🍋iii.

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Si spostano in camera da letto, non si sono nemmeno asciugati con attenzione, tanto con il caldo di fine agosto l'acqua sulla loro pelle sta già evaporando, tanto più che le temperature dei loro corpi sono già alte e la loro pelle scotta, è accaldata, è quella degli amanti.

Koko indietreggia verso il letto, trascinandosi dietro Inui, accarezzandogli i capelli biondi, mentre lui sostiene il suo sguardo, serio.

"Koko, voglio averti. Ti voglio".

"Idiota... mi hai".

Si stendono sul letto, semi nudi, soltanto con degli asciugamani di spugna bianchi annodati in vita.

"Prendi il gel lubrificante, l'ho lasciato nel tiretto" gli dice Koko, mentre si puntella coi gomiti sul letto, di schiena contro il materasso. Inui, impertinente, fa sgusciare una mano sotto l'asciugamani dell'altro, e si sporge verso il comodino, accendendo anche la lampada che illumina la stanza con la sua luce soffusa.

"Lo so... Anche se, per quel che mi riguarda, per lubrificarti userei pure solo la saliva".

"Difficile che te lo lasci fare..."

"Ma ti eccita immaginarlo, l'ho sentito fare un guizzo improvviso nella mia mano" gli fa notare Inui.

Koko gli lancia un'occhiatina obliqua, inarcando un sopracciglio.

"Be', ovviamente sentire queste porcate mi eccita".

Inui si infila prima un preservativo aromatizzato, di colore fucsia, si spalma un po' di lubrificante sulle mani e le massaggia un po', poi comincia a preparare l'altro, guardandolo negli occhi, senza scostare l'asciugamano. È direttamente Koko che lo apre, mostrando l'erezione già evidente. Inui continua a usare indice e medio per penetrarlo, per un attimo gli osserva il pene, poi solleva di nuovo lo sguardo per incrociare quello di Koko.

"Devo dirti una cosa che forse ti farà arrabbiare" ammette.

Koko spalanca gli occhi.

"Vuoi davvero rischiare di farmi incazzare mentre mi penetri con le dita?" chiede esasperato.

"Quando eravamo al Karaoke, stasera, quando ho pestato quei tizi... ho detto che eri il mio ragazzo".

L'erezione di Koko si muove appena, fa un guizzo e Inui la guarda. C'è un attimo di silenzio, poi Koko reclina un po' il capo moro all'indietro e sospira.

"Capirai... non me ne frega un cazzo di quello che dici agli sconosciuti".

"Ha guizzato di nuovo..."

"È per le dita".

Lì per lì Inui non commenta oltre. Continua a prepararlo, ormai le dita scivolano bene e la sua apertura è ben lubrificata. Così si sistema meglio tra le gambe dell'altro, sollevandogli un po' il bacino e indirizzando il pene protetto dal profilattico fucsia verso il suo ano.

Spinge piano, riesce a entrare senza difficoltà ora che è lubrificato, ma sa che questa è una posizione che gli fa raggiungere molta profondità, quindi non può essere aggressivo o finirebbe per fargli male.

Mentre lo penetra, spingendosi in lui e tenendolo stretto per i fianchi, lo guarda di nuovo negli occhi.

"Quindi non ti è piaciuto sentirmi dire che sei il mio ragazzo?" gli chiede mesto, ma con la sua solita faccia di bronzo.

"Siamo amici".

"E ogni amico ti fa questo?" gli domanda Inui spingendo più in profondità.

Koko cerca di trattenere un gemito e lo guarda malizioso.

"Nell'etichetta di: amici con benefici, i benefici da qualche parte dovranno pur stare, no? E, no, non li condivido con gli amici normali".

Inui lo sente così stretto che l'eccitazione aumenta subito, facendolo respirare pesantemente e ansimare. Vorrebbe fondersi con Koko. Lo ama. Ma lui è così testardo, si comincia a chiedere se ammetterà mai i propri sentimenti, se si aprirà mai con lui davvero, sul serio, con parole ed emozioni che vadano oltre l'aspetto fisico e sessuale.

"Verbalmente non ne perdi una..." mormora Inui, rassegnandosi.

Koko si lecca le labbra con la lingua.

"Solo verbalmente? Il solito stronzo" scherza divertito.

È di buon umore, sta godendo. Ma anche Inui sta percependo sensazioni bellissime e intense, e qualsiasi cosa dica Koko, lui sente più che sesso. Sente amore. Gli ha fatto girare la testa dire che Koko è il suo ragazzo e, per un attimo, quando ha ripronunciato queste parole qui davanti a lui, lo sguardo di Koko si è illuminato, la sua erezione ha fatto un guizzo eccitato. Inui è certo che, sotto sotto, sentirsi apostrofare come il suo ragazzo abbia fatto girare la testa anche a lui.

Si concentrano e lasciano andare al ritmo dell'amplesso, non aggressivo, ma intenso. D'impulso Koko si stringe il pene e comincia a masturbarsi, e Inui capisce che è vicino all'orgasmo, così si muove per dare e ricevere maggior piacere anche lui, avvicinandosi alla sua stessa meta.

Vuole che vengano insieme, e dalle espressioni arrossate dei loro volti e i gemiti languidi che ormai si lasciano incontrollatamente sfuggire dalle labbra, capisce che sta per accadere. Entrambi eiaculano e poi Inui si accascia su di lui. Si guardano negli occhi, ancora lucidi di piacere.

"Koko... cosa sono per te?"

"Sei... il mio migliore amico..." replica lui con affanno.

Però lo bacia sulla bocca.

𝘒𝘰𝘬𝘰 𝘪𝘯𝘶𝘪; 𝘧𝘳𝘪𝘦𝘯𝘥𝘴 𝘸𝘪𝘵𝘩 𝘣𝘦𝘯𝘦𝘧𝘪𝘵𝘴Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora