Overflow (4)

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Il volto di Benjamin si corrugò all'istante.

Un misto di rabbia e disapprovazione.

Tuttavia, i suoi occhi mostravano ben altra emozione.

Perfetto. Con questo potrò levarmi una spina dal fianco.

Era consapevole che la maggior parte dei meriti riportati dalla Settima erano frutto di Morlowe.

Se non posso averlo, non lo avrà nessuno.

E mentre il suo viso si distorceva, quello del giovane sembrava calmo e composto.

"Non possiamo inseguire il nemico."

La sua voce tranquilla e melliflua.

"La nostra truppa ha ricevuto un duro colpo. Per di più, siamo già vicini ai confini... se dovessimo proseguire con l'attacco non saremmo in grado di infliggere ingenti danti al nemico."

Un approccio ragionevole.

Aaron e alcuni dei comandanti annuirono, fissando Benjamin e schiarendosi la voce.

"Q-Questo..."

Il volto dell'uomo si fece paonazzo.

Per un'istante, Morlowe pose il suo sguardo sull'inutile comandante, per poi voltarsi verso la Settima Divisione.

E naturalmente, gli occhi di tutti i presenti si fissarono su di lui, come fosse un magnete.

"Mmmh."

Molti degli ufficiali iniziarono a riflettere su quelle parole.

Dire che la Settima non fosse nelle migliori delle condizioni sarebbe stato un eufemismo.

Erano scampati all'annientamento, ma molti dei soldati avevano subito gravi feriti. Uomini in lacrime per la morte di un compagno, o che gridavano per aver perso un arto.

Morlowe si guardò attorno.

Vi salverò.

Nuovamente, il giovane si voltò verso Benjamin.

"Non c'è comandante che impartisce un tale ordine ad una compagnia in una tale situazione. Lo revochi immediatamente."

Un certo affronto segnava ora la sua voce.

Alcuni soldati iniziarono ad annuire.

Se faccio un passo falso, l'atmosfera cambierà completamente.

Benjamin iniziò a spazientirsi.

"Tu! Osi disobbedire agli ordini diretti di un superiore!"

*Booom*

Per un'istante fu il gelo.

I pugni di Morlowe si strinsero con forza.

Dentro di lui, una rabbia immane ribolliva inquieta.

Il mana dentro di lui mosso dal furore.

Gli occhi dorati del ragazzo si fissarono su quelli di Benjamin, come quelli di un serpente sulla sua preda.

"Comandante. Non è disobbedire."

"Silenzio!"

Gridò Benjamin rosso in viso. Una vena ora pulsava sulla sua tempia destra.

Alla fine, nemmeno Morlowe riuscì a trattenersi.

"Comandante!"

Il mana dentro di lui esplose insieme alla sua voce.

Un'aura dorata avvolse il corpo del giovane.

*Hiiiiiiiiiiiiiiiing!*

Nitrirono i cavalli spaventati.

I am the Overlord II: Memory from the Future Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora