15 - Troppo Alcol

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Felix's POV

-Non voglio andare a casa!- mi lamentai 

-Felix, per favore, collabora- 

-No!-

-Perché?-

-Perché voglio conoscere la cameriera di prima, quella bionda-

-E perché?-

-...Non lo so-

-Allora andiamo a casa-

-No! Lasciami qui, vai pure dal tuo Jeongin...- lui mi prese per un braccio e mi trascinò fuori dal ristorante mentre continuavo a lamentarmi come un bambino.

-Hyunjin- dissi, lui si girò e lo guardai ammaliato, con un sorriso malizioso. Lo presi per il colletto e lo avvicinai a me finché non ci separava solo qualche centimetro di distanza. Sorrisi di nuovo, unendo le mie mani dietro il suo collo. Lui pose istintivamente le sue mani sui miei fianchi, lasciandomi scariche elettriche sulla pelle. Lo stomaco fece una capriola, con il cuore che cominciò a fare una gara di corsa.

-Sei bellissimo...- sussurrai, avvicinando la mia bocca alla sua, la presa sui miei fianchi si rafforzò e lui piegò il collo verso il mio orecchio:

-Cazzo Felix- disse, mentre il suo respiro si scontrava sul mio collo. Sentii il cuore che mancò di un battito, volevo baciarlo, disperatamente. Peccato che a lui piaceva I.n. 

-Baciami- dissi. Aspettai qualche secondo, e dopo lui si staccò completamente da me, girandosi e cominciando a caminare per andare a casa. Cosa? 

Cominciai a rincorrerlo per stare al passo, e per trovare una risposta alle mie domande, avevo il fiatone e mi accostai a lui, cercando di mantenere il suo passo veloce.

-Sei ubriaco, non posso. Non sei in te.- disse

Dopo vari minuti di camminata ritornammo a casa, e caddi esausto sul letto, gemendo di frustrazione. Alcol amico alcol, non sei per niente di aiuto. Hyunjin arrivò dopo dieci minuti e si sdraiò sotto le coperte, mi avvicinai a lui e salii sul suo torace, con l'intenzione di stuzzicarlo. Non sapevo come si faceva, avevo un esperienza pari a 0, così cominciai a tracciare delle linee immaginarie sul suo petto. 

-Felix, smettila- disse con calma, continuai a farlo, con più foga. Avvicinai il mio volto al suo e gli lasciai un bacio languido sulla mascella mentre il cuore mi batteva a mille. A quel punto qualcosa scattò in lui: mi prese per i fianchi fino a farmi male ed invertì la posizione. Il cuore cominciò a battermi fortissimo, avevo paura. Con un braccio si sostenne sopra di me e con l'altro rafforzò la presa sul mio fianco, le lacrime arrivarono agli occhi. 

-H-hyunjin, m-mi fai male- sussurrai.

-Non era questo che stavi chiedendo?- mi disse all'orecchio.

-Sesso?-continuò. Mi si gelò il sangue. Perché avevo rischiato così tanto? Le gambe cominciarono a tremare, mentre il cuore sembrò fermarsi. 

-Adesso farò finta che tu non mi abbia provato a provocare come una puttanella, okay? Sono sicuro che scopare sia l'ultimo dei tuoi problemi ora- deglutii, pentendomi di qualunque cacchio di scelta avessi fatto. Ma poi, perché era stato così diretto? Così volgare? Mi tremava tutto il corpo.

-Felix, non mi provocare quando ho bevuto. Non riesco a controllarmi- disse gentilmente. Mi lasciò un bacio sulla guancia, mentre tremavo dal terrore. Mi aveva chiamato "Puttanella", sapendo bene che ero stato abusato per anni.

Le lacrime cominciarono a scendere silenziosamente mentre tenevo lo sguardo fisso sul soffitto, incapace di muovere qualsiasi muscolo. Lui si sdraiò al mio fianco, osservandomi di rimando. Ad un certo punto acquisii abbastanza forze per rimettermi in piedi ed andare in cucina a prendere una camomilla, mentre il corpo tremava come una foglia. Facevo passi piccoli incerti, spaventato a morte da quello che era successo. Non era possibile che fosse stata la stessa persona che mi aveva salvato dalla mia vita disastrosa che avevo. 

Una Rosa Rossa - HyunlixDove le storie prendono vita. Scoprilo ora