iii.

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"Onestamente, Koko, ti farei un pompino".

Koko sgrana un po' gli occhi, quasi sicuro di non aver capito. È andato a trovarlo al Motor shop, e non sa nemmeno esattamente come sono finiti a parlare di quello. Parlavano di attrazione, così, in generale.

"Cosa hai detto?"

"Che vorrei farti un pompino".

Inui lo fissa negli occhi senza un filo di vergogna, come se non avesse detto niente di audace. Peccato che non sia così, quelle parole hanno appena causato una tempesta nello stomaco di Koko. E lo fanno reagire di conseguenza là in basso, sperando che non se ne accorga tanto presto. È umiliante avere un'erezione perché un ragazzo da cui hai oltretutto separato le strade, ti dice una singola frase indecente.

Si passa la lingua su un labbro, in difficoltà, ma cerca di non perdere in quella battaglia. Sono entrambi pieni di testosterone adesso che sono entrambi lievemente eccitati, Koko sente lo stesso bisogno di dominare che ha Inui.

"Ah sì? Anche se non viviamo più insieme e facciamo parte di due gang avversarie?"

Inui sbatte calmo le palpebre un paio di volte, continuando a fissarlo con i suoi occhi chiari.

"Non me ne frega niente del fatto che tu faccia parte di un'altra gang. Lo sai anche tu: tutto questo non ha niente a che fare con noi".

"Sì invece. Sono le strade che abbiamo scelto e che dicono chiaramente chi siamo".

Inui lo guarda serio.

"Quindi vuoi continuare a fare la parte del cattivo, ancora? Quando ti stancherai?"

"Che ti importa" replica Koko più nervosamente. L'erezione si sta calmando, Inui sta rovinando tutto. Lo secca quando cerca di salvarlo e riportarlo dalla parte del giusto. Lui vuole stare con i forti e con i vincitori, perché Inui si ostina a non capirlo?

Lui è buono, passa il tempo e investe il futuro al suo Motor shop. Vivere così, una vita onesta. Proprio da lui. Non è fatto per la vita da criminale, Inui voleva solo stargli vicino.

"Mi importa. Perché sono innamorato di te".

"Perdita di tempo".

Koko si alza in piedi.

"Ci si vede in giro, me ne vado. Senza pompino" lo provoca facendo schioccare di nuovo la lingua sulle labbra e lanciandogli un'occhiata di sbieco.

"Se volessi un po' di pace, mi trovi qui" replica con tono calmo Inui.

Koko ghigna sfrontato, fa la parte del forte fra i due, però ancora non dà il passo decisivo che lo porterà fuori dalla porta.

"Mi stai proponendo di essere amici con benefici?"

Inui non risponde, gli dà le spalle e si china nuovamente verso la moto che stava sistemando, stringe uno strofinaccio tra le mani e un cacciavite nell'altra.

Koko non può vedere la sua espressione in questo momento, ma è malinconica, quasi triste. Lui ci scherza su, ma non sembra capire davvero quanto Inui senta la sua mancanza.

Koko si sente ignorato e agisce di conseguenza, un po' stizzito.

"Peccato. Forse avrei anche accettato".

Esce dalla porta dello shop e lo lascia così.

𝘒𝘰𝘬𝘰 𝘪𝘯𝘶𝘪; 𝘧𝘳𝘪𝘦𝘯𝘥𝘴 𝘸𝘪𝘵𝘩 𝘣𝘦𝘯𝘦𝘧𝘪𝘵𝘴Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora