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Dopo quell'ultimo di una lunga serie di screzi con Alex, Tiffany, ormai troppo sveglia per tentare di mettersi ancora a letto a dormire, sentì le mani pruderle, così dopo essersi data una veloce sistemata, si fiondò in cucina, desiderosa di mettersi a cucinare qualcosa. Vi trovò il padrone di casa, in vestaglia e pantofole che si versava una tazza di caffè appena fatto. Fumante e profumato.

«Mh... solo l'aroma basterebbe per resuscitare un morto» commentò lei ritrovando già un po' di buonumore di fronte al sorriso di Fernando, nonostante le ricordasse molto quello di Alex.

Le offrì una tazza e ne approfittò per fare colazione anche lei e per chiedere il permesso di preparare qualcosa di dolce, al volo. Si offrì inoltre di dare una mano con il pranzo. Trascorse così un'oretta in compagnia del padre dei Leone, chiacchierando e scambiandosi consigli culinari.

Dopo aver infornato dei biscottini alla cannella, Tif uscì fuori all'aperto per ammirare il paesaggio imbiancato dalla neve e respirare un po' di fredda e salutare aria di campagna.

In lontananza si udì il rumore di un'accetta che spaccava il legno, qualcuno stava tagliando la legna da ardere nel caminetto, era chiaro. E lo stava facendo anche con un certo impegno, una forza dettata dalla voglia di sfogare dei sentimenti repressi, probabilmente.

Tif seguì la fonte di quel suono ritmico e si trovò a guardare Alex, con le maniche del maglione arrotolate, che si dava da fare per spaccare dei grossi ceppi. I capelli scuri, arricciati ancora di più dal sudore che gli imperlava la fronte, gli coprivano parte del viso, e le labbra erano serrate per lo sforzo e la concentrazione.

Tiffany ripensò al suo sguardo di poco prima, alla sua presa salda e si sentì attraversare da una scossa di eccitazione. Alex le piaceva, non lo negava più a se stessa. Certo, quel comportamento era stato eccessivo, teatrale persino, soprattutto dopo che l'aveva tenuta lontana per giorni. L'aveva stupita che un uomo come lui, all'apparenza così calmo e distaccato, si fosse lasciato prendere da quell'impeto di gelosia misto a lussuria. In fondo, le era piaciuto che lui le mostrasse finalmente in maniera così aperta il suo interesse, il suo desiderio.

Non sapeva come comportarsi; da una parte avrebbe voluto raggiungerlo per parlare con lui, dall'altra, vedendolo così accanito contro quei pezzi di legno, pensava che dovesse ancora sbollire.

Il dilemma di Tif non durò a lungo, perché venne raggiunta da Alice, che la salutò con un grosso sbadiglio.

«Ne ha di forza di prima mattina, eh?» commentò, studiando Alex con un sorriso, ammirando quelle braccia solide e quei bicipiti muscolosi.

«Mh» la liquidò Tif, e si voltò per rientrare in casa.

«Non sei di molte parole, stamattina» la rimbeccò Ali.

«Mi sa che i ruoli si sono invertiti» grugnì l'amica, non poco meravigliata di trovare Alice così loquace di prima mattina.

«Oh, è merito della tazza di caffè che mi ha offerto Fernando» ribatté l'altra stringendosi nelle spalle che erano avvolte dalla sua pesante sciarpa color carta da zucchero. «Tu come mai sei di umore così mogio? Dante ti cercava ieri sera, pensavo che voi...» Alice si interruppe, con le guance imporporate, non solo per il freddo. Gli affascinanti uomini della famiglia Leone le facevano tutti uno strano effetto.

«Sì, abbiamo scopato alla grande» annunciò Tiffany, senza peli sulla lingua, zittendo del tutto Alice. «Ora vediamo se i miei dolcetti sono pronti.»

L'argomento era chiuso.

*

Il pranzo di Natale fu improvvisato, perché nessuno aveva previsto la neve e che gli ospiti del cenone si sarebbero fermati anche a pernottare.

In realtà la tavola fu imbandita di pietanze deliziose, tra gli avanzi del giorno prima e alcune stuzzicherie preparate all'ultimo momento da Fernando, con l'aiuto di Tif e Ali.

L'atmosfera era piuttosto piacevole, anche se si avvertiva della tensione in più rispetto alla sera precedente.

Alice non capiva perché Lorenzo la guardasse in tralice e facesse vagare lo sguardo da lei a Dante. Forse aveva guardato quest'ultimo con troppa insistenza e Lorenzo voleva ammonirla perché rischiava di fare una figuraccia? Alice si concentrò sulla sua porzione di tagliatelle ai funghi e cercò di non pensarci troppo.

Ripartirono alla volta di casa nel pomeriggio, dopo essersi scambiati baci e abbracci. Quello tra Tif e Dante fu pieno di sottintesi: per la serie, era stato un incontro casuale, ma se ce ne fosse stata di nuovo la possibilità in futuro, nessuno dei sue si sarebbe tirato indietro.


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