Beneath the Hood

61 10 0
                                    

Rayliar richiuse lo scrigno velocemente, riponendolo nella sacca.

Ma che diavolo?!

Le ombre degli alberi scorrevano veloci come fondali.

È un cazzo di frutto!

Una mela dorata.

Questo c'era all'interno.

Una semplice mela.

Per questo stavano combattendo?

Centinaia di pensieri invasero la mente del giovane, mentre l'oggetto sballottolava dietro di lui.

"Fermati ragazzino!"

Tuonò una voce a qualche metro da lui.

"Dacci lo scrigno e ti lasceremo andare!"

Aggiunse un'altra.

Si certo...

La mano di Rayliar corse veloce fino all'elsa che tintinnava sbattendo al suo fianco.

Il suo palmo sfiorò il manico della fredda ascia, per poi estrarla dal fodero.

Puntando il piede per terra, il ragazzo ruotò su se stesso in direzione delle voci.

"Chop."

Disse, senza far traspirare alcuna emozione.

La lama tracciò una linea nell'aria riflettendo la poca luce notturna e, per una frazione di secondo, sembro che nulla fosse accaduto.

E poi tutto quello che si trovava di fronte a lui, fu fatto a metà.

*Boom*

*Splat*
*Splat*

Nel candore della notte, il sangue color cremisi sembrò risplendere più di ogni cosa.

Senza interrompere la sua corsa, Rayliar si voltò di nuovo, proseguendo sulla sua strada.
_________________________________

"Perché stai facendo questo, Ronan."

Domandò Dimitrov fissando l'uomo incappucciato.

"Oh-oh! Quindi mi hai riconosciuto..."

"Come avrei potuto non farlo... una volta siamo pur sempre stati dalla stessa parte."

"Mh... credo che questo non serva più allora."

Affermò Ronan levandosi il cappuccio e rivelando un volto deturpato.

Sul volto, i segni di una brutta bruciatura ricoprivano quasi completamente il suo volto.

Parte della bocca era scomparsa, sostituita da un grosso taglio verticale che esponeva le gengive sottostanti. Uno dei due occhi sembrava ricoperto da una patina biancastra, indicando una parziale cecità.

"Ci hanno mentito, Dimitrov..."

Disse l'uomo.

"Libertà. Per questo ci hanno detto che abbiamo combattuto. Ma tu questa puoi davvero definirla così? Dare il potere in mano ad un gruppo di inetti che controllano le masse. Questo abbiamo fatto! Ma presto non sarà più così. Uno ad uno cadranno tutti come pedine."

"Cosa hai intenzione di fare?! Distruggere ogni singola nazione che con tanta fatica ha trovato una flebile stabilità?!"

"No... è necessario che il gregge capisca di non essere al sicuro. È necessario che il popolo capisca che il nuovo mondo non è stato creato per questo. Ti ricordi le parole di quell'uomo? In questo mondo vige la legge del più forte... e noi lo aiuteremo a tornare."

"Cosa stai dicendo! Quell'essere è stato sconfitto! Ora non c'è un nemico da combattere!"

"Sei tu che la pensi così. Ora basta discutere... ho un ragazzo da braccare!"

Disse Ronan scaraventandosi sul vecchio amico.
_________________________________

Quell'uomo gli aveva mostrato la verità celata dietro la maschera.

La gente pensava che il pericolo fosse morto.

Che la notte fosse finita e non sarebbe tornata mai più.

Ma non era così.

E lentamente stava uscendo allo scoperto.

I am the Overlord II: Memory from the Future Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora