurante ed io stringo la presa sulla sua mano.

TI HO CERCATA TRA LE STELLE (in revisione)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora