I am the Overlord II: Memory from the Future

Mana Technique (1)

La terra pianse.

E presto, tutto sembrò tremare come se stesse ballando.

*Kugung. Kugugugung. Kugung.*

Le pareti e il pavimento del cortile iniziarono a sbriciolarsi come se fossero grissini.

Ancora a mezz'aria, Rayliar vide ciò che lo circondava venir meno.

La superfice del terreno iniziò a dividersi con uno strano rumore. Alcune parti si alzarono, altre crollarono, ma presto tutte vennero inghiottite all'interno di un enorme cratere.

Ops.

Pensò il ragazzo, stremato, lasciandosi cadere insieme al resto.

Questo, era tutto opera sua.

Questo, era opera del suo Chop.
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*Plop*

*Plop*

*Plop*

Le gocce d'acqua caddero sulla sua fronte risvegliandolo.

D-Dove diavolo sono...

Ogni centimetro del suo corpo sembrava chiedergli pietà, scricchiolando ad ogni movimento.

A fatica, Rayliar si rimise in piedi tentando di guardarsi attorno.

Solo il buio.

*Clack*

Così come gli aveva permesso di rialzarsi, il ginocchio del giovane cedette facendolo finire nuovamente a terra.

Sono messo male...

Se non fosse stato per quell'ultimo colpo, probabilmente la situazione sarebbe stata diversa.

Probabilmente... sarei morto.

Immerso nei suoi pensieri, Rayliar poggiò la sua mano sul freddo pavimento.

O meglio, su qualcosa di freddo.

"Hugh!"

Il ragazzo si mosse di scatto e concentrando il suo mana negli occhi.

*Shoom*

All'istante, tutto divenne più chiaro.

"M-Ma che cazzo!"

Esclamò il ragazzo allontanandosi dalla spoglia.

Accanto a lui, uno scheletro era seduto, poggiato contro un muro.

Tra i suoi vestiti strappati e dismessi, tre libri rilegati in pelle rossa.

Nonostante tutto in quel luogo fosse coperto di polvere e sporcizia, quei tre manoscritti sembravano in perfetto stato.

Riprendendosi dallo shock, Rayliar si avvicinò al cadavere tenuto insieme solo da qualche legamento.

E non potendo resistere alla sua curiosità, prese in mano gli oggetti.

Inciso sulle copertine, la stessa scritta:

Fire Monarch Reid

E quel minimo di sanità rimastogli scomparve all'istante.

"N-Non p-può essere... Reid Flair?!"

Si narra che ogni generazione abbia i suoi eroi.

E se aveste chiesto a chiunque chi fossero stati gli eroi della generazione passata, in molti avrebbero risposto con tre nomi: Louis Brent, Reid Flair e Biate Erron.

*Crack*

Con lo stesso suono del vetro in frantumi, lo scheletro iniziò a sgretolarsi, andando in mille pezzi.

"Huh?"

Nel mezzo dei resti, qualcosa attirò la sua attenzione.

Nella mano di Reid, una specie di biglia d'argento, delle dimensioni di un'unghia.

Senza pensarci troppo, Rayliar allungò le dita.

*Tuk*

La cosa che pensava sarebbe stata dura, si rivelò morbida come una caramella gommosa.

"Ah!"

Esclamò istintivamente il giovane con un'espressione piena di sorpresa.

La sensazione che tutto il suo corpo fosse divenuto improvvisamente di ghiaccio iniziò a espandersi dal suo dito e allo stesso tempo, quello strano oggetto scomparve come fosse stato spazzato via.

Rayliar si guardò attorno nel tentativo di ritrovarlo.

Niente. Non sarà che l'avrò assorbito, vero?

Il ragazzo fissò la sua mano con paura.

Fortunatamente, nulla sembrava essere cambiato.

Non sento nulla di strano.

Schioccando le dita, si rimise in piedi.

Una caverna lo circondava. L'unica via d'uscita era sopra la sua testa.

Con un po' di mana dovrei e un paio di salti dovrei farcela.

Rayliar fece circolare la propria energia all'interno del suo corpo.

O almeno ci provò.

"Kough!"

Non appena il ragazzo cercò di spingere il proprio mana verso le sue gambe, un dolore lancinante lo colpì al petto.

S-Sembra c-che qualcosa lo b-blocchi!

Pensò il ragazzo stringendo i denti.

Riusciva a percepire il mana dentro di sé condensarsi, ma non appena provava a rilasciarlo, questo sì spezzava come una catena tirata con troppa forza.

Deve essere successo qualcosa...

Cazzo. Sembra che morirò qui, eh?

Si disse tra sé e sé guardando ciò che rimaneva dello scheletro accanto a lui.