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*Chop*

*Chop*

*Chop*

Era passato ormai un mese dal giorno della Scelta e le giornate per Rayliar trascorrevano monotone.

I muscoli della schiena si tesero, pronti a trasmettere la propria forza alle braccia, e infine all'ascia.

I piedi si piantarono saldi nel terreno, le anche ruotarono e la lama colpì.

*Chop*

Nel corso dell'ultimo mese, il ragazzo aveva trascorso la maggior parte del suo tempo nella foresta. Lui e la sua ascia.

Il giovane estrasse l'arma dal tronco, la sollevò vicino alla sua testa e la fece ricadere nuovamente nello stesso punto.

*Chop*

E poi un'ultima volta.

*Crack*

*Toom*

Con un tonfo, l'albero cadde a terra, risvegliando la natura. Decine di uccelli colorati presero il volo, librandosi leggeri nell'aria.

"Status."

Disse Rayliar asciugandosi la fronte dal sudore e scorrendo velocemente sulle sue informazioni.
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Titoli:

Indomitable Trainer - Tentate sempre di superare i vostri limiti. Strength (+2)

Crazy Trainer - Se fosse per voi, vi allenereste 24 ore su 24. +1 in tutte le statistiche
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Stats:

Strenght: 7 (+2)  (+1)

Agility: 6  (+1)

Intelligence: 6  (+1)

Stamina: 12  (+1)

Magic Power: 6  (+1)
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Skills:

CHOP LV. 2 - Un colpo di taglio devastante. Spazza via ogni cosa che trovi sulla sua strada.
- Proficiency = 67,82%
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Ah! Devastante... a malapena riesce ad abbattere un albero e loro lo definiscono devastante!

Pensò Rayliar lasciandosi cadere a terra.

A tentoni raccolse la borraccia accanto a lui, la svitò e si rovesciò il contenuto sul viso.

"Ahh... Molto megli-"

*Crack*

Uff... di nuovo...

Pigramente il ragazzo si sollevò, spazzandosi le ginocchia sporche di terra e fango, per poi volgere lo sguardo nella direzione da cui era provenuto quel suono secco.

Tra le sterpaglie, due grossi occhi rossi lo fissavano nell'ombra.

"Vieni fuori."

Ordinò Rayliar emanando un forte intento omicida.

E come ad accettare la sfida, la bestia si mostrò.

Un essere tozzo e muscoloso, simile a un grosso cinghiale, con le zanne sproporzionatamente cresciute, apparve dalla vegetazione. La pelle, ricoperta da un manto nero e lucido, lasciava intravedere la possente muscolatura sottostante.

Questa volta è un Eber, eh...

Pensò Rayliar osservando la belva feroce.

*Tum-Tum*

*Tum-Tum*

Il cuore del ragazzo batteva forte nel suo petto.

Per un istante, l'umano e la bestia si fissarono, immobili come statue.

E poi l'Eber caricò.

Le quattro possenti zampe mangiarono il terreno sottostante.

La testa del mostro si abbassò, puntando le corna verso il torace di Rayliar.

Vedendo l'essere venirgli incontro, il giovane fece un respiro profondo e abbassò il proprio baricentro.

Le punte dei piedi e le dita cercarono il miglior grip possibile sul terreno.

L'addome si contrasse e le braccia si allargarono.

E infine ci fu l'impatto.

*Boom*

Le scarpe di Rayliar sprofondarono nella terra.

Tra le mani del ragazzo, le grosse corna dell'Elber erano state immobilizzate e nessuno dei due sembrava voler concedere un millimetro.

Fermi sul punto dello scontro, i due sprigionarono tutta la loro potenza.

Le zampe posteriori della bestia spinsero con forza, nel tentativo di vincere quella battaglia simile ad un non ortodosso braccio di ferro

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Le zampe posteriori della bestia spinsero con forza, nel tentativo di vincere quella battaglia simile ad un non ortodosso braccio di ferro.

Una grossa vena apparve sulla fronte del giovane madido di sudore.

Idiota. Chi sano di mente penserebbe di poter vincere uno scontro del genere con un cinghiale?

Si domandò retoricamente tra sé e sé.

Già, l'obbiettivo del giovane non era mai stato quello di sconfiggere il mostro in una prova di forza.

Rayliar si piegò leggermente sulle ginocchia, abbracciando le grosse corna del mostro.

... E poi spinse verso l'alto distendendosi.

Improvvisamente, il cinghiale si accorse di non star più toccando terra.

Reggendo l'Eber in verticale sopra di sé, Rayliar si lasciò cadere all'indietro, sbattendo la bestia a terra, per poi sgusciargli sopra con velocità.

Con un movimento fulmineo, il giovane portò la mano destra dietro alle spalle, estraendo dal fodero la fidata spalla che il nonno gli aveva donato per proteggersi nella foresta.

La lama cadde veloce sulla gola della belva, perforandola da lato a lato.

*Splat*

Uno schizzo di sangue bagnò la guancia del giovane.

È finita...

Pensò Rayliar lasciandosi rotolare a fianco della bestia.

La spada ancora conficcata nella ferita.
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Seduto sulla sua poltrona, Dimitrov stava sorseggiando un buon boccale di birra.

Dovrebbe tornare da un momento all'altro... quel cretino... appena torno giuro che un cazzotto non glielo leva nessun-!

*Boom*

Con un boato, la porta della capanna si spalancò e il freddo vento autunnale si fece largo nella casa.

Fermo sull'uscio, un giovane ragazzo lo fissava con un sorriso da ebete stampato sulla faccia.

"Nonno, accendi il fuoco! Stasera si mangia cinghiale!"

Esclamò Rayliar portandosi dietro un'enorme carcassa.

I am the Overlord II: Memory from the Future Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora