Felix's POV
14 Febbraio
Era San Valentino, il giorno degli innamorati ma io aspettavo con ansia il giorno dopo: il giorno dei single, che ad altronde mi rappresentava.
Ero riuscito a reprimere gli istinti suicidi e la depressione grazie a Hyunjin, e ora ne ero ancor di più innamorato di prima.
-Felix, andiamo a fare una passeggiata al parchetto, ha anche nevicato- disse con agitazione. Guardai fuori dalla finestra: la pace governava come una regina, mentre il paesaggio ricoperto di neve sembrava dare un segno di pace facile da cogliere.
-Certo, perché no- risposi felice.
Stava ancora nevicando quando uscimmo, fiocchi bianchi e setosi che si posavano con garbo sul prato innevato, donando una vista del paesaggio che lasciava senza parole, semplicemente bellissimo.
Mi ero vestito normalmente, con un giubbino nero e jeans neri, semplice e comodo. Stavamo camminando tranquillamente, mancavano poche decine di metri al parchetto quando Hyunjin mi prese per un braccio e mi fece voltare verso di lui.
-Ho una sorpresa per te, quindi metti questa che ti guido io- disse sorridendo e mi misi la benda che mi porse.
Mi prese per le spalle e si mise di fianco a me, mentre mi guidava e io mi fidavo ciecamente di lui. Ero un po' agitato...avevo una strana sensazione nel petto che facevo fatica a descrivere. Cosa voleva mostrarmi? Mancava solo che volesse uccidermi ma questa idea strana l'avevo già esclusa.
-Ci siamo quasi- sussurrò e sobbalzai per lo spavento. Feci una decina di passi ancora finché lui mi fermò e lo sentii fare un passo dietro di me.
Lui mi tolse con delicatezza la benda e aprii la bocca, sbarrando gli occhi per lo stupore: il parchetto. Era tutto pieno di rose, enormi cespugli di rose, vicino all'altalena, ai pini e le querce, perfino ai fianchi del tavolino da pic-nic. La neve ricopriva tutto tranne le rose, sembravo fiamme ardenti rosse capaci di scogliere la neve...era spettacolare, quasi mi veniva da piangere.
Il mio cuore si era fermato, insieme a quel momento magico, fissai il paesaggio mentre la neve sembrava cadere più lentamente.
Aveva fatto tutto questo per me? Si era ricordato il pensiero che avevo condiviso con lui un anno prima e l'aveva realizzato...
Mi girai e Hyunjin teneva in mano una rosa rossa, con lo stelo verde cupo, mentre la corolla era di un rosso Borgogna decorata da sfumature di rosso acceso.
-Una Rosa Rossa- sussurrai stupito, in un sussurro flebile che tagliò il silenzio come un coltello affilato.
Hyunjin buttò a terra la rosa, che sprofondò dolcemente contro lo strato spesso di neve, allungò un braccio e circondò la mia vita, obbligandomi ad avanzare fino a scontrarmi con il suo corpo marmoreo.
L'altra mano arpionò la mia nuca, finché non mi ritrovai ad un soffio dalla sua bocca. Era come se il cuore smise di battere, le guance si colorarono di un rosso brillante e sentii il suo respiro infrangersi contro la mia pelle. Immerse le dita nei miei capelli e li strinse in un pugno invitandomi ad inarcarmi. Pochi millimetri di distanza tra le nostre bocche. Stavo tremando. E pure il mio cuore, i battiti che aumentarono e parvero riecheggiare com un eco nella cassa toracica.
Scrutando la mia bocca appena schiusa, si leccò le labbra in modo sensuale e avvampai, pochi centimetri da esse. Il tempo parve fermarsi, tutto intorno a noi si cancellò e c'era solo lui, a poca distanza da me.
Rimase fermo, a fissarmi le labbra come un animale feroce e capii che stava cercando un mio consenso o diniego così mi sporsi sulle punte per annullare la distanza.
Le sue labbra si appoggiarono sulle mie, erano calde e soffici, umide e bellissime. Qualcosa scattò in lui, mi strinse fino a farmi male e mi baciò con passione sfregando le sue labbra contro le mie, con affondi lenti ma intensi. Il suo sapore delicato di vaniglia mi fece ansimare contro di lui, e appena lo sentì mi prese il fianco in profondità e mi spinse verso di lui, facendo aderire il mio corpo contro il suo. Sentii una lacrima scendere sulla guancia, senza un motivo preciso, forse per l'emozione e la felicità del momento, un attimo dopo lui la pulì via e mi accarezzò la guancia mentre mi baciava.
