🍋 iv.

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La stanza dell'albergo ad ore che Koko ha prenotato li lascia praticamente a bocca aperta non appena ci mettono piede dentro. Il pavimento è di una soffice moquette rossa, le pareti sono di una fredda e lucida sfumatura magenta e rossa, ma la stanza ha anche particolari bianchi; come il grande letto rotondo al centro, con almeno cinque soffici cuscini del medesimo colore, e il comodino rotondo al lato. Sopra di esso c'è una lampada fatta a cascata. Dall'altro lato del letto invece c'è un angolo bar, con un piccolo frigo e diverse bottiglie in esposizione. Sopra, il soffitto è bianco e delle luci al neon che sembrano formare una scia sinuosa illuminano la stanza.

Senza perdere tempo, i due ragazzi si spogliano a vicenda, masturbandosi l'un l'altro, in piedi, mentre si baciano e fanno intrecciare le lingue. Poi Koko lecca il collo di Inui e dice a bassa voce, vicino il suo orecchio:

"Oggi voglio veramente approfittarne".

Lo fa mettere in ginocchio sul letto, e Inui pensa così che voglia prenderlo da dietro, ma ancora non succede nulla. Quando sta per voltarsi, Koko entra nel suo campo visivo con la cinta dei pantaloni tra le mani. Con espressione impassibile gli stringe entrambi i polsi con la mano sinistra e li avvicina alla tastiera del letto, in ferro battuto bianco, e con la stessa cinta li lega velocemente.

"Hai gusti particolari" constata Inui, lanciandogli un'occhiatina.

Koko incrocia il suo sguardo di sottecchi, poi gli fa un sorrisino malizioso e si passa la lingua sulle labbra. Con quei toni da luci rosse il suo sorrisino si tinge di leggero sadismo.

"Mi ha sempre intrigato l'idea di farlo legandoti".

Si infila uno dei suoi preservativi profumati a qualche aroma fruttato e si sistema dietro di lui. Comincia a giocare con l'entrata del retto e ci spinge contro il pollice, senza troppa preparazione, addossandosi con il torace alla schiena di Inui. Con l'altra mano gli sposta un po' i capelli biondi dalla nuca, usando la punta della lingua in quel punto e poi tra le scapole.

Il dito ormai è dentro senza difficoltà, così Koko lo fa piegare meglio, esponendogli maggiormente alla vista il sedere tonico e tondo, e lo penetra. Inui cerca di trattenere i primi gemiti rochi e languidi.

"Shhh" gli dice Koko ad un orecchio, cominciando a muoversi in modo sensuale avanti e indietro, arrivando quasi a uscire lentamente, molto lentamente da lui, per poi ripenetrarlo con improvvisa forza l'attimo dopo. Quel ritmo da serpente fa ansimare Inui, ma ogni volta che gli sfugge un gemito Koko gli ripete: "Shh..." nell'orecchio.

Comincia a mordergli la schiena e a tormentargli i capezzoli senza che lui possa fare nulla, con le braccia tese e i polsi annodati contro il letto. Può solo restare in ginocchio ed essere preso come vuole Koko. Con entrambe le mani gli massaggia di nuovo i pettorali, e poi gli tira forte i capezzoli.

"Ahhh, sì... cazzo..." si lascia sfuggire Inui a metà strada tra dolore e piacere.

"Shhh... contieniti. Non essere sboccato, Inupi" replica Koko con un sorriso appena accennato e lo sguardo tagliente, prima di mordergli piano la spalla.

Inui cerca di trattenersi, sente le guance infuocate e le viscere in fiamme, soprattutto perché l'amplesso è così passionale e l'ambientazione erotica ci aggiunge del suo. Dirgli di non essere sboccato mentre lo sbatte in quel modo, con i polsi legati dalla cinta dei suoi pantaloni...

Non si è mai sentito così sottomesso al volere di Koko, si sente completamente in balia di lui, ma si fida ciecamente, sa che Koko gli farà provare solo enorme, travolgente piacere.

Vanno avanti così, entrambi attenti ai feedback consapevoli o inconsapevoli che ricevono dall'altro. Ma ciò che provano è chiaro, entrambi adesso si stanno lasciando andare a gemiti audaci.

Koko dà spinte più veloci, e lnui intuisce che sta per venire. Di fatto si sfila da lui e si sfila anche il preservativo. Con le mani gli allarga un po' le natiche, Inui lo sente avvicinarsi e sfiorargli l'ano col pene, riversandoci il suo seme. Lo sente caldo contro la pelle, che si posa su quella zona erogena che sembra contrarsi di piacere, e Inui non ce la fa più. Con dei gemiti, senza neanche toccarlo, viene anche lui direttamente sulle lenzuola.

Koko si alza dal letto e si comincia a rivestire in silenzio, lasciando Inui in quella posizione, nudo e legato, che cerca ancora di riprendersi dall'affanno dell'amplesso. Poi sembra riscuotersi e lancia a Koko un'occhiata di fuoco.

"Quando hai intenzione di slegarmi?" gli domanda, visto che ormai l'altro si sta sistemando i polsini della camicia bianca, ancora con qualche bottone fuori dalla sua asola, che lasciano intravedere parte del suo torace definito.

Sente chiaramente il suo seme colare lentamente tra le natiche.

Koko non risponde, ma dopo pochi istanti si avvicina a lui e gli libera i polsi riappropriandosi della sua cinta. Stringe il mento di Inui tra le dita e gli solleva il viso per poterlo guardare bene e farsi guardare in rimando. I suoi occhi verdi lo mettono in difficoltà, ma è lo stesso effetto che a lui fanno gli occhi scuri e affilati di Koko.

"Il prossimo è l'idromassaggio".

𝘒𝘰𝘬𝘰 𝘪𝘯𝘶𝘪; 𝘧𝘳𝘪𝘦𝘯𝘥𝘴 𝘸𝘪𝘵𝘩 𝘣𝘦𝘯𝘦𝘧𝘪𝘵𝘴Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora