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Inui si è beccato un temporale estivo mentre è senza ombrello, così è corso alla ricerca di un riparo. Si ferma sotto la pensilina della fermata dell'autobus; in quel momento vuota, proprio a causa del brutto tempo. Sospira e si guarda intorno, con i capelli biondi che gocciolano un po' acqua sulle sue spalle e sulla sua camicia bianca. La pioggia batte sull'asfalto e sulla tettoia che lo ripara, incessante, producendo un ticchettio forte, ma anche rilassante.
Vede una sagoma avvicinarsi e allora guarda altrove, ha intenzione di farsi i fatti propri. Oggi non ha voglia di socializzare in alcun modo e, comunque, la gente per strada è abituata a passarsi accanto e non guardarsi nemmeno in viso.
Però, sotto l'ombrello trasparente, c'è Koko.
"Oi, sei uscito senza ombrello e ti sono corso dietro" gli dice, fermandosi di fronte a lui e dandogli un colpetto sulla spalla.
"Koko. Non pensavo sarebbe venuto a piovere così forte. Ero uscito per pochi minuti per prendere un paio di bibite" spiega, muovendo il sacchetto di plastica con dentro le soda.
I suoi occhi chiari percorrono la figura del ragazzo, mentre Koko chiude l'ombrello trasparente e si ferma sotto la pensilina accanto a lui. Inui lo guarda in aspettativa, mentre l'altro aggiunge:
"Sì, ha iniziato a piovere abbastanza velocemente." Koko guarda nuovamente Inui, alzando un sopracciglio. "È una fortuna che ti abbia beccato in tempo, vero? Altrimenti, ti saresti bagnato tutto".
Sorride mentre lo dice, i suoi occhi scivolavano sul corpo del ragazzo. Osserva il suo aspetto, notando i capelli bagnati e la camicia umida.
Che tentazione...
Non è chiaro se l'altro intuisca o meno i suoi pensieri.
"Perché anche tu ti sei infilato sotto la tettoia? Non dovremmo, semplicemente, tornare a casa, sotto il tuo ombrello?"
"Ah... Anche questa è un'opzione" ammette Koko, mentre fa un passo avanti e lo osserva più intensamente. "Ma è quella meno divertente".
Così dicendo, gli sorride e gli stringe un po' il mento tra le dita, attirandolo a sé. Inui guarda le sue labbra con trasporto.
Koko sorride alla sua espressione. Riduce la distanza tra loro, premendo con fermezza le sue labbra su quelle di lui. Gli ferma le mani attorno alla vita, attirandolo più vicino, mentre le sue labbra si muovono, ora più avidamente, contro le sue.
Inui si lascia subito andare a quel bacio, si poggia con la schiena e con la testa contro la pensilina. Si sente al sicuro sotto quel piccolo momentaneo rifugio, al sicuro dalla pioggia, ma anche da eventuali occhiate dei passanti. Sente Koko approfondire leggermente il bacio e lo asseconda, la mano di lui si sposta dietro la sua testa bionda per tenerlo più vicino. La sua lingua scivola tra le labbra per esplorare la sua bocca, affamata di altro. I respiri sono più pesanti, con il cuore che batte forte nel loro petto.
"Andiamo a casa, Koko?" Inui gli chiede mesto, ma ha il fuoco che gli brucia negli occhi verdi.
"Certo... qualsiasi cosa per te" Koko gli dice con gli occhi affilati di desiderio, tra un respiro e l'altro.
Riapre l'ombrello trasparente ed esce da sotto la tettoia, guardandosi indietro per assicurarsi che Inui lo segua e si metta subito al riparo con lui. Inui si infila sotto l'ombrello e gli cammina accanto, stringendo con una mano il sacchetto di plastica con le bibite che ha comprato al minimarket vicino casa.
Camminano per le strade, il rumore della pioggia e delle macchine si confondono mentre si muovono vicini. Le gocce d'acqua causano piccoli schizzi quando toccano il suolo, si stanno formando già piccole pozzanghere che scansano con le scarpe.
Ma, per loro, quasi non ha importanza, perché si muovono fianco a fianco, godendosi la reciproca compagnia. Dopo aver camminato in silenzio per alcuni istanti, Koko guarda di nuovo Inui, che lo intercetta.
"Che c'è?"
Ha un sorriso malizioso stampato sul volto ma continua a camminare come se nulla fosse successo, mentre la pioggia continua a cadere su di loro.
