26 - Ragazzo Adorabile

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Felix's POV

Dopo qualche giorno ero completamente tornato alla normalità. Ero tornato a scuola, smentendo qualsiasi pettegolezzo su di me e la mia fine ma almeno non venivo più bullizzato e abusato, grazie a Hyunjin. Solamente grazie a lui.

-Sono tornato-  dissi, chiudendo la porta dietro di me, Hyunjin era in cucina e lo raggiunsi. Purtroppo un raffreddore l'aveva costretto a rimanere a casa da scuola qualche giorno e così si preoccupava tutti i giorni di prepararmi il pranzo. Aveva un cuore d'oro proprio come il mio e questa cosa ci rendeva ancora più simili; l'unica differenza è che lui tendeva a mascherare la sua gentilezza dietro vestiti firmati e foto "volgari" mentre io mi comportavo come più mi veniva naturale.

Lo abbracciai da dietro, sorridendo e appoggiando la testa sulla sua schiena:

-Come ti senti oggi?- chiesi, mentre si era girato per lasciarmi un bacio sul dorso della mano.

-Meglio, domani torno.- disse, mentre mi sedevo a tavola, con il cibo fumante che spiccava dal piatto. 

Ero guarito dall'anoressia, quasi completamente ma ora riuscivo a fare pasti completi e anche dei piccoli spuntini pomeridiani, beh, a volte capitava che un attacco di panico mi sorprendesse durante il pranzo o la cena. Ed erano anche i momenti più brutti perché la mia mente voleva tornare a quando prendevo i lassativi in quantità pericolose. La mia mente a volte mi  faceva rivivere quei momenti, come se volesse tornare a quando soffrivo per tutto e mi crogiolavo nel dolore come se fosse una pozzanghera confortevole al di fuori dell'umanità, in cui sprofondavo man mano che stavo lì, affondando nell'infinito del dolore legato dalla paura. Perché ricordate, non c'è limite alla paura.

Comunque stavo bene, soprattutto con Hyunjin, anzi, eravamo diventati intimi, ed era anche bellissimo e confortante...ovviamente ci eravamo fermati solo a quelle due volte in cui mi aveva buttato sul letto per farmi dei succhiotti sul collo. Non eravamo mai andati oltre anche perché so che a lui piacevano ancora le ragazze. A scuola stava con loro, si comportava ancora da bad boy ma sapevo che era tutta una falsa, me l'aveva già spiegato qualche volta che era solo per mantenere la reputazione. A lui veniva così facile indossare una maschera, come se fosse una cosa naturalissima. Avrei dovuto imparare da lui...

Dopo pranzo Hyunjin andò a fare la spesa, così rimasi a casa da solo, il campanello suonò e andai a vedere. un volto familiare mi si presentò davanti.

-Ciao, tu sei Felix, giusto?- chiese

-Sì esatto, e tu sei...- mi fermai a pensare dove avessi visto quel volto, andando a scavare nella mia memoria visiva.

-Changbin. Un  amico di Hyunjin.- disse, rivolgendomi un sorriso caldo.

-Oh ecco. Cerchi Hyunjin?-

-Sì esatto-

-Non c'è ma torna tra poco, se vuoi puoi entrare- dissi, spalancando la porta e scostandomi per farlo avanzare. Lui entrò sicuro di sé, guardandosi in giro e approfittai per osservarlo meglio.

I capelli neri gli ricadevano sulla fronte, con una piega morbida, gli occhi del medesimo colore erano tondeggianti e a mandorla e il fisico scolpito gli donava un aria di bodybuilder. I bottoni della camicia nera sembravano che stessero per scoppiare da un momento all'altro, stessa cosa per le maniche, arricciate fino all'avambraccio. Era bello, su questo non potevo aprire bocca.

Lui mi sorprese a fissarlo e arrossii, distogliendo lo sguardo in fretta. 

-V-vuoi qualcosa? U-un bicchiere d'acqua, un tè o un caffè?- chiesi, rompendo la tensione che si era creata tra di noi. 

-Un caffè, grazie.- disse e lui mi seguì in cucina, accomodandosi su una delle sedie. 

-Ti sei ripreso dopo il coma?- chiese, e anche se per me era un tasto dolente, decisi di farmi forza e rispondere:

Una Rosa Rossa - HyunlixDove le storie prendono vita. Scoprilo ora