60 - Presente

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Felix's POV

10 anni dopo

Raggiungo la cucina, la stessa cucina in cui Hyunjin mi aveva preparato quella buona bistecca con il riso e l'insalata la prima volta che mi aveva portato a casa sua, la stessa cucina in cui mi aveva obbligato a mangiare il pomelo dopo un attacco di anoressia quando ero giovane. 

Raggiungo mio marito, e gli stringo la vita da dietro, mentre cucina la cena per noi tre. Sorrido, amo Hyunjin, amo ogni momento bello o brutto passato con lui. E ora sono felice, ho una famiglia e un futuro brillante ad attendermi.

-Papà!- sento una manina stringermi i pantaloni e mi giro sorridente, Hana, la nostra figlia.

Mi accuccio per raggiungere la sua altezza e la guardo: nonostante l'avessimo adottata, sembra la bambina più felice al mondo. Mi sorride anche lei e ricambio, altrettanto felice, gli occhi diventano umidi e improvvisamente mi viene da piangere, dalla felicità. Il cuore risponde a quelle emozioni battendo più forte, un ritmo veloce ma allo stesso tempo appagato, come se ora anche lui fosse più felice di battere. 

-Papà, perché piangi?-

-Perché sono felice- sussurro. Ho avuto un'infanzia terribile, abusato dal padre e picchiato dalla madre, bullizzato per anni e anni, sono stato in coma per 10 mesi...Eppure ora non riesco a fare altro che sorridere. Una volta per tutte, sono felice

Amo la mia vita, amo me, amo Hyunjin, la nostra figlia. Non ho bisogno di nient'altro. Cerco di asciugarmi le lacrime, ma appena mi rimetto in piedi, Hyunjin mi guarda e mi prende le guance con le mani a coppa, sorridendo. 

Mi guarda, e io lo guardo a mia volta. I suoi occhi splendono come sempre, di quel colore scuro che riusciva a splendere nelle tenebre. Appoggia le labbra sulle mie e ancora una volta, le farfalle nello stomaco riprendono a svolazzare felici, quella sensazione che non si è mai spenta nel corso degli anni. 

-Che schifo!- Hana si copre gli occhi con le manine e scoppio a ridere, abbracciando Hyunjin e interrompendo il bacio. Hyunjin mi accarezza la guancia e torna ai fornelli, continuando a preparare la torta, che sprigionava fin da subito un certo profumino dolce.

Vorrei incontrare il me del passato, quello che desiderava di morire più di qualunque cosa, quello che credeva che l'amore fosse solo un'illusione dolorosa, quello che aveva perso qualunque soffio di speranza. E vorrei incontrarlo, solo per abbracciarlo e dirgli che sarebbe andato tutto bene, che un giorno, un angelo venuto dal cielo l'avrebbe preso per mano e salvato dall'inferno in cui era sprofondato, gli avrebbe curato i tagli sul cuore e dato la vita, quella che il vecchio Felix sapeva di non avere. 

Il mio angelo si chiama Hyunjin, ed è mio marito. Lo amo più di qualunque altra cosa...

Cammino per andare in bagno, ma mi fermo a metà strada, nel corridoio. Hyunjin ha appeso delle foto nostre, incorniciate. Mi copro la bocca con le mani, soffocando il pianto. Le gambe cominciano a tremare e le dita a fremere per l'emozione che quei ricordi riuscivano ad infondermi. 

Ce n'è una del nostro matrimonio, mentre io e lui ci baciavamo felici, appena dopo lo scambio degli anelli, una lacrima scivola sulla guancia, mentre cerco di contenere l'emozione. Una foto di quando eravamo a Parigi, noi due, con due sorrisi sinceri dipinti in viso e la Torre Eiffel che si ergeva maestosa dietro di noi, un'altra lacrima cade e mi bagna la pelle.

Un'altra foto ci dipingeva mentre eravamo a Jeju, prima dell'incidente alla disco. E altre foto, di tutti i momenti che avevamo catturato, dai più recenti, fino a quando eravamo ancora alle superiori, dei semplici ragazzi giovani, con una vita da vivere davanti. Così preso ad ammirare quei capolavori, Hyunjin, da dietro, mi abbraccia, facendo passare la braccia sulla vita, stringendomi contro il suo petto.

-Le hai fatte stampare e incorniciare?- sussurro, emozionato e con il viso pieno di lacrime.

-Sono dei ricordi troppo belli per non essere appesi, non credi?- mi sussurra all'orecchio, e annuisco. 

-Andiamo a vedere il tramonto sulla terrazza?- mi sussurra. 

Andiamo sulla terrazza e ci sediamo sulle sedie, mentre Hana mi si siede sulle gambe, anche lei a osservare il sole che tingeva il cielo di calde sfumature. 

-Hana, guarda che bello. Il sole se ne va, lascia spazio alle tenebre ma è un promemoria che, nonostante ci  siano dei momenti bui, il sole risorge sempre. Ci saranno sempre  momenti migliori, capaci di farti amare la vita come non mai- le parlo con dolcezza, mentre tengo la mano ad Hyunjin. Lui mi guarda e sorride con il cuore.  

Il tempo sembrò fermarsi in quell'istante, per permetterci di viverlo in fondo, per regalarci un altro ricordo indissolubile e tatuato sul cuore

-Hyunjin- lo chiamo, guardandolo dolcemente.

In questo momento, con il sole che si allontana lentamente dall'orizzonte, i nostri cuori vibrano di amore, speranza e di potere di affrontare qualsiasi sfida insieme.

-Ti ricordi come ti sei dichiarato?- gli sorrido, mentre mi guarda con gli occhi traboccanti di amore e fiducia.

Nonostante il futuro potesse essere incerto, io e Hyunjin sappiamo che il nostro amore sarebbe rimasto forte e indissolubile, come il sole che scompare dietro l'orizzonte, ma continua a brillare nel cielo notturno.

-Con Una Rosa Rossa- sorride, mi si scioglie il cuore. 

Sì, 

Una Rosa Rossa. 

Una Rosa Rossa - HyunlixDove le storie prendono vita. Scoprilo ora