49 - Pancakes di lacrime

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Felix's POV

Ero ancora beatamente addormentato, quando Siria venne in camera, spalancando la finestra e togliendomi le coperte di dosso. Mi coprii gli occhi cercando di realizzare chi fossi. 

-Felix!- disse ad alta voce.

-Siria- grugnai, mezzo addormentato. 

-Hai dormito per due giorni!-

-Che ore sono?-

-È ora di svegliarsi, alzati amico.-

Mi girai con la pancia contro il materasso e cercai di chiudere gli occhi, non avevo voglia di ricordare quello che era successo con Hyunjin. 

Non avevo voglia di ritornare quel ragazzo pieno di problemi e con il cuore spezzato. 

Non è più divertente, non voglio continuare con questa vita. Non è come me l'aspettavo da bambino, è uno schifo. Un totale schifo, perché basta un momento di felicità e la vita te ne darà uno orribile l'attimo dopo. Non è figo vedere il ragazzo che si ama che ti tradisce con un'altra, non è figo, per niente. E vorrei essere nato nel corpo e nella vita di uno di quei ragazzi in cui la vita è una strada spianata, senza curve e salite. Vorrei avere una vita facile, vorrei essere felice, ma cosa ho fatto per non meritarmelo? 

-Felix, ho preparato i pancakes, ti piacciono?- mi girai e la guardai, a quel punto scoppiai a piangere, perché erano quelli che faceva sempre Hyunjin e mangiarli mi avrebbe solamente spinto in quel baratro senza fondo e senza luci più di quanto ci stessi già sprofondando. Hyunjin era il mio punto debole e ora che me ne ero andato, ogni cosa che mi ricordasse dei suoi occhi o degli attimi passati insieme, faceva fottutamente male. Un dolore che non sapevo gestire perché era così forte che mi incendiava tutto il corpo e si insidiava in ogni angolo e curva come un fottuto virus.

-Oddio, Felix, tutto bene?- si sedette di fianco a me, abbracciandomi.

-N-no, mi sento d-distrutto senza di lui.-

-M-mi preparava sempre i p-pancakes, io n-non riesco a farcela.-

-Oh cazzo, scusa, scusa davvero, non volevo...- si guardò intorno e poi continuò: -Vuoi che ti preparo un pomelo magari?- mi congelai per un secondo, ricordando quella volta in cui dopo essermi indotto al vomito, lui mi aveva preparato un pomelo. E poi, mi aveva toccato, accarezzato, sapendo che il suo tocco mi mandava fuori di testa, e mi disse che avrebbe continuato a toccarmi se non l'avessi mangiato, mi ero fiondato sul piatto pieno di frutta. [Capitolo 29 - Promessa] 

Rimpiansi quei bei momenti, quando al suo tocco sentivo il cuore esplodere. E ora lui non c'era più, non era al mio fianco ad abbracciarmi e ad accarezzarmi i capelli come aveva sempre fatto quando avevo delle crisi. Non sentivo più il suo calore che mi scaldava e mi dava tepore, non sentivo più le sue labbra soffici sulle mie o le sue mani sui fianchi, capaci di farmi tremare il cuore. Non era più con me, e forse neanche mi amava più.

Siria mi abbracciò, cercando di calmarmi. Odiavo mostrarmi così debole alla gente, ma piangere era l'unico modo con cui mi potevo sfogare. Cercai di calmarmi e la vidi andare in salotto, approfittai di quel momento per controllare il cellulare: c'erano dei messaggi di Hyunjin e 14 chiamate perse.

Hyunjin Amore della mia Vita<3

___

Felix, ti aspetto a casa

se mai vorrai tornare, io ti aspetterò. Non ti ferirò più. 

Ti amo. 

___

Non risposi ai messaggi, lo conoscevo abbastanza bene da sapere che voleva lasciarmi il mio spazio per ragionare su quello che avrei dovuto fare. Cosa avrei dovuto fare? Non lo sapevo, avevo la mente vuota e gli occhi pieni di lacrime.

Camminai fino in cucina barcollando, non avevo forze in corpo e mi sentivo morire dentro e anche fuori. Siria mi corse in contro con una scatoletta i fazzoletti, prendendomi per il braccio e aiutandomi a sedermi al tavolo.

-Ti preparo un caffè, va bene?-

-Grazie- mangiai qualche pancakes, cercando di cancellare i ricordi di Hyunjin e non scoppiare di nuovo a piangere. 

-Felix, come stai?-

-Una merda-

-Mmh, tu lo ami anche dopo quello che ti ha fatto?-

-S-sì...-

-E perché non torni da lui?-

-N-non lo so...-

-Behì, non se lo merita dopo quello che ti ha fatto. È uno stronzo, però prima o poi dovrai decidere se tornare da lui, oppure costruirti una vita in cui non avrai mai più niente a che fare con Hyunjin-

Costruirmi una vita, senza di lui?  Sarei morto, o per mano mia, o per mano del mio cuore. 

-Cosa ne pensi?- chiese guardandomi.

-Ho la mente vuota...- sussurrai. 

-D'accordo, allora, stammi a sentire. Io ti prenoto un appuntamento da una mia amica psicologa qua vicino, almeno ti schiarisci le idee. Da oggi, tu verrai in giro con me. Goditi la vacanza qua su Jeju prima di tornare a Seoul, e poi deciderai cosa fare.-

-Potrebbero volerci mesi prima che io capisca cosa fare...- dissi.

-Allora rimarrai con me a Seoul, però sappi che dovrai trovarti un lavoro e tirarti su di morale perché non voglio un fantasma in casa mia, voglio una persona, okay?-

-Certo-

-Bene, allora, finisci di mangiare e andiamo a fare shopping, sei venuto qua solamente con il cellulare, credo che avrai sicuramente bisogno di qualcos'altro.- disse, alzandosi dalla sedia e andando a prendere portafogli e cellulare. 

Andammo a fare shopping, mi presi un po' di vestiti e lei mi aiutò con commenti e feedback alla moda. 

Mi sentii più spensierato in quegli attimi, ma appena ritornai a casa, un macigno enorme cadde di nuovo su di me, trascinandomi in quel baratro di dolore. Sarei riuscito a risalire da solo?



Angolo Autrice

Buongiornooo, come state?? Tutto bene la vostra vita?

Ho aggiornato oggi perché domani parto in crociera e sulla nave non c'è internet :|

Il capitolo è molto corto e mi scuso, ma come vi ho detto nello scorso capitolo, i prossimi saranno più cortini del resto.

Bom, ditemi qualche curiosità 👀

Aggiorno prossimo weekend <3

143<3

Una Rosa Rossa - HyunlixDove le storie prendono vita. Scoprilo ora