Alice si svegliò con un colossale mal di testa e gli occhi talmente gonfi che a malapena riusciva ad aprirli, tanto che fu tentata di non andare al lavoro, ma visto che il prossimo incarico di pasticceria sarebbe stato pagato loro solo il mese successivo, le conveniva andare in ufficio. «Mai più piangere tutta la notte» ammonì seriamente il proprio riflesso allo specchio del bagno mentre si lavava il viso con acqua ben fredda.
Si vestì lentamente, poi si mangiò per colazione una delle cartellate avanzate qualche giorno prima, si leccò le dita impiastricciate di miele e vin cotto, e prima di uscire decise di truccarsi quel tanto per tentare di nascondere le macchie rosse in faccia, poi ingollò un'aspirina e corse fuori ad aspettare il pullman nel freddo mattino.
Poco prima di salire sul mezzo, scorse da lontano Lorenzo che usciva dal negozio ad aprire la saracinesca, al che gli sventolò una mano per salutarlo, poi si fiondò per prendere posto a sedere, come al solito non ne trovò e rimase in piedi attaccata ad un palo, imbambolata in mezzo ad altre facce stanche. Avvertì la vibrazione del cellulare nella tasca del suo giaccone scuro, ed estraendolo si sorprese di trovarvi un messaggio di Lorenzo.
Tutto ok?
Si domandò se fare finta di nulla o sbottonarsi, ma poi decise di non fare la frignona, così si limitò ad un falsissimo
ALLA GRANDE
Le rispose con una GIF buffa di un gatto con li occhiali da sole e la scritta "SOUNDS GOOD TO ME", le scappò persino uno sbuffo divertito.
Pigiò il tasto per la fermata prenotata e scese assieme ad altra gente nel cielo greve di dicembre.
Avrebbe passato la giornata ad evitare Neri e a fare piani sul cenone di Natale, dato che ormai era il 23 dicembre.
Tiffany aveva ben altri piani quel 23, quel giorno non doveva andare all'alimentari: avrebbe preparato i susamielli, come quelli che le faceva nonna, così il giorno dopo i suoi genitori ne avrebbero mangiati per colazione. Era così contenta di rivedere mamma e papà! Ormai lei era diventata toscana DOC, ma sotto le feste il suo cuore urlava: NAPULE!
«Nu jeans e 'na maglietta, 'na faccia acqua e sapone» canticchiò felice impastando con mano veloce l'impasto dei biscotti.
Per l'ora di pranzo, i dolcetti erano già infornati, e spinta da quel clima dell'anti vigilia, preparò pure l'impasto per la pizza fritta, talmente ebbra di felicità che si era scordata il perché il giorno prima fosse rimasta tanto infastidita da una faccenda così stupida.
Alice rientrò nel primo pomeriggio e già dalle scale sentiva Nino D'Angelo strabordare in calde ondate nel cortiletto interno.
«M'ha fatto 'nnamurà quell'aria da bambina che tu hai» Tiffany cantava a squarciagola con la sua voce bassa e corposa, che assieme al profumo delle cime di rapa e allo sfrigolio dell'olio che friggeva era decisamente il bentornato che Alice più preferiva.
«Ué ué» esordì varcando la soglia di casa con un largo sorriso, sbottonandosi la giacca con ancora i guanti alle mani.
Tiffany ricambiò subito il sorriso. «Eccoti! Fame?»
Alice guardò con occhi bramosi il cestino di susamielli caldi che l'amica le porgeva. «Beh, ora di certo» morse il biscottone a forma di esse, guarnito con mandorle tostate, le spezie natalizie usate che portavano profumi di cene familiari tra tante persone, e si lasciò sfuggire un sospiro estatico. «Buonissimo» mugolò soddisfatta, e si sedette al tavolo tra ciotole, spatole e fruste sporche, al che Tif la imitò, pulendosi le mani sul grembiule sporco.
«Ci tengo a far sentire i miei a casa» spiegò accomodandosi dietro l'orecchio una ciocca di ricci scuri sfuggiti alla sbrigativa coda di cavallo fatta prima di iniziare a cucinare.

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RUM MATES
Literatura Feminina[AUTOCONCLUSIVA] Alice e Tiffany sono due amiche e coinquiline, appassionate di cucina. Insieme si divertono a sperimentare ricette sempre nuove e originali, soprattutto dolci di ogni tipo, sognando un giorno di poter trasformare il loro hobby in un...