Agganciai le mani dietro il suo collo, mentre mi lasciavo trasportare in quel bellissimo bacio. Mi tremavano le ginocchia e non credevo di riuscire a stare in piedi ancora a lungo.
Le sue labbra carnose e soffici bramarono le mie, prosciugandomi l'anima e l'ossigeno rimasto nei polmoni.
In un secondo riuscì a rendere il bacio in passionale a rude e selvaggio: mi morse il labbro e si piegò su di me costringendomi ad inarcare la schiena per approfondire quel contatto carnale. Il cuore stava scoppiando nel petto, le farfalle nello stomaco stavano distruggendo le pareti dell'organo a forza di volarci dentro.
La sua lingua mi infuocò il palato e mugolai di piacere, mentre mi stringeva i capelli per baciarmi ancora più a fondo. Non sentivo più le gambe, sentivo solo il volto bruciare e la bocca ardere per merito delle sensazioni che quel contatto mi dava.
Mi staccai dal bacio, accasciandomi contro il suo petto e lui mi strinse a sé, non avevo più fiato, difatti mi ritrovai ad ansimare contro di lui, con le mani sui suoi pettorali. Non avevo più energie e mi sentivo debolissimo, lui mi appoggiò una mano sulla base della schiena e mi accarezzò dolcemente, cercando di reggermi e rilassarmi allo stesso tempo.
-Ti amo- sussurrò. Mi sentivo intorpidito, come se le forze venissero a mancare.
-Ti amo anche io- dissi, mentre respiravo affannato.
Stentavo a credere a quello che era appena successo, tutto: dalle rose al bacio.
-Tutto bene?- chiese, quando vide lo stato in cui ero.
-Mmh, tutto bene credo- risposi con incertezza
Lui mi prese la mano sinistra e sentii un cerchio metallico infilarsi nell'anulare. Guardai la mano e c'era un anello, anzi, due: uno color panna e uno marrone scuro. C'era incisa una piccola scritta sul lato: "Ti amo" guardai la scritta per molti secondi, finché una lacrima mi bagnò la guancia, cadendo sulla neve candida.
Lo guardai smarrito, le parole erano morte in bocca, insieme a tutte le brutte sensazioni.
-Oddio...- blaterai, con lo sguardo perso sull'anello.
-Ti piace?- sussurrò con dolcezza.
-Non...non dovevi, n-non...- balbettai, non sapevo cosa dire, almeno sapevo cosa fare.
Mi sporsi e gli presi le guance per baciarlo, un bacio innocente ma il sapore delle sue labbra mi diede alla testa, il cuore si risvegliò e riprese a battere con furia mentre Hyunjin mi sorrise sulle labbra per poi approfondire il bacio.
Mi leccò le labbra e mi guardò con lussuria, avvolgendomi la vita.
Angolo Autrice
Oddio ragazzi. Aiuto, adoro questo capitolo. Credo sia la scena che voi tutti abbiate aspettato, ma io l'ho aspettato più di tutti voi. Sono settimane, quasi mesi che cerco di immaginare questa scena nel dettaglio, cercando di fare più versioni e sceglierne la più adatta. Il 2 febbraio ho scritto il capitolo ma nel corso delle settimane credo di aver aggiunto dettagli e di aver migliorato il tutto, allora, com'è?
Vi prego, ditemi che vi da un po' di farfalle nello stomaco, è tutto scritto nel dettaglio e ci ho messo mesi per immaginarlo e scriverlo. Voi non capite, durante le lezioni a volte mi perdevo ad immaginare la scena e sentivo l'adrenalina e le farfalle nello stomaco. :(
Inoltre tra 13 giorni compio gli anni waaaa, di sabato farò una piccola festa con delle mie amiche e tipo mi sveglierò alle sei per preparare un sacco di dolci e ricette trovate su Pinterest :)
Aggiorno next weekend, spero che vi sia piaciuto questo capitolo <3
143<3
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Una Rosa Rossa - Hyunlix
Fanfiction(+18) Felix è un ragazzo fragile e intrappolato nei suoi traumi di bullismo, abuso, depressione e autolesionismo. La sua vita è sospesa su un filo invisibile, in un equilibrio precario. Può l'incontro inaspettato con Hyunjin salvargli la vita? #hyun...