Imboscata

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Il respiro di Rayliar iniziò a farsi sempre più affannato.

Le esplosioni... non si sentono più.

Pensò il ragazzo.

Preoccupato, Rayliar si voltò.

Un'enorme nube nera si espandeva sopra a Crownsville.

Ti prego nonno...

"Eccoti qua!"

Esclamò un uomo incappucciato.

Maledizione... non finiscono mai!

Nell'ultima mezz'ora, non aveva fatto altro se non due cose: correre e affrontare un numero improponibile di nemici.

Lunghi tagli gli ricoprivano il corpo e, nonostante  il dolore, Rayliar non avrebbe mai ceduto.

Uno degli uomini gli si avventò contro, brandendo uno spadone.

Torcendo il proprio corpo, il ragazzo lasciò che l'arma gli sfilasse accanto, per poi conficcare il pollice nell'occhio dell'avversario e tirarlo di lato.

La sensazione dì qualcosa che viene squarciato si propagò per la mano del giovane.

"Kyahhh! Il mio occhio! Il mio fottutissimo occhio!"

Gridò squarciando il silenzio della foresta.

Istintivamente, l'uomo si coprì la ferita.

E questo fu il suo più grande errore.

L'ascia di Rayliar si mosse veloce, recidendo la gola del nemico, che cadde a terra senza vita.

Senza perdere tempo, si girò su sé stesso, pronto a scappare.

Ma ormai era troppo tardi.

Attorno a lui, una decina di uomini lo fissavano, appollaiati sugli alberi.

Un'ombra tagliò l'aria sibilando.

*Splat*

Un dolore lancinante lo colpì alla spalla destra.

Nonostante Rayliar avesse già capito cosa fosse accaduto, abbassò comunque lo sguardo: là, tra la spalla e la clavicola, un oggetto metallico si era conficcato nelle sue carni, schizzando sangue ovunque.

Raccogliendo le proprie forze, il giovane estrasse il coltello, per poi rilanciarlo al mittente, aprendogli un foro in testa.

Il corpo dell'uomo dondolò per qualche istante sul ramo di un albero, per poi cadere rovinosamente a terra e spezzandosi l'osso del collo.

*Shoom*

Nuovamente, un fischio leggero echeggiò nelle sue orecchie.

Con un movimento fluido, Rayliar si spostò di lato, evitando così il secondo coltello che si conficcò nel terreno a qualche centimetro dal suo piede.

Piegandosi in avanti, il giovane lo raccolse da terra, per poi scagliarsi contro i due nemici più vicini.

"Brutto errore ragazzino!"

Gridò uno dei due caricando un pugno.

Come una cartuccia sparata da un fucile, il pugno partì verso il suo volto.

Agli occhi di Rayliar, tutto sembrò muoversi a rallentatore: le nocche avvicinarsi pericolosamente fino a coprirgli l'intera visuale... i capelli dell'uomo fluttuare sotto il mantello... quegli occhi iniettati di sangue...

E poi tutto riprese a scorrere normalmente.

*Shoom*

Come una molla, il ragazzo si accucciò, facendo passare il braccio dell'assalitore sopra la sua testa, e infine scattando verso l'alto brandendo il coltello.

Alla schivata seguì dunque un affondo.

L'arma si sollevò veloce, per poi conficcarsi nella mascella dell'uomo trapassandogli la bocca. Gli occhi dell'uomo si ribaltarono all'indietro, e le pupille lasciarono il posto al solo bianco.

Con fatica, Rayliar estrasse la lama dal cranio dell'ora cadavere.

Il rumore di passi nell'erba si fece sempre più vicino.

Cinque metri.

Pensò il giovane.

Rapidamente, lanciò in aria il coltello, per poi toccare terra con una mano e sollevare la gamba opposta. Il busto ruotò e il piede fece contatto con l'arma.

Rayliar percepì il manico colpire la suola della sua scarpa e venir scaraventato via.

*Shoom*
*Splat*

Con violenza, l'arma si conficcò nel torace dell'assalitore, che non sembrava aver intenzione di rallentare la propria corsa nonostante l'impatto.

Leggero come una piuma, il ragazzo si sollevò da terra, balzando in avanti fino ad arrivare all'altezza del volto del nemico.

Il ginocchio si piegò e le sue mani cinsero la nuca dell'uomo.

*Crack*

Ancora una volta, il rumore di ossa andare in frantumi raggiunse le orecchie di Rayliar.

Rapido, il tredicenne lasciò andare la presa, per poi afferrare il coltello conficcato nel corpo del nemico.

"Yhaah!"

Grugnì il ragazzino, spingendo l'arma verso il basso.

La lama proseguì nel suo corso, tagliando le budella del nemico e riversandole a terra.

Nel panico, l'uomo gorgogliò qualche parola incomprensibile, tentando di rinfilare le propria interiors all'interno.

"Ghaught... Arrrgh..."

Senza pietà, Rayliar conficcò il coltello nella tempia dell'avversario, ponendo fine alla sua vita.

Altri tre uomini si fecero avanti, saltando giù dagli alberi, ma il ragazzo non si fece sorprendere.

Il piede sinistro si piantò saldo nel terriccio.

Le anche girarono rapidamente di lato.

La schiena si contrade e il braccio disegnò una traiettoria dal basso verso l'alto nello spazio.

"Chop!"

Urlò Rayliar a denti stretti. Macchie di sangue ricoprivano il suo viso, facendolo sembrare un demonio sceso in terra.

E così i tre vennero fatti a pezzi.

Il primo senza gambe.

Il secondo diviso in due all'altezza dei fianchi.

Il terzo senza testa.

Ce l'ho fatta...

Pensò per un momento il ragazzo reggendosi la spalla.

Ma poi, qualcosa si mosse tre le foglie.

I am the Overlord II: Memory from the Future Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora