{𝘢𝘮𝘦𝘳𝘪𝘤𝘢𝘯𝘰}

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31 agosto

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31 agosto.

Qualche giorno dopo la sua ultima notte passata insieme a Koko, Inui è stato convocato per il primo incontro ufficiale della seconda generazione della Tokyo Manji Gang. Fortunatamente Mitsuya ha disegnato e realizzato delle uniformi nuove per la Toman, uguali a quelle che la gang indossava un paio di anni prima, prima che Mikey la sciogliesse.

Adesso Inui si sente molto più ad agio a non indossare quella stupida divisa realizzata da Chifuyu, ma una che può reputarsi vera. Non solo, è anche stato nominato capitano della prima divisione. Non è un ruolo che prenderà alla leggera. Si è ritirato parzialmente dalla vita di gangster, ma questa non è una battaglia come le altre: è una guerra. E sarà l'ultima, la guerra più importante in tutta Tokyo.

Non può mancare, perché è qui che si deciderà tutto e si deciderà anche il destino suo e di Koko. Inui vuole riportarlo a sé una volta per tutte, fargli dimenticare per sempre i suoi demoni, convincerlo a vivere la vita come desidera, insieme a lui, al suo fianco.

L'ultima chance, l'ultimo incontro. Per riconquistarsi il diritto di amare alla luce del giorno.

Al vecchio ritrovo della Toman, davanti la scalinata del Tempio Musashi, Chifuyu Matsuno, il vice presidente della seconda generazione della Toman, annuncia l'inizio dell'incontro ufficiale. Sembra un giorno così tranquillo, il sole è alto nel cielo, riscalda la terra, riscalda il tessuto nero delle loro divise, si riflette sulla pietra dei gradini, è piacevole.

Takemichi, il presidente e capo della gang, fa un discorso d'incoraggiamento. Afferma di non avere le proprietà degne di un leader, ma non sa quanto si sbaglia. Inui gli ha già dato tutta la sua fiducia una volta, adesso lo rifarà senza remore, senza pensarci un secondo di più. Takemichi sa ispirare, sa dare coraggio. Inui lo segue perché lo spirito della seconda generazione è lo stesso che ardeva nella prima generazione dei Black Dragon di Shinichiro Sano.

Inui se ne sente ancora parte, il suo cuore è fedele a quell'ideale.

Fasciato nella divisa nera della Toman, sorride serenamente guardando la figura di Takemichi, di fronte a loro, che continua a incoraggiarli, a spronarli, a incendiare i loro cuori.

"Perciò, tutti voi, riprendetevi ciò a cui avete dovuto rinunciare!!"

Te, Koko.

Mi riprenderò te.

"Questa non è solo la mia battaglia! Questa è la nostra vendetta!"

Solitamente Hanagaki Takemichi è un piagnucolone. Ma questa volta i suoi occhi sono fermi e non versa lacrime.

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Koko è nel salone del grattacielo che usano come sede della Kanto Manji Gang, in compagnia di Mikey e del resto degli ufficiali della gang. Sono tutti seduti, disposti sul divano ad angolo, a ferro di cavallo, davanti un lungo tavolo. Hanno stabilito un incontro ufficiale, perché il giorno di cui Inui gli ha parlato qualche sera fa è ormai arrivato.

"Boss... la seconda generazione della Tokyo Manji Gang ci ha inviato una dichiarazione di guerra" esordisce Koko.

Mikey non lo guarda in viso, si sporge un po' in avanti, con lo sguardo spento.

"...la Tokyo Manji?"

"Il presidente è Hanakagi Takemichi" aggiunge lui.

"Lo sapevo... sei tornato" replica Mikey allusivo, riferendosi ad Hanagaki.

Il suo sguardo si affila, adesso non è più soltanto spento, è ferino. Koko resta in silenzio, lo guarda passivamente, ma dentro si sente segretamente inquieto, anche se non potrebbe mai darlo a vedere. Lui fa parte della Kanto, deve restare al suo posto. Anche se tra i loro nemici adesso c'è Inupi.

Sei sicuro di quello che stai facendo, Inupi? Credi così tanto in Hanagaki?

"La battaglia finale si terrà il 9 settembre al vecchio scalo merci del golfo".

Tra esattamente dieci giorni. Ormai è chiaro che tra noi è finita, Inupi. Non possiamo più vederci, soprattutto in questi dieci giorni che ci separano dallo scontro finale, perché altrimenti sarebbe considerato tradimento. Adesso non possiamo più fingere, né fare i ragazzi spensierati: adesso siamo ufficialmente, davvero avversari.

E non si tratta di una scazzottata tra amici, si parla di gang criminali. Si parla che con uno degenerato come Mikey a capo della gang, probabilmente ci scapperà perfino il morto.

Tanto la nostra storia d'amore non poteva andare avanti a lungo, giusto?

Perché non so dirti apertamente cosa provo, non sono in grado di darti quello che meriti. So solo prendermi il tuo sesso, i baci, la luce nei tuoi occhi innamorati, ma poi torno a rifugiarmi dietro ai soldi, dietro Mikey, dietro il potere.

Puntare sempre e comunque sul cavallo vincente, no?

𝘒𝘰𝘬𝘰 𝘪𝘯𝘶𝘪; 𝘧𝘳𝘪𝘦𝘯𝘥𝘴 𝘸𝘪𝘵𝘩 𝘣𝘦𝘯𝘦𝘧𝘪𝘵𝘴Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora