The Dungeon (3)

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"C-Cosa è successo!"

Domandò il responsabile del terzo gruppo.

"Una cazzo di imboscata. Siamo usciti ed erano già qua..."

Rispose Astalon.

Il suo viso sembrava fatto di pietra.
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Presto, l'intero plotone si radunò nei pressi dell'ingresso al dungeon.

"Chi di voi ha un ruolo volto alla cura, si occupi dei due feriti. Per gli altri, le tracce dei lizardmen conducono in quella direzione. State attenti, non sappiamo quale sia il numero effettivo dei nemici."

Proclamò il capitano guardandosi attorno.

"Voi cinque, venite con me. Ci occuperemo di perlustrare la zona."

Disse il guerriero indicando Rayliar e i suoi compagni.

Senza proferire parola, i sei si incamminarono nella palude.
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Il terreno fangoso accoglieva i loro passi piegandosi sotto il peso dei loro stivali.

Enormi cipressi crescevano rigogliosi lungo gli argini di un fiume le cui acque erano ferme da tempo. Un leggero strato di muschio verdognolo ricopriva la superfice del bacino idrico, nascondendo alla vista tutto ciò che si celava sul fondale. Il cielo, coperto dalle fronde degli alberi, sembrava quasi brillare di un verde acceso.

"Guardate li infondo."

Bisbigliò Thomas, indicando un punto poco più avanti, sul lato opposto del corso d'acqua.

Lì, un piccolo villaggio di palafitte, sovrastava l'area circostante, nonostante sembrasse sorreggersi in modo precario.

Attorno alle costruzioni, centinaia di mostri procedevano tranquilli con le loro vite.

"È una mia impressione... o sono molto più alti di quelli che abbiamo affrontato noi?"

Domandò il ragazzo, comprendendo ciò che avevano fatto.

"M-Merda... dobbiamo tornare indietro! Se si trattava di cuccioli... probabilmente gli esemplari adulti saranno andati a cercarli!"

Disse Astalon, pensando al pericolo che gli altri stavano correndo.
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"Che pacchia... per ora non abbiamo dovuto far niente... se tutta la missione sarà così, non potrei essere più felice."

Affermò un mercenario seduto a terra. I suoi denti, ingialliti dal fumo.

"Concordo... e la compagnia non è niente male... ehehe..."

Rispose uno dei suo compagni, fissando i membri femminili della spedizione.

"E vedendo come hanno sconfitto cinquanta di questi cosi, penso che tutta questa preoccupazione non fosse necessaria."

"Già. Duecentocinquanta persone per questo Raid? Che spreco di soldi da parte dell'Associazione."

Ribatté il secondo, calciando il corpo senza vita di uno dei lizardmen abbattuti spedendolo una decina di metri più in là.

"Ops. Sembra che non abbia controllato la mia forza, Ahahah!"

Rise l'uomo, andando a riprendere le spoglie preziose. 

*Crack*

Il suono di un ramo spezzato, riempì le sue orecchie.

E qualcosa si rese visibile, emergendo dalle paludi.

Un muso lungo, simile a quello di un alligatore. Due occhi gialli da rettile lo fissavano intimidatori.

L'uomo sollevò lo sguardo, tremando. Nonostante la sua altezza, il mostro lo sormontava di almeno mezzo metro. Le squame verdastre riflettevano la luce del sole, in contrasto con la pancia giallognola della bestia. Alla fine del suo coccige, una lunga coda strisciava a terra, immobile.

"Gruagh!"

Strillò la bestia in un misto di rabbia e dolore. I suoi occhi, piccoli come fessure.

La zampa possente del mostro si sollevò in aria, per poi affondare sul mercenario, recidendo la gola dell'uomo con gli artigli affilati.

*Splat*

Il sangue rossastro schizzò in ogni direzione, e per l'uomo fu la fine. Portandosi le mani al collo nel tentativo di fermare l'emorragia, cade a terra.

L'ultima cosa che vide, furono le fauci del mostro abbattersi su di lui.

Poi, il buio.

"Siamo sotto attacco!"

Gridò l'altro. 

E la sua tranquillità giunse al termine.



I am the Overlord II: Memory from the Future Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora