Capitolo 11

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Jungkook aspettò con impazienza il giorno del picnic, ma allo stesso tempo pregò perché non arrivasse mai. Aveva la sensazione che a volte il tempo scorresse troppo velocemente, a volte troppo lentamente.

Quando infine uscì di casa e salì in groppa al suo cavallo per dirigersi verso la Collina del Castagno, il luogo scelto da Mr. Jung per quell'evento, il suo cuore batteva così forte che sembrava volergli uscire dal petto.

Soltanto la compagnia del fidato Milton gli concesse un po' di tregua dalle sue dirompenti emozioni.

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Quando arrivò in cima alla collina c'erano già quasi tutti: Taehyung, Seokjin, Mr. Jung, Mr. Min, alcune ragazze che Jungkook conosceva soltanto di vista e per finire qualche amico di Mr. Jung.
Sembrava che mancassero solamente Mr. Park e la sua fidanzata. 

Quando se ne rese conto, Jungkook provò una punta di delusione, che scacciò subito con il pensiero di quanto Mr. Park fosse l'individuo più detestabile dell'intera Inghilterra.

“Benvenuto, Mr. Jeon!” lo salutò Mr. Jung, alzandosi dal telo di stoffa pregiata su cui era seduto. Accanto al suo erano presenti altri teli, su cui si erano sistemate le altre persone. C'erano alcune sedie di legno, un piccolo gazebo e per finire molti cestini che dovevano sicuramente contenere cibo e bevande.

Mr. Jung raggiunse Jungkook, che nel frattempo era sceso da Milton e l'aveva lasciato libero di scorrazzare nel prato e nel boschetto che circondava la radura. 

Dalla cima di quella collina si godeva di una splendida vista sulla valle. Il sole splendeva alto nel cielo e, sebbene ci fossero alcune nuvole, esse erano sfilacci per nulla minacciosi.

“Siamo quasi al completo. Se non sbaglio mancano soltanto Mr. Park e Miss Harrington” disse Mr. Jung, voltandosi verso il resto del gruppo per avere la conferma.

“Io direi che se non arrivano nel giro di qualche minuto iniziamo a pranzare senza di loro. La mia fame non può aspettare ulteriormente” scherzò Seokjin, tenendosi la pancia e facendo ridacchiare alcune ragazze.

“Signori e signore, vi prego! Non è vostro desiderio essere gentili e beneducati verso il mio ospite?”.

“Non sia mai che Londra scopra quanto la campagna possa essere impaziente di mangiare!” fece Seokjin, mettendosi più comodo e studiando le espressioni degli altri alle sue parole.

“Non sia mai che Londra scopra di non avere come pregio la puntualità” disse Jungkook, non riuscendo a trattenersi.

Qualcuno rideva, mentre Mr. Jung scuoteva la testa, esasperato. Tuttavia non disse nulla, anzi, parve perfino nascondere un sorriso di divertimento.

“Oh, eccoli!” esclamò Taehyung tutto a un tratto, indicando due figure che avanzavano a piedi nell'erba alta.

“Forse possiamo perdonarli, per stavolta” disse Seokjin a Jungkook, che nel frattempo si era seduto insieme a lui e a Taehyung su un grande telo di stoffa celeste. 

Jungkook, però, non lo stette nemmeno a sentire. Il suo cuore aveva ripreso la sua solita corsa alla vista di Mr. Park, che camminava nell'erba alta a braccetto della sua fidanzata. 

Era baciato dalla luce del sole e forse fu per questo che Jungkook ebbe la sensazione di aver appena visto un angelo.

Quando però i due arrivarono di fronte alla comitiva già seduta e pronta per cominciare il pranzo, il ragazzo dovette per l'ennesima volta ricredersi: lo sguardo di Mr. Park era tagliente e privo di emozioni e la curva delle sue labbra indicava il suo disinteresse nel trovarsi lì in quel momento.

Compromise || JikookDove le storie prendono vita. Scoprilo ora