iv.

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"Koko, mi manchi".

È questo che Koko vorrebbe sentirgli dire. Ma le labbra di Inui sono sempre sigillate per questo tipo di dolcezze.

È frustrante.

"Voi ISFP siete veramente da urto" commenta con assoluta nonchalance guardandolo dritto in faccia.

Sono al D & D Motor Cycle Shop. Questa volta è stato Inui a scrivergli e chiedergli di fare un salto: voleva mostrargli una moto e chiedergli un parere se valesse la pena secondo lui di sistemarla e provare a rivenderla oppure no.

Non sa proprio decidersi e ogni tanto deve ancora abituarsi a non avere più un partner col quale confrontarsi su questioni del genere, e prendere decisioni da solo.

Come immaginava, Inui non si scompone neanche un po' di fronte a questa esternazione. Lo guarda per qualche istante in silenzio, con fare pacato. Poi finalmente gli domanda delucidazioni in merito.

"E perché?"

"Perché siete chiusi, ermetici. Non fate capire niente di ciò che vi si agita dentro".

Inui torna a fare distrattamente quello che stava facendo prima.

"È perché non vogliamo essere feriti".

"Sul serio. Ho letto su Google che potreste morire dietro a qualcuno per anni e tenervelo dentro, non lasciarlo intuire nemmeno da lontano. Siete stoici".

"È così. Ci facciamo avanti solo quando siamo sicuri della risposta dell'altro".

Koko si mette più comodo sullo scalino di metallo che ha trascinato fin lì e sul quale si è seduto, picchietta con le dita su una coscia.

"Allora è per questo che non mi hai dato una risposta, l'altro giorno, a una mia domanda diretta".

"Quale?"

"Mi hai detto che mi faresti un pompino, mica poco. Però quando ti ho chiesto se volessi propormi di essere amici con benefici, non mi hai risposto. Quindi è per questo. Temevi una mia risposta negativa ad una tua proposta diretta".

Inui deglutisce.

"Suppongo che sia così".

Koko scuote un po' il capo ma sorride divertito.

"ISFP..." mormora come a dire che siano un caso perso.

Inui gli lancia un'occhiata.

"Vogliamo parlare degli ESTJ? Voi siete testardi, se dite una cosa è quella e non volete cambiare idea neanche se vi accorgete di desiderare il contrario. Continuate imperterriti a fare ciò che avete scelto perché pensate che sia giusto. E, per carità, quando il vostro metro di giudizio ha stabilito che una cosa da fare è giusta per voi, non c'è modo di distogliervi. Nemmeno se non è giusta per tutto il resto del mondo".

Koko accusa sportivamente il colpo. Sa benissimo che Inui si riferisce a tutta la situazione che stanno vivendo: ovvero di lui che è entrato a far parte della Kantou Manji Gang, che continua a fare il gangster che guadagna soldi comprando e rivendendo azioni in banca e vivendo rincorrendo l'ombra di Akane.

Tutto questo confronto velenoso con Inui solo perché in realtà vorrebbe sentirgli dire:

Koko, mi manchi.

Perché gli ISFP del cazzo come Inupi sono così tanto sensibili, che per nasconderlo finiscono per diventare insensibili.

Inui è certamente il più onesto nell'ammettere con calma i propri sentimenti, ma non inciampa mai. Koko, invece, tra i due è quello che li mostra anche quando non vorrebbe, e i suoi sono sempre così impetuosi.

"Non arrabbiarti, Koko. Il ghiaccio sulla pelle scotta tanto quanto il fuoco".

"Cazzo, Inupi... È che mi manchi".

Ecco, glielo ha detto lui alla fine.

Inui spalanca gli occhi e lascia perdere il motore che sta guardando e analizzando cercando ancora di capire se metterci mano o meno.

"Chi è che ti manca davvero? Io o Akane?"

Koko si alza stizzito dallo scalino di metallo e gli lancia un'occhiataccia.

"Come non detto. Mi manca Akane, Inupi. Mi manca lei" chiude la questione, imparando mentalmente la lezione. Non si esporrà più così.

Lo sguardo di Inui si fa più spento.

𝘒𝘰𝘬𝘰 𝘪𝘯𝘶𝘪; 𝘧𝘳𝘪𝘦𝘯𝘥𝘴 𝘸𝘪𝘵𝘩 𝘣𝘦𝘯𝘦𝘧𝘪𝘵𝘴Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora