19 - Coma

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Hyunjin's POV

Era passato un giorno, e Felix non si era svegliato. I dottori passavano regolarmente a controllarlo, mentre io non stavo un attimo senza di lui. Lo guardavo tutto il giorno, gli parlavo come se fosse sveglio, sperando che potesse sentirmi. Stavo lì, attaccato alla speranza che si svegliasse o che dasse qualche segno di vita.

I dottori avevano detto così:

-Le probabilità che si svegli entro una settimana sono dell1%, e poi scendono progressivamente. Dopo 3 mesi di coma le probabilità sono meno dell'0.0001.-

E avevo speranza, Felix era forte. Felix si sarebbe risvegliato, ne ero sicuro.

E se...non fosse stato così? Sarebbe rimasto in come per tutta la vita, e qualcuno prima o poi avrebbe dovuto staccare la spina che lo teneva in vita. Le lacrime arrivarono subito, in risposta ai miei pensieri. Se non si fosse risvegliato. Mi sarei portato per tutta la vita il peso della sua morte sulla mia coscienza. E non ce l'avrei fatta. Non gli ho mai detto "Ti amo" e forse mai potrò farlo per colpa mia. 

Guardai il suo volto. Era bellissimo, la pelle pallida e liscia, la spruzzata di lentiggini sul naso e le guance, gli occhi a mandorla e i capelli neri e soffici. Era perfetto. Accarezzai la sua guancia con il dorso della mano, sentendomi in colpa anche per un contatto così leggero.

-Scusa- sussurrai. Guardai il suo collo, ricoperto da qualche succhiotto sul lato destro, riesumando il ricordo di qualche giorno fa. 

-Dove sei Felix? Ritornerai da me? ...Scusa, non volevo farti questo-

Sentii la porta aprirsi e Minho e Han entrarono nella stanza. Fecero un cenno con la testa come saluto e ricambiai.

-Come stai?- mi chiese Han.

-Se vi dicessi che sto bene mentirei.-

Si avvicinarono al  lettino d'ospedale e guardarono Felix, appoggiando una scatola di cioccolatini sul comodino, come regalo. 

Han non riuscì a trattenersi e le lacrime caddero, portandosi una mano sulla bocca. Minho si affrettò a stringerlo in un abbraccio, dandogli un bacio sulla testa. Erano fidanzati, e li invidiavo. Minho sussurrò qualcosa all'orecchio di Han e parve riprendersi. 

Loro si amavano, ne avevano avuto la possibilità e l'hanno accolta. Io sono stato uno stronzo a non farlo in tempo perché ora potrei non farlo mai più. Potrei non averne mai più la possibilità. ero uno stronzo. Un vero stronzo. E ora ne stavo subendo le conseguenze, schiacciandomi l'anima. 

Minho si girò verso di me e disse:

-Ehi, non preoccuparti, si risveglierà.-

Scossi la testa, guardando in basso. La speranza c'era ma era minima.

-Scusate- dissi, mentre mi affrettavo ad asciugare le lacrime che si erano formate nei miei occhi. 

Era colpa mia se ora loro soffrivano, era colpa mia. 

-Non preoccuparti, si riprenderà- disse Minho. 

-Non...non siete fidanzati?- chiese Han, accomodandosi su una delle sedie.

Scossi la testa. -S-siamo intimi, ma non fidanzati- dissi.

-Che cosa ha sul collo?- 

Minho posò la mano sulla coscia di Han e gli sussurrò la risposta all'orecchio. Han sorrise e mi guardò:

-Così intimi?-

-Sì...- risposi. 

-Oh, non me l'aspettavo-

Una Rosa Rossa - HyunlixDove le storie prendono vita. Scoprilo ora