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Adam

Sono scampato alle minacce del padre di Nehemia, ma quelle del Mister sono un'altra cosa. La temperatura di oggi credo tocchi i 35°, e durante l'allenamento io e tutti i miei compagni di squadra ne risentiamo: abbiamo le divise zuppe di sudore e il fiato corto, ma nessuno sembra volersi fermare, oppure hanno solo paura del mister che non ci molla un secondo. Prima mi ha preso da parte dicendomi quanto è importante per la squadra il mio rendimento, soprattutto per gli osservatori che ci saranno ad ogni partita, e mi ha anche ricordato quanto sia importante mantenere i voti alti. L'ho rasserenato promettendogli che d'ora in avanti mi sarei impegnato, a costo di studiare insieme a Kellie. Lei si divertirebbe sicuramente a farmi da maestrina e rimproverarmi per tutte le volte che mi distraggo, come facevamo da bambini quando studiavamo insieme.

"Black è possibile che sei sempre pieno di fan? Vuoi lasciarne un po' anche a noi?" chiede Kyle, uno dei nostri difensori, mentre siamo sdraiati a fare un po' di stretching post corsa. "Di che parli?" chiedo confuso mentre allungo il braccio verso il piede. "La tua ragazza, Black. È con il mister." Mi blocco a metà esercizio e finalmente do un senso a tutto quel bisbiglio che sentivo. Li sento parlare e far commenti da viscidi su quanto sembri sodo il suo sedere e come le stia bene quella maglietta. Stringo i pugni per la gelosia, perché è ovvio che parlino di Nehemia: è l'unica che Kyle potrebbe definire la mia ragazza e soprattutto...beh, è bellissima e sa valorizzare il suo corpo. Ma questi commenti? Mi fanno venire il voltastomaco e salire la voglia di picchiare tutti a sangue. "Fatevi i cazzi vostri, coglioni. E continuate ad allenarvi che di questo passo il torneo non lo vinceremo mai." dico in tono autoritario guardando soprattutto i soliti che se la prendono comoda, per poi alzarmi e andare verso la panchina, dove c'è davvero Nehemia che parla con il mister attraverso la rete divisoria. Nel momento esatto in cui i nostri sguardi si incrociano non posso fare a meno di sorridere, ma devo contenere la felicità di vederla qui, visto che c'è il mister qui accanto. I commenti di quei coglioni non hanno minimamente fatto centro: oggi è bellissima, con una canottiera bianco panna che le risalta il colorito abbronzato e le curve delicate, un paio di pantaloncini di jeans con l'orlo sfilacciato che lasciano le gambe lunghe chilometri. Vorrei accarezzarle per ore e baciarle mentre le slaccio i sandali col tacco e avvolgerla me facendola urlare. Cazzo, questa ragazza riesce davvero a cancellare ogni pensiero che non sia lei.

"Mister." esordisco appena sono di fronte a lui. Fissa prima me e poi Nehemia velocemente, per poi alzare gli occhi al cielo e sbuffare. "Due minuti Black." asserisce prima di dirigersi verso il campo, dove tutti i miei compagni ci lanciano occhiate. Appena vedono che li guardo male, però, si girano tornando a fare quello che stavano facendo, così finalmente posso concentrarmi sulla mia ragazza. "Che ci fai qui? non dovresti essere a lezione?" è la prima cosa che chiedo appoggiandomi con le mani alla rete per esserle il più vicino possibile, e lei fa altrettanto. "Ho ancora qualche minuto, volevo venire a disturbare il mio bellissimo ragazzo tutto sudato." Mi sorride strappando mezzo sorriso pure a me. "Mi piace essere disturbato da te, anche se ti stanno guardando tutti i miei compagni e questo non mi piace. E neanche questa stupida rete." sposto lo sguardo sulle sue labbra, che al momento sembrano richiamarmi e vorrei davvero andar da loro, ma ovviamente c'è qualcosa di mezzo. "E facciamoli guardare qualcosa di più interessante che non avranno mai, allora" mormora per poi sporgersi contro la rete ed afferrarmi la maglia con le mani. Mi avvicino d'istinto e lei mi bacia attraverso lo spazio vuoto tra le maglie della rete. Sorpreso del suo gesto ricambio subito, cercando di muovere le labbra sulle sue per quel poco che posso dato lo spazio. "Mia...devo finire l'allenamento..." mormoro sulle sue labbra. "E sai che non è facile correre se sono eccitato..." aggiungo riferendomi allo stato del mio amico, che a quanto pare ormai con un semplice contatto con lei si sveglia. "Sarebbe alquanto buffo guardarti..." bisbiglia divertita guardandomi negli occhi. "In realtà sarebbe molto fastidioso e–" la voce profonda del mister in lontananza mi interrompe. "Black! In campo!" scuoto la testa sbuffando e lei ridacchia. "Senti, più tardi sei libera o hai impegni?" riprendo in mano la conversazione e cerco di chiudere. "Completamente libera per te, amore." la voglia di sfondare la rete e baciarla fino a perdere il respiro ora è incontrollabile, ma resto composto. "Oh, che onore! allora dopo le lezioni vieni con me in un posto. Puzzo un po', ma se mi aspetti per una doccia poi sono tutto tuo." si morde le labbra per poi sfoggiare il suo splendido sorriso e menomale che con il mio corpo la copro dagli sguardi di quegli imbecilli, perché così è da mozzare il fiato. "Beh, per me puoi anche rimanere così, sai mi fai un certo effetto...o se vuoi posso accompagnarti in doccia." l'erezione che ho nelle mutande sta urlando "SI SI SI" ricordando quello che abbiamo fatto nella doccia quel giorno, ma ora verrei solo bastonato dal mister al momento. Prendo un bel respiro cercando di calmare il piccolo Black. "Che proposta allettante, ma no. Ci sarebbero piselli ovunque, quindi passo." Dico riferendomi ai miei compagni di squadra, che girano serenamente nudi negli spogliatoi. Scoppia a ridere mentre il mister continua a richiamarmi in lontananza. "Allora ti aspetto dopo le lezioni...vai hanno bisogno di te, campione" faccio per staccarmi dalla rete ma poi ci ripenso e le stampo un bacio sulle labbra di forza. "Ti farò sapere com'è correre da eccitati." le faccio l'occhiolino sorridendole e lei ridacchia per poi allontanarsi, donandomi come ultima immagine il suo sedere perfetto che ondeggia sensualmente. Ed io non posso far altro che tornare in campo con un'erezione da record addosso e il suo sapore sulle labbra.

TI HO CERCATA TRA LE STELLE (in revisione)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora