Capitolo 11

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🚨new entry🚨

Ero completamente in ritardo. Come sempre.
La pausa era appena finita e io non ero entrata in classe e c'era pure quel vecchio rimbambito del prof che non sopportava ritardi.

Ovviamente, fortuna dalla mia parte.

Che burla.

No.

Andai a sbattere contro qualcuno.

Un ragazzo più o meno alto, capelli lisci castani con un ciuffo e occhi profondi.

-scusami tanto!-

con un sorriso mi riapose:
-tranquilla-

Quel ragazzo già lo avevo visto. Forse di sfuggita non riuscivo a collegare dove.

Per fortuna la porta era aperta e il professore stava salendo le scale opposte. Feci tre secondi
corridoio- classe e gli sguardi di quei gay baskettari erano su di me.

-sta arrivando?- domandò Ian.

No, stavo correndo perché ne avevo voglia, ma che cazzo.

Annuii velocemente mettendomi apposto insieme a Stephanie che mi guardò con la fronte corrugata.

-compà, calmati...-
-compà nulla, calmati nulla. Hai capito che quello quando si incazza è una cosa insopportabile?-

-e su questo hai pienamente ragione.-
-sempre.-

Il professore arrivò e deglutii quando guardò me.

-Walker interrogata.-

Feci una faccia disperata appoggiando la testa sul banco.

-credi che non ti abbia vista?-

-in realtà era in classe.- intervenne Peter.

MI girai guardandolo mentre mi fece un cenno di complicità.

-mi sa. che ho visto bene, non difenderla.-
-e io vi garantisco che era qui.-

-si. Era qui professore.-

Quella voce.

Non era possibile.

-Wilson? Mi sorprende che tu testimonia per Walker.-
-mi sembra ingiusto interrogarla-

-beh la cosa non cambia, mi serviva a prescindere.-

-vabbè tanto sono pronta.-

Il professore mi guardò fiero e mi interrogò.

A+ la potenza.

***
Tom
Accesi una sigaretta allo spacco dell'ora e l'unica cosa che notai era la figura di Elizabeth con un ragazzo girato di spalle.

Eppure anche di spalle lo avrei riconosciuto a chilometri di distanza.

Feci un tiro nervosamente e la conferma che fosse lui mi innervosì ancora di più.

Era un odio peggio della Walker.

Si poteva definire odio quello che provavo per la Walker?

Ora perché stavo pensando alla Walker?

Dannata ragazzina.

Impossibile.

Difficile.

La rosa sorrise facendo auasi gli occhi a cuoricino.

Tutte provavano un'ammirazione per quel fottuto ragazzo senza conoscerlo.

Ghignai.

Tranne la Walker.

Ancora.

Feci un altro tiro.
E ancora un altro con il solo pensiero che forse già lo conoscesse e ci avesse anche parlato o addirittura fatto bacio guancia come è di suo solito fare.

Tutto questo appena conosciuto.

Fanculo.

-ciao Elizabeth- dissi con un lieve sorriso.

Lei face la stessa cosa di rimando.

Bene.

Eravamo solo noi due.

Dovebo sfoggiare il mio più bel sorriso falso di sempre.

-ciao Tom-
-ciao Harry-

Harry Jacobs.
Odioso.

-come procede la tua campagna elettorale? -

Quella domanda era il mio peggior incubo.
Che nervi.

-uff parliamo sempre di quello...tu invece, come procede nel conquistare ragazzine e provarci sempre?- forse ero stato troppo diretto e nervoso.

Lui mi guardò ghignando.

-posso fare di meglio.-

Arrogante del cazzo.

Sorrisi solamente. Un sorriso molto forzato.

-c'è una tua compagna di classe...-

Era come se mi avessero sparato.
Speravo tanto che non fosse lei.

Feci l'utimo tiro di sigaretta.
Anche quella era finita come la mia pazienza.

-una riccia, amica con le ragazze della classe affianco alla mia...l'ho conosciuta qualche settimana fa, oggi dopo la pausa ci siamo scontrati, andava di fretta. Educata nonostane tutto.-

Era lei. Fanculo.

-e quindi?- domandai prendendo un'altra sigaretta e accendendola.

-ti vedo molto agitato...comunque nulla, ha un viso così innocente, ma il fisico è tutto il contrario. Hai delle belle amiche e anche quelle della classe affianco alla mia sono guardabili.-

Mi fermai per un istante.

Quel corpo che io avevo considerata bellissimo era ammirato anche da Harry?

E probabilmente anche da Steve e qualsiasi  altro ragazzo?

Stranamente mi dava fastidio che la Walker fosse guardata così tanto anche perché dopo mi avrebbe sostituito. Con chi avrebbe litigato?

Ragionamento logico.

-ti sei bloccato Tom?- domandò ghignando. - ti blocchi spesso anche quando questa ragazza nomina un certo Steve.-

Feci un altro tiro. Già ero a mezza sigaretta.

-I cazzi tuoi no?-

Si avvicinò guardandomi con sguardo meno santarellino.

Si stava rivelando lo stronzo.

-credi che io non abbia capito che ti sto sul cazzo? Per me sei l'ultimo dei problemi in questo momento.-

-molto perspicace Jacobs, davvero...-
-ti consiglio di usare solo un po' di maturità-

-tu che mi dici cosa devo fare?-
-Wilson vedi di fare poco il coglione-
-altrimenti?-

Suonò la campanella.

Che peccato.

Sospirò rilassando i pugni che erano ormai contornati dalle nocche bianche proprio come le mie.

-era solo un avvertimento, ci si vede in giro.-

We all need someone to stayDove le storie prendono vita. Scoprilo ora