Capitolo 18

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Tom

Joseph avanzò velocemente prendendomi per la felpa e sbattendomi al muro. I suoi occhi erano rossi sommersi da un luccichio e una rabbia.

Deglutii iniziando a respirare affannosamnete senza capirne il motivo, di solito non mi intimoriva quqndo qualcuno mi mettesse le mani addosso, ma il solo che fosse il mio miglior amico le cose non erano buone.

-quella merda di moto, ancora non la butti? Hai ancora il coraggio di girarci in giro?! Pensavi che poi non venissero a galla le cose Tom?!- disse urlando.

La gola mi si appesantì ulteriormente facendomi mancare il respiro senza nessun tocco. Il cuore mi batteva fortissimo ripensando a tratti di quel giorno e appoggiai forte la mia testa cercando di soffocare i pensieri negativi.

Ma infondo quei pensieri avevano ragione, mica potevo dargli torto.

-sei stato tu! Tu! E te ne sei sempre fregato! Ti rendi conto?! Sei scappato come un fallito di merda! Cosa ti è saltato quel giorno di prendere la moto quando eri nervoso?! Una delle tante non è stata al tuo gioco?! Rispondi almeno!- urlò ancora strattonandomi, ma io non riuscivo a cacciare la voce per via del mio respiro affannato. Non riuscivo a controllarlo e mi snetivo soffocare e tanto. La testa vicini al muro non serviva e io mi stavo solo agitando.

-Tom...Tom...- disse un po' più calmo mentre io mi stavo lentamente inginocchiando a terra.

-Tom! Hey!-

Nulla. Non riusciva a calmarmi.
Avevo le mani sulla testa mentire stringevo i miei capelli e la testa accovacciata alle ginocchia per nascondermi di quanto facessi schifo. Sì ero un fallito di merda come aveva appena detto Joseph.

Quella scena mi veniva in mente ancora e ancora senza fermarsi come un loop infinito di cui non sapevo liberarmi. Non sarei mai dovuto andare in quel dannato posto quel giorno.

basta. Stupidi pensieri. Basta.

Mi stavano soffocando.

Ashley
Arrivai a casa Wilson anche perché volevo sapere se lui stesse bene visto il suo stato oggi. Suonai il campanello una prima volta e poi ripetutamente e ad aprirmi fu Joseph con gli occhi rossi e pallido in faccia.

-Joseph che cosa...-

-per favore Ash vedi se riesci a calmarlo tu, io non ci riesco.-

-ma cosa sta combinando?!- dissi entrando velocemente.

-non lo so si è inginocchiato a terra ha iniziato a respirare velocemente e adesso sta tirando a terra la prima cosa che vede, sta avendo un attacco di rabbia e non l'ho mai visto in quelle condizioni, mi sto spaventando.-

Corsi verso il salotto vedendo un casino tremendo e lui che continuava a dare pugni al cuscino. Rimasi pietrificata non sapendo che dietro quel ragazzo si nascindesse una parte del genere.

-Tom...- dissi dopo un profondo sospiro.

Si fermò giramdosi con gli occhi gonfi e pieno di lacrime e i capelli arruffati.

-cosa vuoi...?- domandò con la voce spezzata ed infuriata, come se ce l'avesse con me.

-voglio che tu ti calmi un attimo per favore...-
-e perché mai?!- disse avvicinandosi mentre Joseph si mise lentamente di fianco a me.

-perché tu non sei questo, tu...-
-cosa ne sai di chi sono io Walker?! Eh?! Mi avevi promesso che non lo avresti detto a nessuno e invece ti sei vendicata, ma lo sarei dovuto aspettare visto che ho fatto lo stronzo-

-io non ho detto un bel niente Wilson!-
-ah si certo dovrei crederti?! Per una volta è colpa tua!-
-vaffanculo, fai come vuoi-risposi urlando ma il suo migliore amico mi fermò abbassando lo sguardo.

-puoi anche usare le parole per fermarla-affermò il biondino infastidito.

-in realtà ha ragione Ashley...lei non centra nulla...me lo ha detto Steve.-

A Tom cadde il cuscino per terra e la sua mano si strinse automaticamente in un pugno quasi bianco per via della stretta fortissima.

Rimasi scioccata riflettendo che avesse sentito la conversione.

Wilson abbandonò il suo stato di pensiero per uscire dalla stanza. Noi lo seguimmo evitando che potesse fare qualcosa ma dopo che mise il cappotto passò talmente violentemente che ci scansò entrambi.

La porta fece un grande tonfo e sbarrammo gli occhi quando sentimmo la moto partire.

-ma è coglione questo?!- disse Joseph mettendo il giubbino.

-vengo anche io-
-no Ash, fa freddo sei già in pessime condizioni e poi non...-
-Joe per favore prendo una medicina e sto apposto fammi venire con te.-

Lui sospirò.

-infondo sei l'unica a calmarlo da una parte, i suoi occhi sono cambiati totalmente. Hai un grande potere...forza metti il cappotto e andiamo.-

Sorrisi leggermente e dopo fatto uscimmo fuori.

Avevo pairs che potesse succedere qualcosa a quei due e soprattutto a Tom per quanto fosse nervoso.

Ps. per eventuali errori il capitolo è da revisionare

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