{𝘊𝘭𝘰𝘷𝘦𝘳 𝘊𝘭𝘶𝘣}

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Questa sera se ne sono tornati insieme da uno dei ritrovi della Toman, e si sono fermati al loro magazzino, ancora vestiti con le uniformi della gang

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Questa sera se ne sono tornati insieme da uno dei ritrovi della Toman, e si sono fermati al loro magazzino, ancora vestiti con le uniformi della gang. Si sono sfilati gli stivali bianchi e ora sono sul divano intenti a baciarsi con trasporto.

"Voglio te. Non voglio nessun altro che te" gli sussurra in un orecchio Inui, serio e convinto. Poi avvicina il viso e poggia la fronte contro la sua. Vuole guardarlo negli occhi, dirgli quanto lo ama. "Ti amo".

Koko gli risponde con un sorrisetto malizioso e a sua volta poggia la fronte contro quella di Inupi. Gli posa delicatamente la mano sulla guancia.

"Idiota...Io sono più uno che mostra e non dice".

Si avvicina di più a lui, le sue labbra premono contro quelle dell'altro. Inui ricambia il bacio a stampo.

"Portami fuori a cena una di queste sere. In uno di quei ristoranti alla moda che ti piacciono tanto" dice Inui guardandolo in viso, lì sopra di lui.

Le ciocche dei suoi capelli biondi gli cadono sulla fronte. Koko annuisce lentamente.

"Ti porterò a cena fuori".

Gli sorride mentre parla, le sue braccia si muovono attorno al collo di Inui mentre si baciano ancora.

Il bacio si fa più urgente, Inui lo fissa con i suoi occhi verdi. Preme il corpo contro il suo. Poi Interrompe lentamente il bacio e raddrizza la schiena, restando a cavalcioni su di lui. Lo guarda intensamente e gli appoggia il palmo di una mano sul petto. Le sue guance sono un po' accaldate per l'eccitazione mentre guarda il suo viso da quella posizione.

Koko lo guarda di rimando e si lecca lentamente le labbra. Poi con le mani sale lungo il collo e il viso.

"Inupi... sei sexy quando fai queste cose".

Inui chiude gli occhi e inclina leggermente la testa bionda all'indietro, agevolando le mani di Koko sul suo viso e lungo il suo collo. L'altro pensa che la sua pelle sia incredibilmente morbida e delicata al suo tocco.

"Sei molto, molto bello, Inupi" ammette Koko tra morbide e gentili carezze, spostandosi con l'altra mano sulla sua schiena.

"E tu sei il ragazzo più figo con il look da bad boy che abbia mai visto" risponde Inui senza mezzi termini.

Koko ride, ancora una volta, per il commento schietto. Poi Inui gli crolla accanto, si stende e gli passa un braccio intorno alle spalle, lo tiene stretto contro di sé. 

"Restiamo così per un po'."

Koko si lascia andare verso di lui. I suoi occhi sono chiusi, si rannicchia di più vicino a Inupi, contro il suo corpo.

"Questo è carino..."

Inui annuisce serenamente.

"So che sei molto ricco e ti piacciono le cose di lusso, ma non mi dispiacerebbe nemmeno stare tutto il tempo con te in questo vecchio magazzino abbandonato."

"Bene, allora perché non restiamo qui tutto il tempo? Possiamo passarlo pomiciando sul divano".

Lo sta chiaramente punzecchiando, ma Inui, con un movimento delicato, si sporge su di lui e lo posiziona di nuovo sotto di sé.

"L'hai chiesto tu".

Con un accenno di sorriso sereno, lo tiene sotto di sé e gli bacia il collo e poi anche sotto l'orecchio.

Koko sospira sotto il tocco delle labbra dolci di Inupi.

"Te l'ho già detto, io sono un ragazzo leale... Koko".

"E mi tratterai bene?"

Koko flirta con una piccola risatina mentre Inupi continua a baciarlo sul collo e nella zona sotto l'orecchio.

"Prometto". Inui risponde vicino al suo orecchio e poi gli bacia le labbra. "Koko... sto cercando casa per andare a vivere da solo" gli dice. 

Ah, ha senso. Del resto Inupi ha compiuto diciotto anni già il 18 ottobre dell'anno scorso, hanno finito entrambi la scuola a marzo, e poi è stato il turno di Koko compiere diciotto anni il 1 aprile. A inizio estate, dopo un po' di gavetta, Inui ha trovato finalmente lavoro, come sperava, presso il Motorshop di Shinichiro Sano. È assolutamente ovvio che ora voglia trovarsi un appartamento in cui vivere da solo. 

Koko invece sta temporeggiando, in realtà può tranquillamente trovarsi anche lui un appartamento in cui vivere da solo, soprattutto contando la disponibilità liquida dalla sua parte. A dire il vero non ci ha pensato molto prima d'ora, perché lavora al portatile in smartworking, e da indipendente, già dagli anni del liceo. E poi è figlio unico e a casa i suoi non ci sono mai, sono sempre a lavoro.

Nonostante Koko si offra di gestire le spese della casa, i suoi genitori non glielo lasciano fare e lui ha smesso di chiedere o di provarci. In effetti è difficile per loro, impiegati d'ufficio da vent'anni, comprendere ciò che fa il loro figlio per guadagnare. Una parte di loro probabilmente sospetta anche che non sia del tutto legale. In realtà lo è, è solo bravo con le quotazioni e le azioni in borsa, ma loro non hanno tutti i torti a diffidare un po', in fin dei conti è sempre stato un delinquentello assieme a Inupi.

E poi gli dicono che non saprebbero come vivere la vita se non avessero da lavorare.

"Cazzo, vai a vivere da solo?" si riscuote e gli chiede.

Però, questo ragazzo gli è sicuramente di ispirazione: improvvisamente ha voglia di andarsene a vivere da solo anche lui.

𝘒𝘰𝘬𝘰 𝘪𝘯𝘶𝘪; 𝘧𝘳𝘪𝘦𝘯𝘥𝘴 𝘸𝘪𝘵𝘩 𝘣𝘦𝘯𝘦𝘧𝘪𝘵𝘴Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora