11 - Trappola

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Hyunjin's POV

Minho aveva appena parcheggiato ad una centinaia di metri lontano dalla casa, tra qualche albero. Ero nervoso, avevo una paura immensa ed inspiegabile, insomma, non potevo permettere che succedesse qualcosa a Felix. Prendemmo tutto, pistole e cariche dirigendoci verso l'entrata. Nel frattempo Minho ripeteva le squadre:

-Io, Han e Changbin proseguiremmo verso la stanza E mentre Hyunjin, I.n e Bangchan verso la stanza B. Se succede qualunque cosa come feriti, trappole o se avete trovato le chiavi, lo segnalate al walkie talkie di cui tutti siamo dotati, tutto chiaro o devo ripetere?- l'ansia mi stava prosciugando le ossa, non riuscivo più ad aspettare. In un attimo ci trovammo davanti all'ingresso, aprimmo piano la porta, pronti a sparare se lui fosse lì. I miei ricordi riaffiorano, le pareti scure e imbottite di muffa, l'aria carica di umidità e non a caso, non era cambiato niente dall'ultima volta. Entrammo nella stanza A, era tutto tranquillo per il momento.

 Entrammo nella stanza A, era tutto tranquillo per il momento

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Io, I.n e Bangchan entrammo nella B tenendo le torce per smascherare eventuali trappole. Avanzammo cauti e incerti ed entrammo nella C, analizzavamo ogni angolo delle stanze per cercare le chiavi anche se nelle prime stanze è improbabile. Dalla D andammo fino al corridoio F ed L  per poi arrivare alla M. Non c'erano le chiavi, dove cacchio erano? Dal walkie talkie non arrivarono segnali quindi voleva dire che anche loro non avevano trovato niente, l'infame le aveva nascoste nelle più lontane per farci perdere tempo. Ritornammo nel corridoio L ed entrammo nella Q. Un metro più avanti c'era un filo trasparente steso per terra. Trappola. Feci un cenno agli altri e si fermarono dietro di me. 

-Trappola nella Q. Un filo trasparente per terra. Attenzione per dopo, passo.- dissi al walkie talkie. 

Attraverso i muri sentii dei rumori bruschi, provenire dall'altro lato della casa.

-Han si è ferito, condizioni medio gravi, trappola disinnescata alla N, passo.- annunciò Changbin preoccupato. Cazzo. Un ferito.

-Collocazione della ferita? Passo.- 

-Altezza metà stinco, gamba destra...sanguina ma dice di voler continuare, teniamolo lontano dai pericoli, lui ha precedenza, passo.- disse ancora. 

-Ricevuto, passo e chiudo.- La Q era la stanza che portava alla più importante e temuta: la V. Da lì c'era la botola in cui era nascosto Felix, la trappola era pericolosa, inoltre le condizioni di Han ci mettevano in pericolo. Passammo per P e arrivammo alla O, il punto di ritrovo. Qualche secondo dopo entrarono Minho, Han e Changbin. Minho reggeva Han con il braccio intorno alla sua vita e Changbin aveva una smorfia di preoccupazione in faccia. Mi avvicinai e premetti il palmo della mano sulla fronte di Jisung,  aveva la febbre. Cazzo.

-Minho, accompagnalo in macchina e stai con lui. Han, non puoi continuare così, hai una ferita che va curata, e anche subito. Qui ci pensiamo noi- loro annuirono e s ne andarono. Eravamo in 4: io, Changbin, Bangchan e I.n. Ce l'avremmo fatta a vincere contro un serial killer?

-Non possiamo dividerci, quindi cerchiamo le chiavi e andiamo nel seminterrato, non mancano troppe stanze.- annunciai e tutti annuirono. Il mio cuore batteva fortissimo, colpa dell'adrenalina. Continuavo a pensare a Felix, e l'ansia continuava a salire a sua volta...Non mancava tanto.

Camminammo per una decina di minuti: entrammo nella N e le macchie di sangue che aveva lasciato Han mi fecero spaventare e pensare al peggio. Spalancai la porta della stanza R facendo attenzione ad eventuali problemi. Puntai la torcia in ogni angolo e vidi qualcosa luccicare: una chiave. Mi avvicinai e la ispezionai: era sicuro. I miei amici erano all'entrata ad aspettare, mentre ragionavo sulle possibili trappole a prendere quella chiave. Alla fine on un po' di coraggio la afferrai e non successe niente, mi girai con sguardo trionfante. Ne mancava solo una, ora.

