ii.

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Koko ha paura dei sentimenti. Di innamorarsi del suo migliore amico. Le emozioni sopra la pelle sa viversele, ma quando quelle cominciano ad andare sotto, a cercare di raggiungergli il cuore, ecco che sente il bisogno di fare un passo indietro.

Attaccamento di tipo insicuro evitante, eh? Forse. Può anche essere, ma ha delle buone ragioni per sentirsi così.

È ciò che pensa, o meglio, ciò a cui ripensa il mattino dopo, mentre fa jogging al parco. Quando tornerà a casa si allenerà. Essere membro di una gang criminale implica anche questo, tenersi fisicamente in forma.

Koko ripensa alla paura che lo ha portato a sviluppare una dipendenza da Inupi durante il tempo in cui hanno vissuto insieme.

Il bisogno di controllo sul suo benessere.

Koko ha imparato a guadagnare soldi per riuscire a pagare le cure di Akane, ma non è bastato. Poi è stato vicino ad Inupi, lo ha protetto come meglio ha potuto col suo denaro e col suo supporto. Gli ha persino riservato un posto tra i membri della Tenjiku quando ha pensato che quella sarebbe stata la fazione del vincitore.

Ma Inupi non lo ha seguito, Inupi parla di lealtà, di forza interiore, di niente che Koko possa comprare con il denaro. Inupi non capisce che Koko ne ha paura. Perché, se un oggetto che hai comprato si rompe, ne compri un altro. Ma come puoi riavere indietro un amore se ti viene portato via? Come ricompri la felicità se non puoi trovarla esposta su una vetrina?

Inupi non si è piegato. Koko si è sentito così arrabbiato quel giorno, che lo ha quasi strangolato con forza. Non sapeva come convincerlo, come fargli capire.

Lui si era sentito dire, una volta: La cosa che più odio di te, Kokonoi, è che ascolti solo Inui.

Ed era così.

Perché invece Inupi non lo ascoltava mai e faceva sempre di testa sua?

Indomabile come sempre.

Ricorda il sorriso di Inupi quando, appena uscito dal riformatorio, gli ha detto che voleva rimettere in piedi i Black Dragons. Si è voltato con un sorriso pacato e gli ha detto: Se non vuoi aiutarmi va bene, lo farò da solo.

Ah, è così? Non hai bisogno di me? Non scendi mai a compromessi con me. Con te o senza di te, non mi lasci mai altra scelta. E io invece ti rincorro ovunque, ascolto soltanto te.

E tu... invece di puntare tutto su di me, punti tutto su quell'Hanagaki.

Sempre, ogni volta. Con la Tenjiku e adesso con i Mille Inverni. Non ti pieghi mai. Mi fai una rabbia, Inupi...

E non voglio innamorarmi di te.

Quella volta che si sono scontrati, prima di separare le loro strade per quasi due anni, Koko aveva intuito una cosa: che stava decidendo per il benessere di entrambi, ma che era tossico. Non era un rapporto sano che lo legava ad Inui, era una forma di controllo. Koko aveva bisogno di sapere che Inui sarebbe stato sempre con lui.

Ma non poteva fargli questo. Non dopo che Inui lo aveva guardato con quegli occhi chiari astiosi, arrabbiati, quando lui lo ha stretto per il collo. Gli aveva chiesto perché fosse così ossessionato da Akane.

Idiota.

Capisci sempre tutto, eppure di noi due non capisci mai niente.

Non capisci il mio conflitto tra te e Akane? So benissimo che tu sei Seishu. È te che ascolto. È con te che ho vissuto. È te che volevo proteggere e far entrare nella Tenjiku.

Sei tu che non hai realmente bisogno di me. Che mi hai usato per rimettere in piedi i tuoi Black Dragons. Non voglio essere succube di te. Dipendente da te. Che esco di testa se non accetti di restare con me. Ti devo lasciare andare come ho lasciato andare lei.

Koko si ferma vicino una piccola fontana e prende un respiro, si asciuga qualche goccia di sudore con il piccolo asciugamani sulle spalle.

È da pazzi, mi sembrava quasi un crimine dirgli addio.

E mi sorprende pensarlo, ma era il crimine più simile all'amore che potevo commettere.

Koko riprende a correre lungo i viali del parco e lungo i viali dei ricordi. In quel flusso di coscienza torna a ripensare a quando lui e Inui hanno separato le strade.

"Mi raccomando, non cacciarti nei guai senza di me. Non posso più supportarti" gli aveva detto.

Poi, Koko era andato a fare un giro al cimitero. Non ci andava mai, ma quel giorno ne aveva sentito il bisogno. Di andare a trovare Akane.

Di parlare alla sua tomba.

Ho fatto la cosa giusta, vero? Ho liberato Inupi dalle sue sofferenze. Probabilmente la sua sofferenza più grande ero io. Adesso migliorerà per entrambi.

Ma, merda... quanto voglio rivederlo.

𝘒𝘰𝘬𝘰 𝘪𝘯𝘶𝘪; 𝘧𝘳𝘪𝘦𝘯𝘥𝘴 𝘸𝘪𝘵𝘩 𝘣𝘦𝘯𝘦𝘧𝘪𝘵𝘴Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora