Capitolo 14

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“Mr. Kim e Mr. Jeon” annunciò un servo in modo professionale, prima di farsi da parte e permettere che i due nuovi arrivati entrassero nel salone dove si trovava Mr. Jung.

Il proprietario di casa si alzò in piedi appena udì tali parole e andò loro incontro con un sorriso smagliante.

“Benvenuti, cari amici miei”.

“Vi ringrazio, Mr. Jung” disse Seokjin facendo un breve inchino. “Purtroppo sono stato impossibilitato a raggiungervi prima, poiché la mia carrozza ha avuto la bella idea di bloccarsi a metà strada per via del fango. Fortunatamente mi trovavo vicino alla dimora di Mr. Jeon, quindi sono andato da lui a chiedere aiuto. Senza il suo intervento ora non mi troverei qui, quindi ho pensato di invitare anche lui a questo tè. Spero vivamente di non avervi fatto cosa sgradita...”.

“Ma volete scherzare?! È un onore avere qui un tale eroe! Vi ringrazio, Mr. Jeon, e mi auguro che non vi pesi trascorrere a casa mia alcune ore di questo pomeriggio. Temo che Mr. Kim vi abbia praticamente costretto ad accompagnarlo, forse contro la vostra volontà...”.

“Assolutamente no!” esclamò Jungkook sorridendo. “Per me è un piacere trovarmi qui. Mi scuso se sono capitato così all'improvviso, senza un invito o la possibilità di avvisarvi”.

“Non c'è nessun problema, Jeon”.

Mentre Mr. Jung diceva queste ultime parole, l'attenzione di Jungkook fu catturata da una chioma di capelli biondi comparsa nel vano della porta che collegava il salone in cui si trovavano a un'immensa biblioteca.

“Mr. Park!” esclamò Seokjin inchinandosi. “È un piacere rivedervi. Spero che la permanenza da vostro cugino sia di vostro gradimento e che la campagna inglese vi stia riservando innumerevoli felicità”.

“È così, grazie” mormorò laconicamente il biondo, per poi posare lo sguardo su Jungkook, che da quando Mr. Park era apparso davanti ai suoi occhi non aveva visto altro.

Una piacevole sensazione allo stomaco e il noto batticuore avevano preso il controllo su di lui. Aveva appena constatato che Mr. Park fosse perfino più bello e signorile di quanto ricordava.

L'occhiata torva che quel giovane gli riservò, allo scopo di intimargli di rispettare il loro accordo, non ottenne alcun risultato.

“Vi ho mai mostrato la mia biblioteca, Mr. Jeon?” domandò di punto in bianco Mr. Jung.

Soltanto a quelle parole Jungkook interruppe il contatto visivo con il ragazzo che si era impossessato del suo cuore. “No, mai, e vi prego di rimediare. I libri sono tra le creature più belle al mondo”.

“Perfino i figli della campagna hanno esperienza nella lettura? Non me lo sarei mai aspettato” disse il biondo in tono sprezzante.

Senza riflettere, Jungkook ribatté: “A quanto pare non siete più in forma, Mr. Park; mi sarei aspettato offese più originali da parte vostra. Mi deludete”.

Mr. Park si bloccò, poiché incapace di comprendere appieno che cosa stesse accadendo, e questo segnò un punto a favore di Jungkook, che sorrise e si complimentò da solo per il proprio coraggio.

“Voi...” sussurrò il biondo, cercando un po' di sostegno in Mr. Jung e Mr. Kim, ma trovando soltanto due facce dalle espressioni stupite quanto la sua, se non di più. Jungkook aveva preso alla sprovvista tutti con la sua risposta sfacciata e nessuno sapeva come riprendere in mano la situazione.

“Seguitemi pure nella mia biblioteca” disse a capo chino Mr. Jung, per poi dirigersi nell'altra stanza, imitato dai suoi ospiti.

La biblioteca era davvero vasta. La luce illuminava gli scaffali di legno scuro e i dorsi dei numerosi volumi ordinatamente posizionati. Secondo Jungkook se c'era un panorama in grado di competere con quelli naturali, di sicuro era quello offerto da una biblioteca.

Compromise || JikookDove le storie prendono vita. Scoprilo ora