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Erano passati un paio di giorni da quando Tiffany e Alice avevano discusso in maniera dettagliata riguardo alla loro idea di mettere su un'attività di pasticceria su commissione.

In quel momento si trovavano nello scantinato di casa di Paride, uno dei più vecchi amici di Tiffany: erano infatti stati nella stessa classe dall'asilo fino alle superiori. Avevano sempre avuto un rapporto piuttosto ambiguo, che non era però mai sfociato in niente di più che qualche palpatina allusiva o una mano sul pacco, in maniera quasi indifferente.

Tanto più che Paride non aveva di certo l'aria dell'Adone affascinante, con le spalle larghe e muscolose, che piaceva tanto a Tiffany. Eppure, nonostante non fosse bello in senso convenzionale e avesse il naso quasi aquilino, c'era qualcosa negli occhi azzurri di Paride e nel modo in cui muoveva le sue labbra mentre cantava che attirava le ragazze come le api sul miele. Fin dall'età di quattordici anni infatti lui e Tiffany suonavano insieme e al quinto anno di superiori avevano persino formato una band. Negli anni vari membri si erano avvicendati e l'attuale formazione era composta da Tif, voce e chitarra ritmica, Paride, basso e cori, Sebastiano, il cugino di Paride, alla chitarra solista e Cesarina, la batterista.

Quest'ultima aveva dato buca all'ultimo per l'ennesima volta, saltando così, oltre alle prove, la conseguente cena composta da manicaretti preparati in anticipo apposta per l'occasione da Alice e Tiffany.

«Allora, cosa ne pensate della nostra cheesecake al basilico e pinoli?» A Tif piaceva stuzzicare Paride e Seb, perché la maggior parte delle volte lei e Ali stupivano i ragazzi con ingredienti che non si sarebbero mai aspettati.

Infatti entrambi i due spalancarono gli occhi chiari dallo stesso taglio leggermente allungato.

Alice sorrise e Tiffany sospirò soddisfatta guardando la sua amica. Data la situazione con il Formaggioso – quel coglione impenitente! - Tif pensava che fosse tempo per lei di cominciare una nuova avventura che le restituisse positività e la rendesse felice.

Seduta a uno dei quattro lati del piccolo tavolo quadrato improvvisato per la cena, su cui di solito erano posati fogli pieni di spartiti musicali, plettri e corde per chitarra, Ali batté le mani entusiasta ed esclamò: «Tif e io apriremo una nostra attività! Dolci su commissione.»

Seb, che secondo Tiffany aveva una cotta segreta per Alice, nonostante lui e Cesarina stessero insieme, posò una mano sul braccio della ragazza e commentò: «Mi stavo proprio ricordando di dirvi che mia madre è rimasta felicissima della sua torta di compleanno. Le tue mani sono magiche Ali, hai proprio un dono nel fare i dolci.»

L'altra arrossì un po', ma ci pensò Tif a spezzare l'incanto: «Grazie per il bel complimento, Seb.»

Subito pronto, Paride si sporse verso Tif e le prese il mento tra le dita, poi le mormorò, con tono consolatorio: «Su tesoro, ci sono qua io a riempirti di complimenti.»

L'altra però lo scansò e tornò a parlare, seria: «Il nostro non è un gioco.»

Ali annuì, con l'espressione determinata come quella dell'amica.

«Abbiamo dei progetti concreti in mente.»

All'inizio i due ragazzi si mostrarono scettici davanti alla scelta di Ali e Tif, ma non ci misero molto a cambiare idea, convinti dai loro discorsi risoluti e consapevoli del loro talento e amore per la cucina.

«Quindi, come partirete?» Paride si mangiò un rotolino di bresaola e robiola, uno dei tanti antipastini freddi vari che Ali e Tif avevano preparato all'ultimo in quella calda serata di metà settembre.

Alice non aspettava altro. «Beh, pensavo di aprire una pagina Facebook e iniziare con piccole commissioni per feste...»

«Già ne riceviamo varie» si intromise Tif raccogliendosi i voluminosi ricci in un'alta crocchia. «In realtà, come sapete, abbiamo già un certo giro.»

RUM MATESDove le storie prendono vita. Scoprilo ora