Capitolo 64 (speciale)

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La mattina seguente, decisi di fare una passeggiata, lasciando Tom dormire. Mi misi un semplice jeans e una felpa oversize con il cappuccio. Non pensai né meno di portare con ma Belle, mi mancavano camminare e pesare da sola, cone facevo prima. Le macchine passavano con poca frequenza, poiché era presto. Non riuscii proprio a dormire quella notte. Presa tra i miei pensieri venni spintonata. Mi immobilizzai e quando sentii una voce rauca e dolce mi tranquillizzai girandomi.

Il ragazzo difronte a me si fermò, togliendo le cuffieed il cappuccio, lasciandomi più possibilità di intravederlo. Gli occhiali, gli occhi azzurri e i capelli biondo cenere ricci, mi erano troppo familiari, come i tartti del suo viso e sgranai gli occhi non appena riconobbi la figura. Il ragazzo socchiusi gli occhi e aggrottò la fronte con un lieve sorriso.

-Ashley?- Domandò.

Sorrisi. -Micky?- Chiesi con lo stesso tono. Lui annuii avvicinandosi confermando il sorriso.

-Oh mio dio, da quanto tempo. Come te la passi?-

-Bene, per il momento.-Mentii. Lui mi guardò inclinando la testa, siccome piuttosto alto di me e sorrise nuovamente.

-Non ti vedo molto convinta.-

Sospirai facendo spallucce. -Dai, ti offro qualcosa, c'è un bar qui vicino se non sbaglio.-

Annuii incamminandoci. Micky Lewis, era un mio compagni delle medie, oltre alla mia cotta per tutti gli anni di quel periodo. Ovviamente lui non lo sapeva, forse...
Parlammo del più e del meno e lentamente disse: -Ah...quindi sei fidanzata.-

Sorrisi ampiamente.

-E tu come stai? Con...questo...-
-Tom. Sì, sto benissimo, davvero credo di trovarmi bene. E a pensare che questo mi stava letteralmente sui coglioni!-

Lui rise guardando il bicchiere di succo. -Ma tu lo sai che eri la più decente della altre?-

Smisi di ridere immobilizzandomi. -Ah? Davvero?-
-Ma non lo avevi capito?-
-Cosa?-
-Che eri ricambiata.- Mi diede un piccolo schiocco sulla fronte che mi portò ad alzarmi di scatto. Lui mi guardò interrogativo e mi grattai la nuca imbarazzata.

-Scusa è che...ho visto semplicemente che hai finito e...si insomma.-
-Tranquilla.- Si avvicinò e mi sentii tremendamente imbarazzata. Mi diede solo un bacio sulla fronte. -Questo è quello che avrei voluto sempre fare, solo che se non fossi fidanzata te lo avrei dato sulle labbra.- Divenni paonazza in viso facendo spallucce.

-Ci siamo incontrati troppo tardi, peccato. Comunque io lavoro in un bar di sera, a pochi metri da qui, spero che tu passa qualche volta. Ci si vede in giro.- Mi salutò con il gesto stile capitano, rimettendosi la cuffia e correndo. Sospirai passandomi la mano tra i capelli fino a quando non vidi in lontananza un ragazzo con la tuta e il cappuccio. Aveva il fiatone ed era piegato con le mani appoggiate alle ginocchia, riconobbi i suoi ciuffi ribrlli di colore biondo cenere. Mi avvicinai raggiungendolo e prima che potesse rivolgermi lo sguardo sospirò.

-Per Dio! Ti ho cercata ovunque!-
-Che ti ho detti sul fatto del trattamento?-
-Ok, ma lo sai come soni fatto...- Continuò freddo.

-Qualche problema Tom?-
Ci fu qualche momento di silenzio e con le braccia conserte proferì parola: - Chi era quello...?- Chiese con un tono di molteplici emozioni, tra la timidezza, la paura, la severità e  soprattutto la gelosia.

-Un mio compagno delle medie.-
-Per essere un compagno delle medie ha troppa confidenza.-

-Oh sì infatti.- Dissi con un sorriso angelico mentre camminavo. -Ha detto che era perdutamente innamorato di me.- Feci spallucce, con lui quasi correre.

We all need someone to stayDove le storie prendono vita. Scoprilo ora