Una Rosa Rossa - Hyunlix

33 - Suicidio

Felix's POV

Non ce la facevo più. Il dolore era cresciuto notevolmente, mi sembrava di impazzire. Dopo l'incidente con Changbin avevo ricominciato a sprofondare nel pozzo. Quel maledetto pozzo di dolore e solitudine in cui avevo vissuto per molti anni.

Mascheravo le mie emozioni come un mago, Hyunjin non se ne era accorto e credevo fosse meglio così, non volevo far soffrire nessuno se non me, meritavo il dolore, non lui. 

Si può paragonare ad un fiore vero? Secondo me è un bucaneve rosso sangue, sempre che esista, che riesce a sbocciare anche quando non te l'aspetti. Buca gli strati di neve e di pace, contaminando il tuo cuore e lacerandolo dall'interno. Il dolore. 

Sapevo che non dovevo farlo, ma non ce la facevo più. Avrei rotto la promessa. Stavo scrivendo la lettera d'addio al mondo, a Hyunjin e a tutto. 

Caro Hyunjin,

scusa. Ho dovuto farlo. Dopo che sono andato da Changbin tutto è riaffiorato, il dolore, i traumi, i problemi...Il dolore è troppo e io sono così piccolo e fragile che sembrava voler scoppiare dentro di me. Scusa, scusa davvero ma credo sia meglio per entrambi: io rimango nel tuo cuore come un ricordo e tu puoi trovare qualche bella ragazza con cui avere una vita in comune, una famiglia, dei figli, una vita bella. Dal mio arrivo ho creato solamente problemi, ti ho dato costantemente preoccupazioni, ho sprecato i tuoi soldi, come un parassita che vive nella tua casa. Mi rendo conto ora di quanto sono disgustoso. Sono sempre stato un problema, per i miei genitori, per te e anche per me. La nostra promessa? Sì, scusa. La rompo, ma almeno dopo tu potrai stare bene quindi lo faccio per te, lo faccio per tutto. Mi mancherà il nostro parchetto, davvero. "Promettimi che se sentirai l'impulso di prendere lassativi o di indurti al vomito o di farti del male in qualche altro modo, verrai da me e ti impegnerai a controllare la tua testa, quello che vedi è tutto frutto della tua testa" mi dissi. Quindi, dopo quello che sto per fare, rialzati per me perché io non ce l'ho fatta. Cadere è normale, rialzarsi è per i forti e so che tu lo sei quindi ti prego, rialzati. Io non ho le forze, sono stato  privato della felicità già da piccolo e ti voglio dire grazie per avermela riportata, ma il dolore sovrasta la felicità nella mia testa, solo nella mia, quindi, grazie, mi hai donato il periodo più bello della mia vita. Ti amo. -Felix

Una lacrima scivolò sulla mia guancia e poi un'altra ancora, mi affrettai ad asciugarle. Ero in cucina, vicino a me un coltello affilato. Quello che avevo usato per tagliare la torta il giorno del mio compleanno. Che bei ricordi... 

Prima di morire decisi di vivere tutti i momenti che avevo passato con Hyunjin. 

Da quando l'ho visto la prima volta in classe e quando mi ha salvato da Dak-Ho nel bagno, quando mi ha curato le ferite, quando mi sono ubriacato all festa, quando mi ha salvato da suo padre, quando sono andato in coma e tutti i momenti d'oro che ho passato con lui. Lo amo davvero...

Mi dispiace che tutto questo debba finire.

Mi alzai e sigillai la lettera nella busta. Hyunjin era a farsi la doccia quindi dovevo fare in fretta, prima che mi scoprisse. Mi tremava la mano e anche il cuore, col battito furioso. Le lacrime cominciarono a scendere e mi alzai dalla sedia, prendendo il coltello in mano. Me lo puntai al collo sentendo la lama aprire un piccolo taglietto vicino all'arteria. Scusa Hyunjin, scusa davvero. Il cuore batteva così forte che non riuscivo neanche a sentire il mio pianto, come un eco che tra poco si sarebbe spento. Sentii un piccolo rivolo di sangue colarmi sul collo, scivolare sulla pelle che una volta Hyunjin aveva baciato, dandomi le farfalle nello stomaco. Sorrisi nel profondo del mio cuore, sapendo che non sarebbe più successo...Neanche una volta.

Ero immerso nei miei ricordi, ma a riportarmi alla realtà fu la voce di Hyunjin. 

-Felix...? Cosa stai facendo?- chiese all'inizio. Realizzò le mie intenzioni in un attimo e provò a corrermi in contro. Misi una mano davanti a lui, dicendogli di fermarsi e mi puntai il collo contro la pelle, rabbrividendo per il freddo della lama.