ii.

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Lo scontro tra le due gang è cominciato.

Inui è riuscito a trovare Koko. Lo ha chiamato per nome, si è sbarazzato degli avversari della Kanto che gli sono corsi incontro e lui li ha subito neutralizzati. Il suo sguardo sempre un po' vacuo si è fatto più concentrato.

"Spazzatura" ha mormorato tra sé e sé. "Troppo facile".

Poi ha individuato di nuovo Koko e lo ha raggiunto, facendolo indietreggiare fino a trovarsi quasi con le spalle al muro, simbolicamente, e con un vagone dietro di lui.

"Sei così fastidioso, Inupi! Non mi confronterò con te!" esclama.

Inui ha un po' il respiro corto.

"Non ti lascerò fuggire via, Koko!"

Questa è l'ultima volta. L'ultima battaglia. Dobbiamo finirla con questa storia, Koko.

Si guardano, divisa nera della Toman e divisa bianca della Kanto.

"Stai indietro, Kokonoi Hajime".

La voce di Wakasa, in cima al vagone, cattura l'attenzione dei due ragazzi. Inui sgrana un po' gli occhi chiari e solleva il capo biondo verso di lui.

"Waka-kun..."

"Te la vedrai con me, Seishu".

Inui esita, ma non può certo tirarsi indietro. Da qualche parte qualcuno dei suoi compagni deve aver vinto un qualche scontro importante, perché come un paradosso, attorno a sé, mentre si appresta ad affrontare un avversario formidabile come Wakasa, sente urlare in coro "To-man!" "To-man!" "To-man!" e per un istante gli sembra quasi surreale.

"La Toman è piuttosto vivace, in questo momento, eh?"

"Pare che non possa permettermi di perdere adesso, allora" replica Inui, senza distogliere lo sguardo da lui. "Waka-kun, perché hai cambiato fazione con la Kanto? Non eri con Senju? È successo qualcosa?"

Wakasa muove la stecca tra le labbra, ci mette qualche secondo a rispondere.

"Chi lo sa. Che ne dici di sentirlo direttamente dal tipo dietro di te?"

In quell'istante Inui assorbe la consapevolezza di una presenza dietro di sé, una imponente, che in silenzio è riuscita a spingersi fin lì: si volta disorientato, appena in tempo per riconoscere Benkei, che gli sferra un cazzotto micidiale che lo scaraventa a terra.

"Troppo lento!" urla lui nel frattanto, per poi rivolgersi al compagno. "Quanto tempo vuoi perdere ancora, per occuparti di questo cagnolino, Waka!!"

Inui cerca di rimettersi almeno seduto, sente il viso fargli tremendamente male lì dove lo ha colpito.

Merda... anche Benkei è qui...

"Spezziamo lo spirito della Toman qui e ora" continua Benkei con espressione minacciosa, mentre Inui si pulisce il sangue sul labbro spaccato, con una manica nera della divisa della Toman. "Ma ti avviso che non ci vado leggero come Waka, quindi preparati".

Nel fragore degli scontri, Koko è lì, fermo, ad assistere la scena. Un guizzo di preoccupazione gli accartoccia lo stomaco e gli fa battere più forte il cuore.

Inupi non può essere così pazzo e appassionato da decidere di non arrendersi, vero...?

E invece, sotto lo sguardo incredulo di Koko, Inui si rimette in piedi.

"Stai cercando di tenere testa a due leggende viventi?" gli domanda Koko, sorpreso, ma l'altro lo mette a tacere.

"Sta' zitto! Benkei-kun e Waka mi stanno facendo incazzare!" sbraita urlando, colpendo prima uno e poi l'altro con dei pugni adirati.

"Che problemi ha la Brahman? Che cosa prende alla Kanto?! Shinichiro avrebbe voluto tutto questo?! Non importa cosa, nonostante tutto, nel profondo, voi due siete la prima generazione dei Black Dragon! E nel profondo, anch'io sono parte della prima generazione dei Black Dragon, lo sono sempre stato! E con questa consapevolezza ho riposto tutta la mia fiducia in Hanagaki Takemichi! Perché la seconda generazione della Toman, e la prima dei Black Dragon, condividono lo stesso spirito!!"

Koko ascolta sorpreso le parole di Inupi.
Lui non parla quasi mai così tanto, solo quando esplode e tutti i suoi reali pensieri vengono a galla. Dev'essere davvero una battaglia molto importante per lui, se sta parlando così tanto, se sta cercando di farsi ascoltare da Wakasa e Benkei in questo modo.

"È per questo che non perderò mai contro la Kanto!!"

Koko ascolta preoccupato.

Cosa farò? Quando eravamo ragazzini, a questo punto io sarei intervenuto per salvarlo. Ma adesso risulterebbe solo un atto egoistico. E poi, ho sempre scelto Akane-san su Inupi, giusto?

Koko ha sempre rassicurato Inui sulle sue paranoie di non poter reggere il confronto con sua sorella, la stanchezza e irrequietezza di essere continuamente paragonato a lei, di non essere guardato realmente. Questa cosa è chiaramente un po' cambiata da quando anche il loro rapporto si è evoluto, ma è anche vero che una piccola parte di lui ha continuato a mantenere quella porticina e quella ferita un po' aperta. Lo ha fatto per codardia, per non dover affrontare il fatto che potrebbe essersi innamorato di Inupi. Akane resta una comfort-zone dalla quale uscire significa accettare i suoi reali sentimenti, accettare l'intera realtà e farla propria.

Koko stringe forte i pugni, cerca di trattenersi e non tradire la Kanto. Intromettersi adesso, proteggere Inui sarebbe un tradimento. 

Tra testa, e cuore, Koko sa di dover dare ascolto alla testa.

Ma, si sa, il cuore pesa di più.

Koko avrebbe dovuto prevederlo, che non può assolutamente restare inerme a guardare come Wakasa e Benkei facciano del male ad Inupi.

Non si torna più indietro, dopo questo...

 Inui viene percosso ancora. La sua pelle e il suo viso si stanno riempiendo di ematomi e sangue. Però il suo sguardo chiaro non riescono proprio a spegnerlo.

Ah, Inupi, io l'ho sempre pensato che tu sei troppo buono.

𝘒𝘰𝘬𝘰 𝘪𝘯𝘶𝘪; 𝘧𝘳𝘪𝘦𝘯𝘥𝘴 𝘸𝘪𝘵𝘩 𝘣𝘦𝘯𝘦𝘧𝘪𝘵𝘴Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora