Quella mattina mi alzai con un messaggio da parte di Steve sul telefono. Di per sé non era strano lui o qualsiasi essere della mia vita quotidiana, ma proprio quel giorno. Ero ancora turbata dal sogno fatto quella sera. Presi il telefono e risposi accettando l'invito di una semplice passeggiata. Il problema era dirlo a Tom, non scorre buona acqua tra i due e non so nemmeno il perché.
Era lì, a preparare la colazione, in piena tranquillità, quella che avrei distrutto in ben che non si dica.
Feci un colpo di tosse e lui si girò.
-Buongiorno amore, dormito bene?-
Amore.
Mi. aveva chiamata amore.
Mi AvEvA cHiAmAta AmOrE.
Aiuto.
-Buongiorno amore...?-
-Come mai così sbalordita?-Feci spallucce. Mi avvicinai lentamente al tavolo e feci passare l'indice sulla base, come se controllassi che fossi pieno di polvere, ma ovviamente non lo era, la cosa era retorica.
-Senti...-
-Sto sentendo.--Mi è arrivato un messaggio...buono eh...-
-E...?- Continuò ancora con lo sguardo concentrato sui fornelli, poi si diresse verso il tavolo.-Si tratta di qualche ragazzo? Non posso mentire di aver controllato una minima parte del tuo telefono, ma non so chi sia.-
-Beh ecco sì.-
-Vabbè che sarà mai, vai da Sirius, Timmy o James, che vuoi che sia...--Aspetta, cosa? Da quando li chiami per nome?-
-Tregua forse? Una Tregua strana ma sì.-
-Ah...e...no,non sono loro...ma Steve, mi ha inviatata a fare una passeggiata.-Per sbaglio gli scappò la padella bollente e mi guardò bloccandosi letteralmente, ma solo dopo il mio grugnito di dolore si risvegliò.
-Oddio scusami, ora ti disinfetto la ferita scusaaa- Urlò correndo tornando subito.
-Clamati Tom, è ok...forse,porca puttana ma sei disabile?!-
-Hey...comunque...per quanto riguarda Steve è ok...siete amici e non posso impedirtelo, devi dirmi solo se ci sei a pranzo o no,così non preparo...per due ecco...-Sorrisi. -Grazie e...credo che pranzerò con lui.-
-Ok.-...
-Ok allora io vado.- E di nuovo quella sensazione strana mi pervase tutto il corpo.-Va bene, allora ci vediamo stasera. Fammi sapere quando arrivi.-
-Va bene...- Dissi per andarmene ma mi girai abbracciandolo.-Hey, tutto ok?-Domandò sorridendo. Io annuii. -Ti amo lo sai?-Continuò. Alzai lo sguardo quasi arrossendo. -Anche io ti amo.- E mi diede un bacio.
-Allora fammi sapere eh.-
-Va bene ciao!-Arrivai al parco, dive ormai sembrava quasi casa e trovai Steve ad aspettarmi, appena mi vide mi salutò con un sorriso e un gesto della mano.
Mi sfregò una mano sui capelli e io misi il broncio facendolo ridere.
-Ciao Bambi.--E ciao anche a te.-
-Allora...dove andiamo a pranzare oggi?-
-Non saprei...-Ci guardammo oer un po' in faccia e dicemmo all'unisono la stessa risposta.
-Decisamente Mc Donald's.Era presto, mancava qualche ora per il pranzo, ma avere le idee chiare era sempre meglio, così ci mettemmo a passeggiare parlando di varie cose come il più e il meno. Poi arrivò quella famosa domanda che mi sarei dovuta aspettare: -Allora...come va con...Wilson?-
-Benissimo.-
-Perfetto.- Disse freddamente. Poi cacciò una lettera dalla tasca. -Ah...em...ho trovato questa.-
-Cos'è?--In realtà, mi è finita nello zaino qualche mese fa, quando ancora non stavi insieme a Wilson, ma insomma è di vecchia datata.-
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We all need someone to stay
Roman d'amourenemies to lovers "ma quanto sei difficile? Entrerò in seconda, infondo puoi renderti utile e dire alla prof che ti ho avvertita. Sai non tutti hanno questo onore.- Roteai gli occhi. -ah già non c'è bisogno di dirlo, sei così raccomandato che puoi...