Hyunjin's POV
Ero insieme a Felix nella stanza d'ospedale, accarezzandogli la mano e guardandolo con la speranza si svegliasse. I primi fiori stavano sbocciando sugli alberi dei mandorli, annunciando la vicinanza della primavera. I fiori di mandorlo erano come una carezza, una bella notizia dopo tanto tempo di freddo, un abbraccio dopo ore passate a piangere. Allora perché la mia non arrivava?
Uscii dalla stanza, dirigendomi verso i distributori per prendere un caffè caldo. Diedi un occhiata in giro, guardando i medici passare, ascoltando a qualche conversazione che si svolgeva alla reception.
-Voi chi siete?- sentii la voce di Hayoon, l'infermiera di Felix.
-Siamo i genitori... vorremmo vederlo- una voce femminile e aggraziata mi fece voltare la testa, con il bicchiere fumante di caffè tra le mani. Guardai i lineamenti della signora a pochi metri da me, aggrottai le sopracciglia, ero sicuro di averla già vista. Era mora, con i capelli acconciati in un caschetto alla linea della mandibola, il corpo di medie dimensioni ricoperto da vestiti sofisticati e ben abbinati. Spostai lo sguardo sul signore di fianco, capelli radi e quasi assenti, e un viso paffuto. Era molto robusto, con un finto sorriso di cortesia stampato in volto da cui si intravedeva tutta la stupidità. Bevvi un sorso di caffè, facendo attenzione a non essere beccato mentre li fissavo.
-Okay, è la stanza numero 10, lì più avanti- disse Hayoon. Mi voltai di scatto, era la stanza di Felix. Erano passati più di tre mesi da quando era caduto in coma e i suoi genitori venivano solo ora. Forse era meglio se non venivano.
Sfrecciai nella stanza prima che potessero vedermi e chiusi la porta dietro di me, sospirando. Guardai Felix sdraiato sul lettino e mi sedetti sulla sedia, aspettando che entrassero. Dieci secondi dopo sentii la maniglia abbassarsi e presi un lungo sospiro, ora dovevo affrontarli per la sanità di Felix.
I due genitori entrarono e appena si accorsero di me mi alzai in piedi, con la rabbia che mi fumava nel cervello. Camminai sicuro verso di loro e porsi la mi mano.
-Salve, voi siete i genitori di Felix, giusto?- chiesi
-Ehm, sì siamo noi. Tu chi sei...?- chiese la signora.
-Un amico, sedetevi pure- dissi serio, stringendo le loro mani.
-So tutto- loro si scambiarono uno sguardo corrucciato e poi rivolsero la loro attenzione a me.
-T-tutto cosa?- mi chiese lei.
Feci uno sbuffo infastidito per la loro audacia a fare certe cose e poi mentirci sopra.
-Del tipo che il padre lo violentava sessualmente e la madre lo picchiava e lo feriva non solo psicologicamente- dissi e loro mi guardarono manco avessi ingoiato un riccio senza masticarlo.
-C-cosa? Non è vero...- disse la madre. Li osservai, lei continuava a battere il piede per terra, simbolo di agitazione e lui continuava a girarsi la fede nuziale per lo stesso motivo. E stavano mentendo.
-Mi ha detto tutto. Per colpa vostra ha cominciato ad autolesionarsi ed è caduto in depressione cronica, comportando anoressia e mancanza di sonno- proclamai.
-Chi cazzo sei per dircelo?!- sbottò il padre.
-E voi chi cazzo siete per trattarlo come un animale?!- urlai con più voce, sovrastando quella di lui.
-Io godevo a stare dentro di lui, me lo hai portato via- disse lui, lanciandomi un'occhiata piena di odio.
-Lo hai violentato e molestato sessualmente e posso denunciarti volentieri- criticai, facendolo rabbrividire.
-Siete i suoi genitori. Avreste dovuto trattarlo come vostro figlio, aiutarlo ad affrontare i problemi mentali, invece non avete fatto altro che peggiorarli! Ho visto. Ho visto tutti i lividi e i tagli che aveva, ho visto che stava toccando il fondo, ho visto come lo trattavate! Gli avete procurato traumi mentali che ora significano tanto per la sua condizione medica!- scoppiai.
-Potrebbe non risvegliarsi- sussurrai, con le lacrime che sfioravano il confine tra ciglia e pelle.
Loro per un momento sembrarono mortificati, ma come facevo a sapere che quella non fosse soltanto una maschera di finta compassione e pentimento?
-Uscite da qui. Non vi voglio più vedere e nemmeno Felix. Vi odia.- dissi con calma, mentre loro valicavano il confine della porta. Emisi un lungo sospiro, era finita. Guardai Felix, stringendogli una mano e appoggiando la fronte sulla nostra unione.
-Felix, so che non ho il tuo permesso ma li voglio denunciare. Non posso più aspettare- dissi, baciandogli il dorso della mano.
-Scusa- sussurrai, mentre le lacrime caddero come gocce di pioggia.
Angolo Autrice
Hello my dear people. I soliti orari degli aggiornamenti sono andati a farsi fottere ma vabbè.
Come vaa? Io ho cominciato ieri a preparare la tesina di terza media e già mi viene l'ansia. Com'è stata la prima settimana di scuola dopo le vacanze?
Ma sapete che le twice faranno un concerto in Italia?!??!?! Nah, ci voglio andare di sicuro e i prezzi credo che arrivino massimo ai 200$.
Ragazzi! Grazie per le 1.1k letture, potrà essere anche un piccolo traguardo ma per me è importantissimo, grazie a tutti <3
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Una Rosa Rossa - Hyunlix
Fanfiction(+18) Felix è un ragazzo fragile e intrappolato nei suoi traumi di bullismo, abuso, depressione e autolesionismo. La sua vita è sospesa su un filo invisibile, in un equilibrio precario. Può l'incontro inaspettato con Hyunjin salvargli la vita? #hyun...