The Tournament

51 8 11
                                    

Lo stadio era gremito. Centinaia, forse migliaia di persone riempivano gli spalti, pronti ad assistere all'evento dell'anno.

I maggiori esponenti dell'Impero si erano riuniti per loro: i sessantaquattro migliori cadetti della classe del 2176.

Il motivo? Semplice: investire.

Investire nel futuro dell'Impero, su coloro che un giorno avrebbero guidato il Paese, che lo avrebbero difeso e portato alla gloria.

Morlowe si guardò attorno.

Da sotto l'accesso all'arena, i boati della folla riverberavano forti.

"Sei teso Morlowe?"

Domandò una ragazza dai capelli biondi. I lunghi capelli contornavo un viso ben proporzionato. A rovinare la sua perfezione, solo la sua espressione inanimata, quasi come quella di una bambola.

"No, Katrina. Sono pronto a vincere."

"Dovrai battermi, lo sai?"

"Mh... ricordami una volta che non sia accaduto."

"... Staremo a vedere."

Rispose la ragazza. Il suo viso non mostrava alcun turbamento.
_________________________________

Il Torneo era stato organizzato con un processo di eliminazione diretta.

Per evitare disparità e poter valutare al meglio le abilità dei contendenti, l'utilizzo di skills era stato vietato. Solo il proprio mana poteva essere utilizzato.

"Ed eccoci giunti al primo incontro! Morlowe Deligt, il Prescelto, contro Marcus Ruyar, il Cerbero! Se il primo ha estasiato con la sua grazia, il secondo ha un istinto sopraffino, difficile trovare un altro concorrente con un'adattabilità simile."

Annunciò il telecronista.

"Ed eccoli entrare proprio in questo momento! Che incontro ci attenderà? Lo scopriremo insieme!"
_________________________________

I pesanti cancelli che separavano l'arena dalla zona d'attesa si sollevarono cigolando.

Il sole era alto nel cielo limpido come una tavolozza di un pittore.

Senza proferire parola, Morlowe si fece avanti e il pubblico esplose in un fragoroso boato.

"Ho scommesso un sacco di soldi! Rendimi fiero!"

"Ommiodio! Quanto è carino!"

"Fai schifo! Buuuu!"

"Ti farà a pezzi!"

La sua spada, salda al suo fianco.

Con passo sicuro, salì i gradini che conducevano al ring. Una grande scacchiera in marmo. Secondo la leggenda, era stato il primo imperatore a volerla realizzata in tal modo, in onore di una vecchia battaglia.

Davanti a lui, un ragazzo che di giovanile aveva ben poco, lo fissava come un leone guarda una gazzella.

Circa due metri, braccia possenti, un fisico ben definito. Un paio di denti d'oro al centro di un sorriso storto. Corti capelli neri con un'attaccatura alta, segno di una prematura calvizie.

"Ti conviene ritirarti."

Disse Marcus sputacchiando.

"Dovrei dirlo io questo."

Rispose Morlowe indifferente.

Lo sguardo del giovane si posò sulle tribune. Al centro di esse, una struttura sorgeva staccata dal resto dell'arena. Al suo interno, un trono senza nessuno sopra sembrava fissarlo quasi giudicandolo.

Mh... si farà vivo solo più avanti immagino.

Pensò Morlowe distogliendo lo sguardo.

"Ragazzi, voglio uno scontro pulito. Okay?"

Affermò improvvisamente un uomo. Lunghi baffi ricurvi segnavano un viso appuntito.

"Certo."

Rispose Morlowe.

"Vedremo... Ehehehe..."

Affermò Marcus.

Senza lasciarsi influenzare dalle intimidazioni, Morlowe si posizionò su un lato della pedana, sfoderando la propria spada. Una lama fine e sottile luccicava come un diamante.

Dall'altro lato, l'avversario estrasse dal fodero una lunga spada bastarda che, tra le manoni di Marcus, sembrava più uno stuzzicadenti.

I due si fissarono per un istante.

"Ai posti... Combattete!"

*Shoom*

Non appena le parole lasciarono la bocca dell'uomo, i due sfrecciarono uno verso l'altro.

*Clang*

Le due spade rimbalzarono l'una contro l'altra, producendo un suono metallico.

Se Marcus dominava in forza, Morlowe gli era superiore in agilità.

La spada di quest'ultimo si mosse nell'aria come un serpente, prima puntando al petto dell'avversario e poi alla gola.

Usando il piatto della sua lama, Marcus contrastò il colpo.

"Niente male! Vediamo ora come te la cavi."

Un'enorme quantità di aura avvolse il gigante.

I suoi muscoli si ingrossarono ancor di più, lasciando intravedere le vene sotto la pelle.

Senza badare a niente, Marcus sollevò la sua spada, scaraventandolo a terra nel tentativo di schiacciare Morlowe, più che tagliarlo.

"Idiota... usi il tuo mana in maniera troppo grezza."

Commentò Morlowe.

Un leggero bagliore dorato illuminava i suoi piedi fino alle caviglie.

Se prima Morlowe era veloce, ora sembrava un fulmine.

Agli occhi del ragazzo, i colpi sembravano muoversi a rallentatore, nonostante in realtà fosse lui a spostarsi ad una velocità sbalorditiva.

L'assalto di Marcus sembrava non avere mai fine.

Ma come per tutto, anche il suo attacco si interruppe.

Per una frazione di secondo, la spada dello studente si bloccò, e Morlowe non si lasciò sfuggire l'occasione.

Lasciando fluire il proprio mana dai piedi fino alle braccia, il ragazzo si piantò a terra, caricando un colpo micidiale.

La schiena del giovane si contrasse sotto i vestiti. Le spalle si rilassarono e la spada tagliò l'aria.

Nel tentativo di proteggersi, Marcus sollevò la propria arma caricandola di energia.

Ma a Morlowe questo dettaglio non sfuggì.

In un millisecondo, lasciò defluire la propria aura lungo la lama, in modo completamente diverso rispetto a quella dell'avversario.

Se per Marcus la sua spada sembrava quasi andare a fuoco, quella di Morlowe pareva essere ricoperta da un sottile strato di un materiale etereo, palesemente affilato anche ad occhio nudo.

E infine, le due armi si scontrarono.

*Crack*

Un'espressione di stupore e sgomento si formò sul volto del gigante.

Tra le sue mani altro non rimaneva se non l'impugnatura della sua spada.

E poi, ci fu l'impatto.

*Boom!*

L'arma di Morlowe si schiantò sull'avversario, catapultandolo fuori dal ring e poi via, fino alla parete dell'arena.

"E abbiamo un vincitore!"

Strillò il telecronista in visibilio nel frastuono generale.

Lentamente Morlowe ripose la spada nel fodero e si girò verso l'arbitro dell'incontro.

"Tranquillo, ho usato il lato, non la lama."

Disse il ragazzo prima di scendere i gradini da cui era salito poco prima.

I am the Overlord II: Memory from the Future Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora