Hyunjin's POV
Cazzo.
Il cuore mi batteva a mille, mentre le gambe si muovevano da sole.
Corsi in casa, col cuore che stava per sfondare la mia cassa toracica. Raggiunsi la camera, e vidi Felix sdraiato sul letto a pancia in giù, immerso in un lago di sangue, e vicino a lui I.n. Con una pistola in mano. E guardava Felix soddisfatto.
-Cosa cazzo hai fatto?!- urlai con tutta l'aria che avevo nei polmoni. I.n si girò verso di me e sorrise, felice e contento.
-Tu sei solo mio. Nessuno può averti tranne me-
Guardai Felix, aveva un buco poco sotto la spalla, dove passava l'arteria. Con la coda dell'occhio lo vidi muoversi un po', segno che era ancora vivo e girò la testa verso di me, sorridendomi. Non ricambiai.
Mi girai verso I.n e gli rivolsi uno dei miei sorrisi più sinceri. In qualche secondo cercai di formulare al più presto un piano perfetto per uno come lui, lo misi in atto poco dopo.
-Volevo farlo io ma mi hai preceduto- dissi a lui, facendogli aprire gli occhi per lo stupore.
-Lo sai anche tu che non mi piacciono le puttanelle come lui.- mi avvicinai piano, mentre abbassava le guardia. Sentivo lo sguardo di Felix bruciarmi la pelle. Scusa. Feci ancora un passo verso I.n, al di fianco del letto. Gli sorrisi, gli feci passare le braccia attorno alla sua vita, attirandolo a me. Scusa Felix, scusa. Lo baciai con tutta la passione che avevo, dopo un secondo la sua bocca si aprì e si rilassò, agganciandomi le braccia dietro il collo.
Gli morsi il labbro, e poi feci entrare la lingua nella sua bocca, stringendogli la vita. Mossi le labbra con passione e virilità. Allungai la mano dalla sua vita alla pistola che aveva appoggiato sul letto e la presi senza fare rumore. Mi staccai da lui di scatto e gli sparai.
Dritto nello stomaco.
Lo sparo rimbombò nelle mie orecchie ma rimasi impassibile, guardandolo.
Lui si staccò barcollando, con le mani che tremavano portò le dite sulla ferita e gemette di dolore. Mi guadò dritto negli occhi e dissi pieno di me:
-Il tuo più grande difetto è non sapere riconoscere le bugie- lui cadde a terra, creando fiumi di sangue che scorrevano dalla sua pelle.
Mi precipitai da Felix, incurante di Jeongin.
-Felix, stai bene?- dissi
Lui mugolò qualcosa, in uno stato di semi-trance. Le mani cominciarono a tremarmi, era messo in bruttissime condizioni. La ferita continuava a sanguinare, era un emorragia. Estrassi il cellulare dalla tasca e chiamai il pronto soccorso.
Mi accucciai al suo fianco e lo girai, cercando di non fargli male, presi il suo volto tra le mie mani mentre sentivo il battito del suo cuore decelerare.
-Felix, rimani con me ti prego, tra poco arrivano i soccorsi- dissi, mentre le lacrime calde cominciarono a bagnarmi il viso, scivolando dalla mia pelle.
Lui aprì gli occhi e fece un piccolo sorriso rassicurante.
-Grazie- mi guardò, una lacrima scivolò sulla sua pelle e un attimo dopo svenne. Lo presi in braccio mentre tremavo per l'agitazione. Rischiava di morire. Rischiava di morire perché non sono stato con lui a proteggerlo. Rischiava di morire perché non sono stato con lui a proteggerlo e non ho ragionato abbastanza da sapere prima che era una trappola. Colpa mia. Per la terza volta.
I soccorsi arrivarono e portarono Felix in ospedale.
I dottori riscontrarono che l'arteria aveva una lesione.
Lo operarono.
Felix era in coma. Per colpa mia.
-Il coma è profondo, le probabilità che si sveglia sono molto basse.- dissero i dottori. E le stesse parole pronunciate sono quelle che continuavano a girare nella mia testa, incatenandosi con il ricordo del suo viso.
Coma profondo, probabilità basse di risveglio.
I dottori mi fecero entrare nella sua stanza e appena varcai la soglia della porta mi inginocchiai vicino al suo letto, piangendo come non ho mai fatto. Il mio corpo era completamente scosso dai singhiozzi, non cercai nemmeno di darmi un contegno perché mi tolsero l'unica persona che amavo. Me la tolsero e ora mi toccava vederla in un letto d'ospedale senza mai sapere se si sarebbe risvegliata.
Mi rannicchiai in posizione fetale, circondando le ginocchia con le braccia e seppellendo la testa tra le gambe. Piansi, piansi tanto. Più di quanto ho mai fatto. E non riuscivo a fermarmi.
Mi alzai e presi la mano di Felix, cercando di trasmettergli il calore che non riusciva a produrre. Le lacrime ricominciarono a cadere, bagnando la sua pelle liscia e soffice.
-Scusa- sussurrai. Avevo sentito che le persone in coma possono sentire e io speravo con tutto il cuore che potesse sentire le mie scuse. Potevo perdonarmi tutto ma non il fatto che stavo quasi uccidendo Felix, forse avrebbe sofferto di meno se non l'avessi incontrato.
Avrei voluto chiederglielo, ma una nota di tristezza invase i miei pensieri. Forse non avrei mai potuto. Forse non avrei potuto dirgli "Ti amo", non avrei mai potuto baciarlo e sentire il sapore delle sue labbra, non avrei mai potuto regalargli una rosa rossa. Forse non avrei mai potuto più rivederlo sorridere, e questa cosa mi tagliava il cuore in mille pezzi. Dopo che avevo imparato ad amare di nuovo, mi veniva tolta l'unica persona che amavo.
Che senso ha vivere senza amore?
Angolo Autrice
Ciao ragazzi. Lo so, lo so. Scusate, non volevo rovinarvi così questo momento di lettura ma era necessario (in realtà no). Ah, chi va a Parigi a vedere le Nmixx, gli stray Kids e gli altri? Io no :(
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Una Rosa Rossa - Hyunlix
Fiksi Penggemar(+18) Felix è un ragazzo fragile e intrappolato nei suoi traumi di bullismo, abuso, depressione e autolesionismo. La sua vita è sospesa su un filo invisibile, in un equilibrio precario. Può l'incontro inaspettato con Hyunjin salvargli la vita? #hyun...