52 - Morirò senza di te

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Hyunjin's POV

Chiamai Siria e mi disse vivace che aveva trovato un lavoro a Felix.

-Che tipo di lavoro?-

-Lavora in uno tipo di strip club vicino al centro...Li pagano molto lì-

-Siria, cosa cazzo ti è saltato in mente?- 

-Cos...Perché?-

Chiusi la telefonata e mi precipitai in macchina, diretto allo strip club in centro a Seoul. Cosa cazzo gli era saltato in mente? Un cazzo di night club pieni di uomini con la voglia di scopare a mille? Proprio quando fino a qualche anno fa suo padre abusava di lui?

Aprii la porta del locale, avvicinandomi al bancone.

-Dov'è Felix?- chiesi, guardandomi in giro. Aspettai una risposta e poi mi voltai verso quella voce familiare.

-Ciao anche a te Hyunjin- era Han. Il fidanzato di Minho.

-Rimandiamo i saluti a dopo, dov'è Felix?-

-Credo sia andato in bagno...- disse disinvolto.

Mi fiondai verso la porta con la scritta toilette. La aprii di scatto senza neanche pensarci. 

Mi si congelò il cuore. C'era Felix, mezzo nudo, schiacciato contro il muro da un signore anziano che lo scopava. 

-Ehi! Vai fuori!- urlò il signore anziano.

-Sto cazzo- ringhiai. Camminai spedito verso di lui, gli sganciai un destro dritto in faccia, facendolo indietreggiare e cadere. Gli tirai numerosi calci in pancia, facendolo rannicchiare in posizione fetale. Mi accucciai vicino a lui.

-Brutto animale, vergognati- gli dissi con la voce piena di rabbia. Preso da una scarica di frustrazione, gli tirai un altro pugno in faccia, facendolo sanguinare. 

Soddisfatto, mi alzai e mi girai verso Felix. Amore mio. Si era già vestito, probabilmente mentre avevo picchiato quel signore. Non mi guardò in faccia, tenne lo sguardo fisso sul pavimento. Aveva la faccia piena di lacrime, gli occhi rossi e la bocca contorta in una smorfia colpevole.

-Felix- sussurrai. Mi avvicinai piano, finché mi ritrovai faccia a faccia con lui. Non osava alzare lo sguardo, così provai a prendergli il mento con le dita, ma si scansò subito. Ritrassi la mano, dispiaciuto. 

-Scusa- sussurrai. Volevo abbracciarlo, rassicurarlo, baciarlo, toccarlo, coccolarlo. Mi mancava da morire e averlo davanti a me inerme non migliorava la situazione.

-N-non sono pronto, Hyunjin- sussurrò, la voce rotta. 

-T-ti prego, ti posso abbracciare?- implorai. Avevo un fottuto bisogno di contatto. 

Lui si guardò intorno, a disagio. Annuì. 

Avanzai di un passo, poi un altro. Allungai le mani verso la sua vita e la avvolsi, rabbrividì e tenne lo sguardo basso, sentii subito il suo calore attraverso il tessuto. Lo tirai contro il mio petto e lui si lasciò andare agganciandomi le braccia al collo. Ogni cellula del suo corpo aderì contro il mio torace e tirai un sospiro di sollievo, sentendo il suo corpo premere contro il mio. Lo sentii piangere, soffocando la voce contro la mia maglietta. 

-Ti amo Felix, non sai quanto cazzo ti amo- sussurrai. Il suo corpo esile, contro il mio, il suo calore che si fondeva con il mio, la sua vicinanza e il suo profumo. Mi dava alla testa, mi dava tutto alla testa. Immersi la testa nei suoi capelli, inspirando la sua dolce fragranza. Mi era mancato da morire. Da morire. Cominciò a singhiozzare, tanto che i miei occhi si riempirono di lacrime in risposta. Lo strinsi di più, il suo corpo che si modellava nelle mie mani, gli sussurrai quanto lo amavo.

Una Rosa Rossa - HyunlixDove le storie prendono vita. Scoprilo ora