Capitolo 49

7 1 18
                                    

-Come stai?- Mi chiese Tom, con il suo braccio avvolto dal collo alla mia spalla. Sorrisi malinconica guardando verso il basso. - Hey...- Mi aggiustò una ciocco fuori posto.

-Sì, insomma, credo bene...ho visto mio padre...-
Si irrigidì fermandosi, il suo sguardo si rabbuiò ed inserrò la bascella.

-Che cazzo vuol dire che hai visto tuo padre?!-

-Sì, insomma, ero per i cazzi miei, arriva Noah tutto scioccato e dopo si fa vivo mio padre, ed infine quando Noah stava per implorare aiuto e ha detto di essere il mio fratellastro Greg lo ha portato via violentemente.-

Ci fu un minuto di silenzio, affinché realizzasse la cosa e dopo di che gridò con le mani sulla testa.

-Ma ora tu stai bene?! Potevamo rapirti di nuovo!-

-Tom! Sto bene per Dio!-

Si mise una mano sul cuore, facendo finta di svenire. - Tu mi farai morire di infarto.-

Alzai un sopracciglio e mi misi a braccia conserte.

-Oh, credo che Anne ne sarebbe felice.-
-Cosa?!-
-Nulla. Proseguiamo.-

Mi guardò male, rimanendo in silenzio.

-Comunque lo sapevo...-Disse improvvisamente.
Lo guardai confusa e lui sospirò.

-Sì, insomma, sapevo che tu e Noah foste fratellastri, l'ho scoperto durante le vacanze natalizie e poi ho fatto uno di quei sogni strani, dove Greg lo portava via e Walker mi minacciava...-

Lo fissai. - Ma che cazzo sei un mago?!-

-Può darsi? Oh e poi sono andato a casa di Peter in piena notte, arrampicandomi su un albero, solo per sbloccare il tuo telefono e chiamare il numero sconosciuto che è di Noah.- Continuò con nonchalance.

Scattai sul posto facendolo inclinare leggermente.

-HAI PRESO IL MIO TELEFONO?!-
-Sì ed hai uno sfondo di merda. Cambialo.-

-MA TU SEI UNO STRONZO!-
-Sì ho svegliato Peter alle 4,00 e l'ho persino implorato! Tom Wilson che implora! Ci rendiamo conto?!- Esclamò indignato. Poi mi fissò sgranando gli occhi e aumentò il passo.

-Dove credi di andare?! Dobbiamo chiarire alcune cose ragazzino!-

-Non ci tengo proprio!-
-Sei un nano ma hai il passo veloce!-
-Ti ricordo che sono più alto di te. Non fa una piega.-

-Per dio! Sei insopportabile!-
-Anche quando ci siamo baciati?-
-Stronzo.- dissi con il fiatone e ridendo.

Mi prese per un braccio stringendomi a sé. -Credo che sia meglio andare. Sali in macchina ragazzina.-

Aprii lo sportello e quando arrivammo a casa mia, con le mille luci accese, mi fermai per un istante.

-Tom...-
-Dimmi.-

-Non diciamo nulla del bacio.-
-Oh. Ok. - disse quasi dispiaciuto. Mi avvicinai prendogli il viso delicatamente.

-Non perché mi vergogno, anzi, credo che stavo aspettando quel momento da tanto...ma, gli altri. Bisogna dirglielo con cautela.-

-Solo Kelly?- Domandò con una faccia da cucciolo. Roteai gli occhi sordidendo. - Va bene, solo mia mamma.- Mi fermò per darmi un veloce bacio sulle labbra e scendemmo dalla macchina. Appena suonai il campanello, aprì la porta Sirius, il quale mi spinse dentro violentemente, fulminando il biondino dietro e chiudendogli la porta in faccia.

-Sirius! Fai entrare T...Wilson.-

(Bombastic side eye) Socchiuse gli occhi fissandomi male per poi aprire la porta.

We all need someone to stayDove le storie prendono vita. Scoprilo ora