Capitolo 62

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Tom corse velocemente verso Kelly e Rick, mentre io lo seguivo con il cuore a mille. Mia mamma, smise di bere lo champagne stenta in una conversazione con il suo compagno di vita. Lo squadrò dalla testa ai piedi e proferì parola negli affanni del biondino.

-Cosa sta succedendo di preciso?-

Tom non riusciva a parlare, sia per l'ansia, sia per l'affanno e così mi intromisi io, peggio delle sue condizioni per via del mio tacco alto, quasi sbuferando.

-Mamma, Rick, non c'è tempo di molte spiegazioni, loro sono qui e...- Mi fermai vedendo Noah in lontananza trascinato quasi via, con una mano sulla. bocca oer far si che nessuno potesse vedere nulla. Sgranai gli occhi e Tom guardò verso la mia direzione e si mise subito in posizione eretta.

-Dove cazzo lo portano?!- Sbraitò iniziando a correre. -Figli di puttana!-

-Ma...che cosa...-
-Rick!Noah,mio padre, Jones...e...-

L'uomo iniziò a correre uscendo fuori e io mamma facemmo la stessa cosa, i ragazzi ci guardarono stranito e ci seguirono.

-Amore, tu rimani qui, c'è bisogno di una figura importante, tu stai tranquilla, penserò io ai ragazzi.- Disse Rick. Mamma nonostante la sua cocciutaggine, si convinse rientrando.

-Cosa cazzo facciamo adesso?! Non abbiamo una macchina!- Urlò Brandon impanicato.

-Voi no, ma io sì.- Rispose Tom. -Vi ricordo che ho preferito prendere la mia macchina e non la limousine.-

Rick non c'era più. Era dentro ad una macchina qualsiasi e non mi chiesi nemmeno come avesse fatto, forse era per il tettutto aperto e le macchine trascuratamente custodite.

Ma chi cazzo lascia le proprie chiavi nella macchina?

Io invece non ci pensai due volte e salii nell'aulto di Tom prendendoli le chiavi.

-Che cazzo fai?-
-Guido io. Non si vede?-

-Ma non se ne parla.-
-Muoviamoci! Eccoli là!-

-Ragazzi, sulla limousine forza!-Urlò Nate cacciando fuori l'autista.

-Io ti denuncio ragazzino!-
Nate gli mandò un dito medio. -Vaffanculo, non credo sia il momento. Denuncia piuttosto quei pazzi mentali che accalappiano ragazzini.-

Io e Tom salimmo nella macchina e si aggiunsero anche Anne e Victor dietro.

-Non voglio perdere la memoria anche io...- sussurrò la ragazza. La guardai male.

Misi in moto la macchina e Tom sentenziò di nuovo: -Non puoi guidare tu!-

-Come se tu fossi più affidabile! Ricordi com'è finita l'ultima volta?-
-Certo che ricordo! Ma con te muoriamo direttamente!-

Lo guardai e poi spostai lo sguardo verso il vialetto dove quei malati mentali stavano andando via.

-Ragazzi, allacciate le cinture per favore. La sicurezza prima di tutto.-

Il ragazzo affianco a me socchiuse gli occhi facendo come avevi detto e anche gli altri due.
Accelerai mettendo la sesta. Tom si tenne al sedile, con la cintura di sicurezza allacciata.

-Sicirezza?! Qua vedo solo morte!- Urlò Victor.

Non lo stetti a sentire e sorpassai tre macchine, seguendo quella puntata, un'altra auto nella corsia opposta stava giungendo e mi misi immediatamente sulla mia, avendo in sottofondo Tom intento a prendere il volante, Anne che si levò gli occhiali, guardando se fossero sporchi per poi constatando che fossero più puliti di casa mia e Victor appiccicato al braccio della ragazza e il sedile.

-Tutto ok Victor? Non è il momento di vomitare.- Dissi.

-Ma almeno ce l'hai la patente?!- Chiese scioccato e incavolato il mio ragazzo. Feci un momento di pausa e poi lo guardai.

-No.-

-Oddio mio!- Si mise le mani sulla fronte e Victor Sbraitò. - Cosa?!- Svenne.
Anne lo fissò scuotendolo. -È morto raga.-

-Devo fare ancora l'esame teorico, figuriamoci quello pratico...-
-Ma che cazzo Ash!- Sgranò gli occhi non appena superai altre tre macchine.

Victor si svegliò, ma non appena vide un'auto sopraggiungere svenne di nuovo.

Tom si girò e roteò gli occhi e si tenne una mano sul cuore quando un camion suonò più volte.

-Stronzo! Sono nella mia corsia!-
-Vorresti avere anche ragione?- Chiese il biondino con un sopracciglio alzato.

-Tu taci.- Disse Anne. - Vai donna! Così muoio prima del tempo.-

-Io no!-
-E sti cazzi Wilson.-

La limousine era dietro di noi e Rick ancora più dietro...fino a qualche secondo fa. Ci superò stando dietro all'obiettivo.

-Voi siete matti...- Mormorò la ragazza con la bocca spalancata.

-Non volevi morire?-
-Fallo tu.-
-Bipolare-
-Faccia da cazzo.-

Roteai gli occhi sospirando. -Almenno stavolta, tacete.-

Tom si mise a braccia conserte con il broncio ed Anne appoggiò la testa la finestrino guardando Victor ancora svenuto.

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