Ritornammo alla O e poi filtrammo le l'altre stanze rimanenti. I.n trovò la seconda chiave ed esultò silenziosamente abbracciandomi. Ricambiai timidamente quell'abbraccio poco gradito con un finto sorriso stampato sulle labbra, mi venne da vomitare quando posò le sue mani sulla mi schiena come se lo adorassi. In quel periodo era troppo affettivo e io odiavo i contatti, tranne quelli con Felix. Non so perché tra 8 miliardi di persone amassi il contatto fisico solo con Felix, sarei stato tutto il giorno ad abbracciarlo, solo per la possibilità di mettere le mie mani sul suo corpo. Era ormai da qualche tempo che ogni volta che lo vedevo sentivo un bisogno irrefrenabile di toccarlo, sentire la sua pelle, peccato che con i traumi che aveva non potevo rischiare. O quando gli ho lasciato un succhiotto sul collo, volevo spingermi oltre, molto oltre ma ho cercato di mettere tutto me stesso nell'obbiettivo di darmi un contegno. Mi stava facendo impazzire, il suo profumo, le sue piccole mani appoggiate timidamente sulla mia vita e il respiro affannato per quel piccolo contatto. Era irresistibile, lo volevo tutto per me.

Ero totalmente affogato miei miei pensieri su una persona che si trovava a due metri sotto di me.  Camminammo sicuri verso la stanza Q, quella che accedeva alla V, la famosissima V. Non a caso si chiamava V, la casa era stata numerata con le lettere dell'alfabeto ma non a caso. V stava per vendetta e vittoria. Vendetta per Myung-Dae, lui pensava solo a come far pagare a chi gli aveva fatto un torto, e vittoria perché solo chi aveva trovato tutte e due le chiavi senza cadere nelle trappole fatali. Camminai fino al centro e calpestai un filo, poi ricordai. La trappola. In un lampo mi abbassai e dei coltelli volarono da un lato del muro, conficcandosi nella parete del lato opposto. Era questione di nano-secondi. Mi ero salvato per una frazione di secondo. Mi alzai in piedi tremante, con l'adrenalina che circolava ancora nelle mie vene. I.n aveva gli occhi lucidi e gli altri dei erano paralizzati dalla paura. L'avevo scampata no? Cos'erano quei musi lunghi? 

Changbin si risvegliò e sussurrò: -Non muoverti, c'è il sensore- cazzo. Le trappole di Myung erano sempre due in una. Per cercare di far fuori tutti. 

-Uscite, di corsa. Mettetevi dietro il muro, al mio tre- dissi cercando di fare meno movimenti possibili. 

-1, 2,...3- loro fecero uno scatto e si nascosero fuori dalla stanza mentre in un lampo mi giravo e mi mettevo nell'angolo in fondo. Una centinaia di coltelli caddero dal soffitto, facendo un rumore assordante schiantandosi contro il pavimento nell'esatto punto in cui ero io. Mi girai e guardai la stanza, non c'erano altri sensori. 

-Ragazzi venite, via libera- dissi alzando un po' la voce. Oggi avevo rischiato la morte ben due volte, quante altre ancora? Loro arrivarono tremanti e  presero un respiro di sollievo vedendomi sano e salvo. 

-Procediamo?- chiese Bangchan. Tutte le pupille si puntarono su di me, annuii. Estrassi dalla tasca la chiave argento, e la inserii nella toppa, mi affacciai nella stanza controllando la presenza di altre trappole in cui ci potevo mettere la pelle e poi entrai. La stanza era uguale alle altre, ma era caratterizzata da un cartello di legno marcio con una scritta fatta di sangue. 

"Bravi giocatori" quella scritta mi riportò nei ricordi della mia infanzia, la prima volta che ero entrato in quella stanza. Un trauma, come un sogno lucido che volevo dimenticare con tutto me stesso. Nell'angolo a destra c'era una botola di circa un metro quadrato, ed era quella che conduceva al seminterrato, quella che conduceva a Felix. 



Angolo Autrice

Ciao Guys, eccovi la suspense promessa :)

Questo è un po' noioso come  capitolo ma mi faccio perdonare nel prossimo, sarà una botta di adrenalina che vi tremeranno le gambe per una settimana. No dai scherzo, però avrà la suspense anche il prossimo capitolo. Aggiornamento domenica 27/11/22q alle 19:00

Bye <3

Una Rosa Rossa - HyunlixDove le storie prendono vita. Scoprilo ora