Capitolo 37

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Britney era seduta comodamente sul divano nel caos più totale(ovviamente questione che non rinnovava di certo novità siccome Michael era steso per terra per l'ennesima volta dopo una lite tra i cugini Smith).

Ad ogni modo, la bionda cercò di meditare più volte possibile intonando quei versi strani a bocca chiusa che fanno a yoga. Si mise una mano sulla fronte pregando qualunque dio(anche inesistente, come il dio vodka) per evitare che qualcuno ci rimettesse la pelle.

Sospirò sorridendo istericamente, mettendo in gioco qualche secondo dopo, il suo amatissimo e fedelissimo tic all'occhio destro, che per giunta era abbastanza frequente da smuovere la pazienza di Britney.

Brandon cacciò fuori solo la testa per paura di trovarsi la furia in persona, ossia (come tutti avremo capito) Britney. Per sua sventura il castano non guardò attentamente e si bloccò appena la vide fissare un punto vuoto quasi sull'orlo del pianto. Si avvicinò cautamente come se stesse per salvare una creatura innocente in mezzo al pericolo e lui sapeva, sapeva che con lei doveva fare così nei momenti di pieno stress, nonostante non la conoscesse a pieno. Ma lui percepiva questo costante legame da saldare in tutte le sue sfaccettature. Prese fiato appoggiando tremante la mano sulla spalla della bionda(pregava qualunque Dio che non lo buttasse fuori dal balcone a poca distanza da loro).

-hey Brit...- deglutì sospirando nuovamente. - che cosa hai?-

Alla bionda uscì una lacrima e non osò nemmeno spostare lo sguardo da dove lo aveva puntato. Brandon corrugò la fronte facendosi coraggio, senza importarsi di come avrebbe potuto reagire(probabilmente per colpa del ciclo, ma non azzardò ad elaborare conclusioni affrettate) le prese il mento affinché potessero avere un contatto visivo.

Ebbene sì, era uno degli sguardi più belli che si fossero mai dato, caotico e pieno di speranze e tutto il mondo dentro. Il cuore di Britney fece qualche salto, come la sua mente a fantasticare qualunque cosa appartenesse all'amore. Lei lo amava, ma lui non si sa, anche se gli occhi parlavano. Quelli del ragazzo erano profondi, sinceri e da pesce lesso, pronto a fare quasi da psicologo ed ascoltatore, mentre quelli della ragazza erano un mare in tempesta, pieni di luce nonostante le lacrime che scorrevano senza una motivazione o forse c'era...c'era ma lo avrebbe voluto dire alla. persona di fianco ad essa che la osservava senza proferire parola.

Se solo avesse rifatto quella domanda, se solo iniziasse a dire qualcosa. Pensò la giovane ormai rannicchiata sul divano come se fosse il suo.

Brandon tossì. -c'è qualcosa che ti turba? Vuoi parlarne? Capisco che tu sia triste, siamo nella stessa barca tutti qui, ma sinceramente a me importa le tue emozioni più profonde.-

Britney ci creddette a stento e sorrise leggermente guardandolo con ancora il suo tocco sul mento rabbrividente.

-in realtà...ho il ciclo- disse schietta riprendendo a guardare interessata(stranamente siccome stava imprecando qualunque santo inesistente) la tv.

Il ragazzo spalancò gli occhi esasperato sentendosi quasi inutile, come se avesse fatto una figura di merda, ma infondo sorrise tra sé, perché pensò di essersi risparmiato una bella strigliata se le avesse chiesto se il ciclo la condizionasse in tal modo.

-comunque sono anche preoccupato per ciò che è successo ieri, come tutti, ma sono sicura che quel Helton non centri un emerito cazzo.-

-miss finezza-azzardò Brandon.
-sì, lo so. Ho paura per Ashley. Non è al sicuro-

Il ragazzo deglutì pensando al suo migliore amico in ospedale.
Rimasero in silenzio qualche istante quando sentirono urlare di nuovo verso la cucina. Alzarono gli occhi al cielo correndo verso la stanza.

...

-MA TI SEMBRA NORMALE SIMON?!-

-e ok, vedi che si pulisce-
-senti! Già non mi andava di fare un cazzo oggi perché la casa è completamente pulita, ma sono costretta a fare la lavatrice! Possono andare girando così?! Per colpa di un fallito del cazzo che non sa tenere nemmeno una bottiglia di coca cola!- urlai con tutta la rabbia mentre il riccio mi fissava senza dare un cenno nemmeno alle rughe del volto.

Quel ragazzo era un robot. Senza emozioni. Cosa ci faceva a casa mia?! Lo avrei diviso a metà qualche giorno.

-dai Ash, tranquilla non è un problema...- intervenne Nate.
-sì stai tranquilla!- sorrise Harry.

-che succede?-chiese Brandon.

Silenzio. -grazie per il vostro entusiasmo e collaborazione, davvero.-

-comunque io avrei una teoria...- iniziai.

-che intendi dire?- chiese Sam di fianco a me.

...Helton è mio padre...-

Michael fece cadere la bottiglia di coca cola sequestrata a Simon che aveva il broncio sulla sedia.

-è una teoria o lo è davvero?- chiese Victor
-ma sei scemo?!- urlò Steve prendendolo per la felpa facendolo cadere.

Finirono per rotolarsi.

-io scommetto 30 dollari che vince Steve-iniziò Peter.
-no,Victor ha grande vantaggio. - rispose Simon ormai in piedi gustandosi la scena.

Stephanie spostò entrambi violentemente urlando contro ai due cugini che si stavano dando schiaffi a non finire.

-la smettete cazzo?! Risolvete i vostri cazzo di problemi da famiglia benestante altrove! Ashley sta cercando di parlare!-

Entrambi smisero. Per poco.

Sospirai esasperata.

-la teoria dopo...- dissi ma venni interrotta dal ritardo mentale di Brandon. Strinsi I pugni con un tic all'occhio destro come Brit.

-chi è Helton?-
-coglione è quello che ha nominato Michael ieri sera!-

-coglione ci sarai tu! Ladro di formaggio!-

-avete rotto il cazzo, smettetela!- intervenne Harry.

-zitto! Taci!- urlarono all'unisono. - se non fossi nostro amico non avresti tutta questa sicurezza!- continuò Brandon.

Lizzie si alzò ma Remus la fermò.

-oh andiamo Harry, sai che scherzo...-

Harry era girato di spalle con il broncio a braccia conserte non degnandosi di fare per quell'istante la persona matura. - lo sai che ti vogliamo bene...-

-awwww anche io vi voglio bene ragazzi!- esultò saltando addosso ai due ragazzi che quasi persero l'equilibrio.

-posso parlare?-
-scusa Ash...- mormorò Nate.

-bene...- continuai. -Helton Walker è mio Padre. La teoria è questa, sappiamo tutti che Tom è andato lì sicuramente...voi lo sapete e non volete dirmelo...ma penso che afargli del male non sia stato mio padre...-

-no Ash, per favore non dirmi che stai pensando di nuovo a lui? Io lo ammazzo...- disse Anne.

Feci spallucce.

-vi va bene pasta al tonno?-
Tutti annuirono.

We all need someone to stayDove le storie prendono vita. Scoprilo ora