Danger inside the danger (1)

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La fioca luce della lampada ad olio illuminava una pila di fogli disposti con cura sulla scrivania.

Gli occhi del ragazzino si muovevano veloci tra le righe di parole da sinistra a destra e poi giù.

E questo processo si ripeteva ancora, e ancora, e ancora...

Come una matassa, Ian era riuscito a trovare l'inizio di quell'enorme gomitolo e un passo alla volta lo stava srotolando, o almeno era quello che stava tentando di fare.

Ed ora, il motivo dietro questa improvvisa guerra gli era stato rivelato.

Il raccolto ha iniziato a diminuire già dall'anno scorso.

Il Regno di Istel era per lo più un territorio pianeggiante, una delle qualità più importanti per i paesi agricoli.

La maggior parte della loro economia si basava sull'esportazione di prodotti agricoli e l'importazione di tutto ciò di cui avevano bisogno.

L'enorme capacità produttiva rappresentava le radici ed il tronco del Regno di Istel.

Tuttavia, qualcosa era cambiato e i raccolti avevano iniziato a diminuire in quantità senza un'apparente ragione.

Nonostante siano riusciti a resistere per un anno...

Quest'anno era stato ancora peggio del precedente.

Non avevano colture per il commercio, al punto tale da domandarsi cosa i cittadini stessero mangiando.

Dato che la situazione era quella, il Regno di Istel aveva dovuto prendere una decisione.

Ma chiedere aiuto ai paesi confinanti sarebbe stato ancora più difficile.

Alla fine hanno optato per la guerra.

E avevano concentrato la propria attenzione sull'area orientale dell'Impero.

Una distesa di sabbia che poi si trasformava in una serie di catene montuose ricche di minerali, che a loro volta abbracciavano una piccola pianura.

Avranno pensato che se avessero conquistato quest'area, sarebbero stati in grado di riprendersi, o almeno di sopravvivere.

Se la situazione è questa...

I suoi occhi si illuminarono e un macabro sorriso apparve sul volto illuminato dalla luce.

Possiamo porre fine a questa guerra.
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"Possiamo porre fine al conflitto?"

Domandò Aaron confuso.

"Esatto."

Rispose Morlowe con una pacatezza quasi agghiacciante.

Aaron deglutì. La sua gola sempre più secca.

"Bene. Parliamone da un'altra parte."

Veloce, l'uomo iniziò a correre per il campo.

Al comando di Aaron, gli ufficiali e i comandanti di armati di ogni regione iniziarono a radunarsi all'interno di una grossa tenda da guerra.

"Morlowe. Cosa vuoi dire quando parli di porre fine alla guerra?"

"I-In che senso?!"

"Di cosa sta parlando comandante Tate?"

Voci sconcertate e piene di speranza.

Ma tra queste, non mancavano quelle perplesse e disilluse.

"Non possiamo nemmeno affrontarli direttamente. Come possiamo vincere?"

I am the Overlord II: Memory from the Future Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora