Finalmente, il dolore insopportabili si acquietò, fino a scomparire completamente.
Gocce di sudore freddo scorrevano lungo il viso di Rayliar, raccogliendosi sul suo naso e cadendo fino a terra.
Avrebbe voluto vomitare.
Non poteva credere di non essere svenuto.
Appoggiando una mano sul suo ginocchio, il ragazzo si sollevò a fatica, barcollando leggermente fino a quando non fu in grado di recuperare il suo naturale equilibrio.
Poteva ancora sentire le dita tremare e il suono della sua pelle lacerarsi e ricucirsi.
M-Ma!
Non ci aveva fatto caso poco prima, ma ora che era su due piedi, non poteva che notarlo: i fori sulle sue cosce erano spariti, come se mai fossero stati lì in primo luogo, solo i buchi nei suoi pantaloni testimoniavano l'accaduto.
"Cosa hai fatto! Maledizione!"
Imprecò Ronan incredulo.
Come diavolo è possibile?! Ha consumato il frutto dell' Yggdrasill! Non può essere vero!
Il Frutto Proibito. Così lo aveva definito Belorfidë anni a dietro. Un oggetto troppo prezioso per essere distrutto ma altrettanto pericoloso se nelle mani sbagliate.
Un oggetto unico, in quanto l'albero non ne avrebbe mai prodotto un secondo. Da generazioni, gli elfi avevano protetto quella reliquia con il proprio sangue, fino a quando non fu affidato a Dimitrov. E ora, quel ragazzo lo aveva semplicemente mangiato come se niente fosse.
"Merda!"
Gridò l'uomo calciando il cadavere di un suo compagno.
"Non mi lasci altra scelta, ragazzo... dovrò ucciderti. Sei appena diventato un'anomalia che non possiamo lasciar crescere... ma sappi che farò in modo di farti soffrire il più possibile."
Con calma, Ronan portò la mano sull'elsa della sua katana.
"Una volta, agli inizi del Nuovo Mondo... si tenne un torneo tra i possessori di un particolare titolo... secondo la tradizione, i partecipanti dovevano annunciare il proprio nome e ruolo, prima di combattere a morte..."
Incominciò a dire, camminando lentamente attorno a Rayliar.
"Quindi, dimmi il tuo nome, ragazzo."
"Rayliar, Woodcutter."
"Ronan, Takehaya-Susanoo-no-Mikoto."
Annunciarono l'uno all'altro, scrutando ogni movimento dell'avversario.
Le dita dell'uomo sfiorarono il tessuto che ricopriva il manico della sua spada, come accarezzandolo.
E poi queste afferrarono l'arma, estraendola dal fodero con un movimento rapido e compatto.
Gli occhi di Rayliar si illuminarono per un istante.
Un maestro della spada.
Era bastato un singolo sguardo alla sua tecnica per capire che Ronan non solo aveva un potente Job, ma che le sue abilità di spadaccino erano altrettanto sbalorditive.
Con forza, i due spinsero i propri piedi contro il terreno, lanciandosi uno contro l'altro.
Le lame delle loro armi si scontrarono, sparando scintille in ogni direzione.
Il polso di Ronan si mosse fluido, controllando così l'ascia del ragazzo, facendolo sbilanciare in avanti.
La katana si sollevò in aria, per poi abbattersi sul giovane.
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I am the Overlord II: Memory from the Future
FantasiSono passati 150 anni dalla sconfitta del Re dei Demoni. Una nuova generazione di eroi ha ora il ruolo di difendere l'umanità da una nuova minaccia. Riuscirà il nostro giovane Rayliar a caricarsi sulle spalle il destino dell'umanità?