Kruger

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Nel corso della sua infanzia, l'ormai uomo, aveva letto una storia su un certo Freddy Kruger, il quale tormentava i sogni delle sue vittime.

Mi piace!

Aveva pensato, e una volta intrapresa la sua vita criminale, aveva deciso di adottare quel nome.

L'unica differenza? Lui non si fermava con il tormentare il sonno delle sue vittime.

Nel corso degli anni, grazie al suo ruolo, aveva conquistato gloria nell'esercito imperiale ma una volta finita la guerra, di lui si era persa ogni traccia.

"Caduto in battaglia."

Così avevano detto.

Ma la realtà era ben diversa: semplicemente non aveva senso rimanere in un luogo senza spargimenti di sangue.

E così era rinato, nell'ombra.
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L'odore di muffa e sporcizia pungeva nel naso di Rayliar nonostante la maschera nera.

Camminando tra le strade della zona a luci rosse, le sue asce danzavano, roteando tra le sue mani.

"Q-Quello è...!"

"Attenzione! Il Becchino è qui!"

Iniziarono ad urlare i passanti.

Per la maggior parte ex mercenari, che avevano smesso di lavorare per brutte ferite sofferte in battaglia, e drogati.

Persino le prostitute, che spesso riempivano le vie della zona, si fecero piccole, nascondendosi come potevano.

Avvisandosi ad una giovane donna, Rayliar sollevò la propria arma.

"Dove posso trovare Kruger?"

Domandò, sfiorandole il collo con la lama dell'ascia.

"Ah..."

Solo un filo di voce lasciò la gola della ragazza.

"Mh... credo di starti spaventando. Non era mia intenzione."

Aggiunse il giovane abbassando l'arma.

"D-Di solito sta al Red Rose."

Rispose lei.

"Grazie mille, sei stata molto gentile."

Disse Rayliar sorridendo sotto la maschera.

Mi dispiace per lei...

Velocemente, il ragazzo ripose le sue asce nel fodero, per poi estrarre un'altra moneta dalla tasca dei pantaloni e donargliela.

"G-Grazie!"

"Di nulla."

E voltandosi, continuò a camminare.
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Il Red Rose era il classico locale a luci rosse.

Un'insegna divelta dal tempo raffigurava un'attraente ragazza nuda, coperta da una rosa spinata.

Dalle piccole finestre, una leggera luce rossastra flashava ad intermittenze regolari.

Senza chiedere permesso, Rayliar si fece largo nella taverna.

Seduti ad un tavolo, un gruppo di uomini guardava una donna spogliarsi per loro.

"Ah! Guarda qua che bocconcino!"

Disse uno dei buzzurri fissando le curve della ragazza.

"Chi di voi è Kruger?"

La voce di Rayliar risuonò chiara nella sala.

"E tu chi cazzo saresti?"

Rispose l'uomo sollevando lo sguardo dalla donna.

Mh... tutte le volte...

Pensò il ragazzo.

*Shoom*

Con uno scatto, Rayliar sembrò quasi teletrasportarsi  difronte al gruppo.

E l'ascia si mosse veloce.

*Splat*

Una linea apparve sul collo dell'uomo.

*Plop*

Con un rumore attutito, la sua testa cadde sul cuscinetto del divanetto.

"Voi volete rispondere o no?

Chiese nuovamente il ragazzo, puntando l'ascia verso l'uomo seduto affianco.

I am the Overlord II: Memory from the Future Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora