Hyunjin's POV
Ho combinato un casino. Un fottutissimo casino del cazzo e non so come cazzo uscirne.
-Felix ti supplico, vieni fuori- dissi con convinzione, dovevo portarlo fuori da lì perché Felix aveva già tentato il suicidio non troppo tempo fa e avevo paura potesse rifarlo. Per colpa mia sta volta.
Non ricevetti risposta, mi sedetti con le ginocchia al petto contro la porta del bagno e lo sentii piangere, il mio cuore si ruppe in due: una metà era sua e io l'avevo spezzata.
-Felix- sussurrai con disperazione, smise di piangere.
-Ho combinato un casino...- cominciai, sapevo che mi stava ascoltando.
-Capisco la tua scelta perché è colpa mia però...Vieni fuori almeno- parlai e lo sentii muoversi, così mi alzai e la porta si aprì. Mi avvicinai d'istinto a Felix ma lui mi rifiutò. Il suo viso era tutto rosso, le guance bagnate per le lacrime, gli occhi arrossati e lo leggevo il dolore dalla sua espressione.
-N-non toccarmi- disse incerto. Uscì e prese le distanze da me, mi ritrovai a rispettarle perché capivo. Mi facevo schifo anche io, figuriamoci a lui.
-Penso che, d-dovremmo finirla qui- annunciò guardando in basso. Il cuore si frantumò di nuovo.
-M-ma siamo a Jeju, prima torniamo a casa- cercai di dissuaderlo. Non aveva nessuno se non me e non potevo lasciarlo andare. Dove sarebbe andato? Altre lacrime fuggirono dai suoi occhi e la mia mano tremò perché volevo andare lì e consolarlo ma ero io il problema, causo troppi problemi.
-Torniamo a casa. Ti prego- gli dissi, ero disperato e si sentiva dalla mia voce.
-Perché l'hai fatto?- mi chiese, evitando il contatto visivo. E cazzo, non lo sapevo neppure io. Forse per via dell'alcol, forse perché volevo spegnere il cervello anche se ciò non mi giustificava.
-Non lo so- annunciai portandomi una mano tra i capelli.
-Scusa. Volevo spegnere il cervello e quello è l'unico modo-
-Potevi venire da me!- sbottò e sobbalzai.
-Per usarti? Felix, ti avrei fatto male sia fisicamente che sentimentalmente, non potevo farlo.-
-Fa più male ora...- sussurrò tra sé e sé.
-Perché? Perché sei stato sempre al mio fianco ad asciugarmi le lacrime e ora mi tradisci così? Avevi pianificato tutto per distruggermi, vero? Grazie! Ci sei riuscito, mi sento una merda ora che l'hai fatto- gridò mentre piangeva, finalmente mi guardò negli occhi.
Cazzo. L'ho fatto stare così male? Ora sì che mi sento una merda anche io...
-Scusa- dissi. Cos'altro potevo dire?
-Non ce la faccio più, non c'è una cazzo di persona che non mi fa male in questo cazzo di mondo?!- urlò e poi prese l'anello, quello che gli avevo regalato a San Valentino, lo sfilò dal dito e prima che lo lanciasse mi fiondai su di lui e lo fermai, abbracciandolo.
-Sei la mia vita, quindi resta con me. Sappi che se scappi ti inseguirò. Se andrai su Marte ti seguirò fino a lì- gli sussurrai all'orecchio e poi lo strinsi più forte che riuscii. Scoppiò a piangere e anche i miei occhi si riempirono di lacrime, lo strinsi ancora di più e cominciai a sussurrargli tutte le scuse che potevo pronunciare
-Scusa, scusa, scusa, scusa, scusa.- ripetei all'infinito.
-Ti amo, rimani con me.- gli sussurrai ancora, mentre il suo corpo tremava contro il mio.
Sentii dei passi dietro di me e una sberla dritta in testa, mi girai di scatto e la prima persona che vidi fu Siria. La ragazza dell'ospedale, quella che mi diede un sacco di consigli su come gestire la situazione con Felix.
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Una Rosa Rossa - Hyunlix
Fanfiction(+18) Felix è un ragazzo fragile e intrappolato nei suoi traumi di bullismo, abuso, depressione e autolesionismo. La sua vita è sospesa su un filo invisibile, in un equilibrio precario. Può l'incontro inaspettato con Hyunjin salvargli la vita? #hyun...