Hyunjin's POV
Eravamo così da minuti i interi, e lo strinsi ancora di più, non era di certo facile sopportare tutti i lividi che marcavano il suo cuore. Volevo che sentisse tutto il mio affetto, gli sussurrai -Va tutto bene- anche io ero stato picchiato da piccolo, era per questo che ero scappato di casa, ma a lui era stato fatto di peggio, gli era stata tolta la dignità e qualunque piccola forma di felicità che avesse potuto avere, lo hanno maltrattato, bullizzato e hanno abusato di lui. E come possiamo chiamarli umani? Sono mostri, a prescindere da quali erano i loro motivi. Felix era fragile, come una bambola di porcellana, come un pezzo di cristallo, ma ciò significava solo che aveva bisogno di più cure.
-A-aiutami- disse, mentre le lacrime continuavano a scendere dal suo viso, non c'era un fondo a quel dolore, solo uno spazio infinito di lacrime rinchiuse e urli non urlati.
-Felix, fidati di me, andrà tutto bene, te lo prometto-
-V-va bene- rimasi nell'abbraccio, aveva bisogno di sfogarsi, tutta la paura che aveva accumulato dentro aveva bisogno di una valvola di sfogo. Quando lo sentii calmarsi e respirare regolarmente sciolsi l'abbraccio. Da terra alzò gli occhi e mi guardò, aveva gli occhi rossi e lucidi, sembrava un cerbiatto indifeso. Gli portai dei fazzoletti e aspettai un po' prima di rivolgergli la parola.
-Ti senti meglio?-
-Molto meglio, grazie. Mi hai donato i-il mio primo abbraccio- mi sorrise e ricambiai, cazzo, quanto lo avevano trattato male i suoi? Sarei andato a casa sua solo per bastonarli, magari provando quello che si sentiva ad essere trattati così li avrebbe fatto cambiare un po' le idee.
-Felix, prima dicevo sul serio, dovresti scappare, e anche il prima possibile-
-Mi troveranno, ovunque vada. Come farebbero senza il loro "giocattolo" preferito?-
-No Felix, non ti troveranno, nessuno ti ha mai visto con me quindi puoi venire a vivere qui temporaneamente-
Le sue guance dentarono di porpora
-D-davvero?-
-Certo, tanto vivo da solo-
-E-e i tuoi dove sono?-
-Mia mamma è morta e mio papà ehm, è in prigione-
-Oh, scusa n-non volevo-
-Tranquillo, bene, cominciamo a fare un piano-
Un ora dopo eravamo ai lati del tavolo di cristallo cosparso di fogli con scritte tutte le ipotesi di piani di fuga.
-Io direi di provare la prima, ai miei basta che sono a casa per quando loro cenano--Sì, mi sembra anche la più semplice-
-E se ci fossero...imprevisti?-
-Oh, si può posticipare la fuga di una decina di minuti fino ad un'ora, basta che tu ne esci illeso-
-Sì certo come no, illeso è una grossa parola, ma se...ehm, se debba ritardare di più di un'ora?-
-Va bene lo stesso, basta che mi fai un segnale. Non possiamo rimandare, ne va della tua salute, no?- Felix annuì. Non ero sicuro di come sarebbe andata a finire ma speravo nel meglio...
-Puoi darmi il tuo numero? Per eventuali necessità...-
-Sì certo, è **********-
-Okay, vuoi qualcosa per merenda?-
Lui mi guardò perso e chiese
-C-cosè una merenda? Tipo una festa?-Oh shit, non sapeva cos'è una merenda?
-Ehm, è uno spuntino pomeridiano-
-Ah-
-Ti va una cioccolata calda?-
-Non l'ho mai assaggiata, però non so se riuscirò a finirla-
-Non preoccuparti, in caso la finisco io, da quanto è che non mangi qualcosa?--Più a meno due giorni, non mangio spesso-
-Allora hai bisogno di un pasto completo, altro che cioccolata calda-
-Non riuscirò a mangiare più di tre pezzi senza vomitare...-
-Proviamoci-
Preparai una cena a base di Riso in bianco, bistecca succulenta e insalata, e, roba più buona di quella non c'era. In cucina c'era un profumino invitante che sfiderei qualunque anima viva a non scambiarmi con uno chef italiano. Tutti i piatti erano disposti sul tavolo nero della cucina ordinatamente, accerchiando il piatto, le posate e il bicchiere. Felix si sedette e dai suoi occhi riuscivo a vedere tutto le spavento che provava a celare.
-Felix, ce la puoi fare- Lui annuì e prese le bacchette, gli tremava la mano ma dopo qualche secondo riuscì a prendere un po' di riso e portarlo alla bocca. Okay, primo boccone completato
-Vuoi provare ad assaggiare la bistecca? Ti piacerà un sacco-
Lui la tagliò e provò a mangiarla, i suoi occhi si illuminarono e mi guardò estasiato
-L'hai cucinata tu? È buonissima!- Okay, era la volta buona che superasse il suo record, mi avvicinai e mi sedetti davanti a lui e appoggiai il mento sul palmo della mia mano. Lo guardai e sorrisi. Era magro, come un ramoscello spoglio, le mani scheletriche e le braccia ossute. l'unica cosa che sembrava mantenere la sua forma originale era il suo viso, cosparso di lentiggini sopra la sua pelle chiara. Era unico.
Felix masticò un'altro boccone, stava andando tutto bene e stava superando il suo record, e poi anche un'altro.
-Hai superato il tuo record, come ti senti?-
-B-bene credo...-
-Riesci a mangiare...qualcos'altro?-
-Credo di no, p-però posso provare-
Adesso la mano gli tremava molto di più di prima, era spaventato, prese un altro pezzo di bistecca e la introdusse in bocca. I suoi occhi divennero umidi, era al limite, la ingoiò
-Dov'è il bagno?-
Cazzo, non lo avrei lasciato vomitare, neanche per sogno, aveva bisogno di cibo
Mi alzai e andai da lui, l'unica soluzione per fermarlo era appunto, bloccarlo. Allora lo abbracciai, gli avvolsi la vita con le mie braccia e sussurrai:
-Va tutto bene-
-N-no, ho davvero bisogno di andare in bagno-
-Non ti lascio vomitare quel poco che hai appena mangiato, prendi dei respiri profondi, va tutto bene-
Seguì il mio consiglio, inspirò, ed espirò. Non intendevo scogliere quell'abbraccio, aveva bisogno di affetto.
-Sei stato bravissimo, hai superato il tuo record. Non sei felice?-
-S-sì-
Cominciai a tracciare delle linee immaginarie sulla sua schiena con la mia mano per calmarlo, riuscivo a sentire le sue ossa, anche attraverso il tessuto della felpa verde oliva. Lo strinsi ancora di più a me e i nostri corpi erano attaccati. Lo sentii piangere, e provai a tranquillizzarlo.
-Va tutto bene-
Il suo corpo tremava, era così debole, aveva sempre avuto bisogno di qualcuno al suo fianco, ma nessuno è mai arrivato, sono sempre stati tutti contro di lui, senza motivo. Meritava di più, molto di più.
Angolo Autrice
Hi Guyss, come state?
Fatemi sapere se volete qualche modifica :)
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Una Rosa Rossa - Hyunlix
Fiksi Penggemar(+18) Felix è un ragazzo fragile e intrappolato nei suoi traumi di bullismo, abuso, depressione e autolesionismo. La sua vita è sospesa su un filo invisibile, in un equilibrio precario. Può l'incontro inaspettato con Hyunjin salvargli la vita? #hyun...