42 - Era meglio di no

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Felix's POV 

Era sera, andammo alla festa. Mi sembrava di riesumare ricordi che avevo seppellito di quando mi ero ubriacato alla festa della scuola e Hyunjin mi aveva salvato prima che facessi una brutta fine. Sorrisi sotto i baffi ripensando a tutto quello che era successo in due anni. 

-Pronto?- mi chiese quando ci ritrovammo davanti ai due portoni chiusi, dai quali vibrazioni di musica a palla fuoriuscivano e mi mettevano ansia. 

-Sì, per una notte, liberi dalle regole.- annunciai e un attimo dopo avanzammo in sincronia, aprendo i portoni. Lo spettacolo davanti a noi si fece sempre più immenso. C'era gente da tutte le parti, nonostante fossero solo le 20:05 si sentiva puzza di alcol e sudore. 

Le ragazze più maliziose  lanciarono delle occhiate interessate al mio compagno, mentre sorseggiavano flûte di bevande alcoliche nei loro vestiti corti e scollati. Erano a malapena delle maggiorenni, si sarebbero rovinate la vita andando avanti così...

Hyunjin mi fece cenno di seguirlo e così avanzammo tra la folla curiosa fino a raggiungere il bar che brulicava di ragazze in minigonne. Osservai da dietro Hyunjin, ma stranamente il suo sguardo non volò a scollature o cosce scoperte. 

Ci sedemmo su due sgabelli liberi e lui si girò sorridente verso di me, mi si scaldò il cuore solamente a vederlo sorridere. È così prezioso...

-Vuoi qualcosa?- chiese e feci scorrere lo sguardo sulle bottiglie di liquori esposte. 

-Ehm...Non so cosa prendere...- ero sconcertato, cosa ne sapevo io di liquori o superalcolici? 

-Faccio io, non preoccuparti- mi rivolse un sorriso sincero e appoggiò la mano sulla mia coscia, facendomi rabbrividire mentre ordinava due shottini. 

Il cameriere ce li porse e bevvi d'un fiato, sentendo la gola bruciare e il retrogusto amaro invadermi il palato. Feci una smorfia disgustata e lui rise guardandomi con gli occhi pieni di felicità. Si avvicinò al mio orecchio e la sua guancia sfiorò la mia, mi appoggiò una mano sulla coscia e andai a fuoco, smettendo di respirare.

-Felix- sussurrò e mi sentii piccolo contro di lui, mentre la pelle si stava incendiando dove la toccava.

-Stai bene vestito così ma staresti meglio senza vestiti- appena le parole raggiunsero il mio cervello feci mezzo sorriso e mi portai la mano sulla bocca per contenere l'eccitazione e l'imbarazzo allo stesso tempo.

Ordinammo altri shottini e mi sentii barcollare, anche sei lui sembrava ancora lucido. Di colpo crollai sul balcone e ci poggiai la guancia, chiudendo gli occhi. 

Sentii una ragazza che parlava con Hyunjin e appena aprii gli occhi per controllare erano spariti

-H-Hyunjin...?- biascicai, e poi mi decisi a cercarlo. Non ero fisicamente pronto a camminare, sentivo le gambe tremare e l'ansia prendere il controllo su di me quando guardandomi in giro non vidi il mio ragazzo, è possibile che...? No no no, non lo farebbe mai. Non potrebbe mai farlo. Mi conosce così bene, non potrebbe fare mai una cosa del genere. Camminai come un fantasma fino al portone ed uscii, tanto per prendere una boccata d'aria e ragionare con un po' di lucidità che speravo di ritrovare. 

Mi sedetti su un muretto di pietra guadandomi intorno, c'era solo qualche persona qua e la che fumava e alcuni gruppetti che parlavano o discutevano vivacemente, qualche coppia che si baciava e una stretta al cuore mi diede un barlume di agitazione. 

Una ragazza si sedette vicino a me e mi girai a guardare chi fosse, appena riconoscetti quei lineamenti delicati le portai le braccia al collo e la abbracciai.

-Siria!- urlai felice.

-Ciao cucciolotto mio, come stai? Non ci vediamo da anni!- disse estasiata.

-Anni?-

-Mmh, ormai sono due anni, non ti ho più sentito, tutto okay?- e poi capii perché per me sembrava essere passato solo un anno al massimo. Ero andato in coma.

-S-sì, tutto bene e te?-

-Tutto okay, come va con Hyunjin? Vi siete messi insieme??- disse, con una scintilla negli occhi. Sorrisi e annuii, lei non lo sapeva. Le raccontai tutto, del coma, della proposta di Hyunjin e anche dell'ansia che mi stava assalendo sapendo che era andato da qualche altra parte in quella grande casa.

-Dividiamoci, io cerco al piano di sotto e tu a quello superiore, va bene?- chiese accarezzandomi a guancia con premura e annuii. Volevo trovarlo.

Salii le scale e posai l'orecchio su ogni porta delle camere, c'erano diversi gemiti e urla ma della voca di Hyunjin non sentivo le note. Mi mancava solo una camera e con la mano che tremava, mi appoggiai allo stipite. Ascoltai con attenzione, una ragazza che gemeva in continuazione, okay, e poi il mondo che mi crollò addosso. La sua voce. La sentii

-Girati.- Hyunjin ordinò alla ragazza e dopo qualche secondo i gemiti ripresero più forti di prima. Mi sentii avvolto da un senso di nausea, corsi al bagno più vicino e i conati di vomito mi fecero piangere. 

Stava scopando un'altra, una sconosciuta. Le aveva ordinato di girarsi di schiena e l'aveva scopata più forte di prima. E poi, realizzai quello che avevamo detto a inizio serata: per una notte, liberi dalle regole. Mi fermai di colpo. Senza regole. Per una notte poteva fare quello che voleva. Io non ero nessuno per impedirglielo. Non ero nessuno se voleva scopare un'altra. 

Mi accucciai contro il muro del bagno e mi abbandonai alla disperazione. Cosa dovevo fare?


Angolo Autrice

Ma ciao cari miei!

È tornata Siria, spero siate felici almeno un po' per l'arrivo, anche se purtroppo sembra che Hyunjin abbia tradito Felix... 

Eh sì, povero cucciolo :(

Vi ho lasciato con un po' di suspense ma ormai siete abituati :D 

Sono stra agitata, tra poco ho gli esami e questa settimana ho un sacco di verifiche. Vi giuro sto esplodendo dentro...

Vabbè, come va a voi la vita? Spero tutto bene, non come quella di Felix :|

Aggiorno prossimo weekend

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Una Rosa Rossa - HyunlixDove le storie prendono vita. Scoprilo ora