The King's Knight

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"Mh... Balasyr cosa ne pensi?"

"Certamente la struttura lascia a desiderare... non è sicuramente sfarzosa come la scuola della capitale."

"Concordo."

"Tuttavia, se non sbaglio, qua dovrebbe allenare sir Glasgow."

"Q-Quel signor Glasgow?!"

"Ne conosci altri? Ahahaha!"

Glasgow Zieghart, il braccio destro del re. Nel corso della sua vita si era fatto un nome massacrando schiere di nemici e ampliando i territori sotto la bandiera della famiglia reale.
All'età di 48 anni, Glasgow aveva deciso di ritirarsi e tornare al suo paese natio.

Rapidamente il cavaliere scese da cavallo, puntando il proprio sguardo verso una modesta costruzione a lato della scuola.

"Capitano, chi sta salutando? Non c'è nessuno..."

"Oh, tranquillo! Lui sa già che siamo qui."

Rispose l'uomo procedendo a passo spedito.

"A-Aspetti capitano!"

Gridò il ragazzo correndogli dietro.
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*Boom*

Con un boato assordante la porta si spalancò e due uomini in armatura varcarono la soglia.

"M-Ma quello è... Clarence Brown!"

"Della famiglia Brown??"

"Sì! L'erede di Kevin Brown, il Discepolo di Achille!"

A quella rivelazione, la classe cadde nel caos più totale.

Soltanto due ragazzi parevano indifferenti a tale rivelazione.

Appoggiato al muro, Rayliar sembrava addirittura sul punto di appisolarsi.

*Tock*

"Resta sveglio!"

Intimò Morlowe, tirando una gomitata al costato del fratellastro.

"È un onore rincontrarla di persona, signore."

Affermò Clarence con voce melliflua.

"Figurati ragazzo, vedo che ne hai fatta di strada! Ahahah!"

Rispose ridendo Glasgow.

"Si, signore."

Ribatté il giovane inchinandosi di novanta gradi e tenendo le braccia vicino al corpo.
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Se Rayliar avesse dovuto descriverlo, sarebbe sicuramente partito dal dire che si trattava di un ragazzo di bell'aspetto.

Lunghi capelli biondi cadevano fino alle sue spalle in modo scompigliato. Un naso sottile e alto separava due occhi dall'espressione stanca, di un marrone intenso. Labbra sottili completavano un viso dalle proporzioni perfette. Le spalle larghe e l'armatura in cuoio conferivano un qualcosa di etereo e regale al giovane.
A completare il suo abbigliamento, una pelliccia di lupo gli faceva da mantella.

A completare il suo abbigliamento, una pelliccia di lupo gli faceva da mantella

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"Bene. Chi sono i quattro della Scelta?"

Esordì Clarence.

"Quelli là, un pelo più in fondo."

Rispose Glasgow indicando un gruppetto a lato della stanza.

All'istante, gli occhi del giovane si posarono sui prescelti.

Mh... vediamo con cosa abbiamo a che fare...

Improvvisamente, il cavaliere iniziò a rilasciare nell'aria il proprio istinto omicida.
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*Tum-Tum*

Per un secondo una strana sensazione attanagliò il cuore di Rayliar, come fosse una preda braccata.

Il ragazzo smise di sbadigliare, sollevando lo sguardo in direzione di Clarence.

Gli occhi di Rayliar si fecero piccoli come fessure e il suo corpo si tese, pronto a balzare all'attacco.

Accanto a lui, Morlowe sembrava impassibile, solo la sua fredda espressione tradiva il suo desiderio di non farsi sottomettere.

No, addirittura di ritenersi superiore.

Ahah! Allora c'è qualcuno di interessante...

Pensò Clarence sorridendo come se niente fosse.

"Credo che non ci sia bisogno di tenere alcun colloquio... ho già visto abbastanza."

E facendo sventolare il mantello, si incamminò verso l'uscita.

"C-Capitano, non può far così ogni volta!"

Implorò Balasyr rincorrendolo.
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Quella sera, Clarence e Glasgow si ritrovarono in una piccola taverna, poco distante dal centro del villaggio.

"Allora, cosa ne pensi?"

Domandò l'ex cavaliere pulendosi la schiuma della birra dal labbro.

"Sai già cosa penso... i candidati sono due, è palese."

Affermò Clarence sollevando il boccale dal tavolo.

"E come puoi dirlo con certezza?"

"Lo sai anche tu..."

"Parli del mio giochetto? Vedo che mi hai copiato."

Chiese Glasgow dondolandosi sulla sedia. Un leggero sorriso segnava il suo volto.

"Diciamo che ho imparato qualche trucchetto..."

Ribatté Clarence ricambiando il cenno.

Considerando che dieci anni fa tu feci lo stesso con me.

Erano già passati dieci anni da quando Glasgow lo aveva selezionato come recluta e il suo metodo era stato lo stesso.

A quella selezione avevano partecipato in otto, e di loro, cinque erano svenuti con la bava alla bocca, uno se l'era fatta addosso, lasciando solo due candidati.

Non basta un buon ruolo per fare un ottimo soldato.

Queste erano state le parole che gli aveva riferito quando gli aveva chiesto come mai lo avesse selezionato.

È vero...

Pensò Clarence sorseggiando la sua birra.

... ma in primis è necessario un buon ruolo per diventarne uno.

Aggiunse il ragazzo nella sua mente.

I am the Overlord II: Memory from the Future Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora