39 - Jeju

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Felix's POV

Ero fuori dall'aeroporto con il manico trolley sotto la mano. Guardai la struttura enorme che si ergeva davanti a me, con il tramonto che lo illuminava dei suoi colori arancioni e pesca. 

Hyunjin mi raggiunse e mi mise un braccio in vita, appoggiando la testa alla mia spalla. 

-Ti piace?- sussurrò, sentii le farfalle allo stomaco come sempre, quella sensazione non cessava mai quando ero con lui. 

-Sì, a te?- 

-A me piaci tu- proclamò come se fossi meglio di quel paesaggio urbano. Mi girò e mi prese per la vita, baciandomi con passione, la sua lingua mi incendiò e sentii le guance ardere come tutte le volte, perché quello che era capace di farmi provare era ogni volta maggiore. Gli misi una mano nei capelli soffici e glie li scompigliai dolcemente quando mi ritrassi dal bacio. 

-Andiamo?- mi chiese e annuii. 

Prendemmo il volo e l'ansia mi assalì quando stavamo per decollare:

-E-e se c-cade l'aereo?- balbettai.

-Non cade, te lo prometto. Questa è la prima volta che viaggi in aereo?- mi chiese e annuii di fretta. Le hostess annunciarono il decollo e mi spalmai contro il sedile, chiudendo gli occhi e cerando di respirare lentamente. 

Calma, non succede niente. Continuavo a ripetermi, anche se la paura di morire era tanta. A pensarci due anni fa desideravo la morte con tutto il mio cuore e ora la temevo perché volevo passare il resto della mia vita con lui, con Hyunjin.

Mi strinse la mano sulla mia coscia e appoggiò la testa alla mia spalla, cercando di rassicurarmi, anche se le sue mani non facevano altro che richiamare scosse di adrenalina nel mio corpo.

-Non preoccuparti, non succede niente, okay?- mi accarezzò la mano, sfiorandomi la coscia inconsciamente e provocandomi desideri osceni. Buttai la testa all'indietro e lasciai che quei pensieri mi inondassero la mente, come un fiume in piena che necessitava di scorrere.

-Hai il battito aumentato...Tutto bene?- mi guardò in faccia e capì tutto dallo sguardo languido che gli diedi. Spostò la mano nell'interno coscia e sospirai quando mi accarezzò. 

Mi guardò con mezzo sorrisetto in faccia e uno sguardo pieno di erotismo. 

-Riesci ad aspettare finché arriviamo in hotel?- mi sussurrò all'orecchio e mi morsi il labbro annuendo. 

Mi calmai all'istante, tutto procedette bene e dopo un ora arrivammo all'isola di Jeju. Scesi dall'aereo con gli occhiali da sole in mano e guardai il paesaggio, inspirando l'aria profumata e calda. 

Hyunjin mi raggiunse facendo passare un braccio per la mia vita e baciò la guancia con dolcezza. 

Uscimmo dall'aeroporto e ci gustammo il paesaggio scaldato dai raggi del sole. Le piante verdi creavano chiazze di ombra e delle panchine permettevano ai passanti di approfittare di un po' di pace. 

-Wow...è bellissimo- bisbigliai esterrefatto. 

-Anche tu- mi sussurrò all'orecchio e sobbalzai per lo spavento, portandomi una mano all'altezza del cuore.

-Mi fai prendere un colpo!- esclamai offeso.

-Non posso neanche svelarti la verità?- mi chiese con dolcezza prima di prendere il mio viso tra le sue mani a baciarmi, nonostante tenni il broncio. 

Successe tutto in una minima frazione di secondo. Un uomo vestito di nero e con un cappellino nero si avvicinò di corsa a noi, tirò fuori dalla tasca una pistola. Il mio cuore cominciò a battere fortissimo. Prima che potessi avvisare Hyunjin, il tizio gli puntò la pistola all'altezza dello stomaco e un bang mi provocò un fischio all'orecchio.

-Hyunjin!- urlai. L'uomo sparì dalla mia vista. 

Hyunjin. Il sangue era ovunque, mentre lui teneva gli occhi chiusi e la mandibola tesa. Mi accucciai vicino a lui e lo feci sdraiare, reggendogli la testa. Le lacrime mi offuscarono la vista e cominciai a piangere come un disperato. 

-Chiamate aiuto vi prego!- urlai con tutta la voce che mi era rimasta alla folla che si era formata intorno a noi. Qualcuno estrasse il cellulare e cominciò a digitare i numeri. 

Le lacrime scivolarono con facilità sulla pelle, mentre guardavo Hyunjin e cercavo di tenerlo sveglio.

-H-Hyunjin guardami ti prego- gli sollevai la testa e attesi che aprisse gli occhi.

-Felix...- sussurrò e mi piegai per ascoltare le sue parole, nonostante seminavo lacrime ovunque. 

-...Ti amo...- 

-A-anche io ma resta qua, okay? Ora arriva l'ambulanza- presi una felpa dalla valigia e la premetti sulla ferita per cercare di fermare l'emorragia. 

Arrivò l'ambulanza, andammo in ospedale e lo portarono nella sala d'urgenza per l'operazione. Avevo paura. Molta paura. E probabilmente ora sapevo cosa aveva provato lui tutte quelle volte in cui ero io ad essere in pericolo. 



Angolo Autrice

AHAH non finiscono mai le suspense in 'sta storia, mi dispiace tanto per il prossimo capitolo ma mi piacciono le storie che finiscono male ahahahah. 

BY THE WAY ho creato una playlist spotify per leggere la storia, è praticamente inutile perché i capitoli durano poco però non si sa mai

Ecco il link: https://open.spotify.com/playlist/087JZukzcFTvmWPDISteOF?si=083db15645c3419f

Una Rosa Rossa - HyunlixDove le storie prendono vita. Scoprilo ora