Capitolo 41

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Non so cosa mi stia succedendo, non capisco. Non mi era mai successo prima d'ora.

Stive continua a chiedermi cosa ho che non va, ma la mia voce fa fatica ad uscire. Sento alcune voci in sottofondo ma non riesco a capire cosa dicono, con tutta la forza che mi rimane cerco di alzarmi dal letto ma non riesco. È come se qualcuno o qualcosa mi stesse bloccando provocandomi un fottuto dolore.

«Desy ti prego guardami dimmi cosa hai, mi stai preoccupando. Cazzo prendo il cellulare e chiamo subito Neytan.»

STIVE'S POV.

«Ehy Stive.»
«Amico corri subito, non so cosa sta succedendo ma  Desy ha bisogno di te.»
Sono terrorizzato, non so cosa fare. La prendo tra le mie braccia dopo che credo abbia perso i sensi e la metto sotto l'acqua corrente.
«Dio santo Desy ti prego.»
Dopo qualche minuto inizia a parlare dicendo cose insensate.
«Ehy piccola tranquilla va tutto bene.»

La mia voce trema, le mie mani non riescono a non tremare dalla paura. Cerco di spostarle i capelli che le cadono sul viso ma lei continua a farfugliare frasi incomplete senza alcun senso.

NEYTAN'S POV.

«Amore ehy sono qui, va tutto bene.» cerco di farmi spiegare da Stive cosa sia successo ma non riesco a capirlo, è troppo agitato. Deve essersi spaventato davvero tanto, non l'ho mai visto così agitato e impaurito.
«Desy ehy piccola come ti senti?» sento la voce sottile di Desyrè:
«Neyt è tornato ma non è solo lui, vuole essere aiutato.»

Dopo che l'ho messa nel suo letto finalmente si è addormentata. La fase peggiore era passata, anche se non riesco ancora a capire cosa mi abbia voluto dire con "è tornato ma non è solo". Chi è tornato?   Continuo a camminare in cucina mentre Stive prepara due caffè.

Mi siedo per capirci qualcosa, chiedendo a Stive ma lui continua a dirmi che diceva frasi sconnesse e che non dovevo darci peso.
Ma sapevo che non era così, perché io c'ero quel giorno, e avevo visto quelle foto che mi aveva dato il Signor Witter.

«No Stive c'è qualcosa di strano, le abbiamo viste quelle foto del Signor Witter, c'eri anche tu. Non dire che non devo preoccuparmi.»
Mi guarda e in effetti, pensandoci bene, si rende conto che quelle foto fossero realmente inquietanti.
«Ok amico, cosa facciamo?»

«Ehy cosa volete fare voi due?»
«Amore ma sei impazzita? Torna subito a letto.»
«Tranquillo Neyt sto bene, mi gira solo un po' la testa. Mi prendo un'aspirina e vedrai che mi passerà.»

Io e Stive non la perdiamo d'occhio in ogni piccolo passo e movimento che fa, ma decido di affrontare il discorso cercando il supporto di Stive.

«Piccola come ti senti? Ti è passato il mal di testa?»
Lei annuisce ed io faccio un sospiro di sollievo. 
«Ok, ti va di raccontarci cosa ti è successo stanotte?»

Silenzio, silenzio assoluto.
«Desy amore dai racconta, sai che a noi puoi dire tutto. Cosa volevi dire con "è tornato", e chi vuole essere aiutato?»
Mi rendo conto che forse ho fatto troppe domande senza pensare, e sicuramente sarà ancora frastornata dopo quello che le è appena successo, ma io voglio, anzi devo sapere prima che impazzisca.

DESYRÈ'S POV.

Faccio un lungo sospiro prima di iniziare a parlare:
«Stanotte l'ho sognato, o almeno credo di aver sognato. Non saprei, è la prima volta che mi capita una cosa del genere. Ho visto Bred junior Witter, era terrorizzato e cercava il mio aiuto. Io non capivo perché, eravamo soli ma poi all'improvviso...» inizia a tremarmi la voce, e il terrore si impossessa di tutto il mio corpo.

«Desy tranquilla, ci siamo noi qui. Non ti accadrà nulla ok?»
«Loro erano lì, dal nulla sono comparsi e Bred si teneva stretto tra le mie braccia, era terrorizzato e ha iniziato a piangere. Faceva fatica a dire quella frase, ma anch'io avevo paura e non riuscivo a calmarlo perché avevo la sua stessa paura. Quella paura che mi porto addosso ormai da tanti anni, troppi anni.»

Non riesco a trattenere le lacrime, il mio pianto ormai è diventato quasi un'abitudine per i miei occhi. Anche il sapore delle lacrime incomincia a sapere di buono per il mio palato, ma quel terrore che provavo e che tutt'ora provo è lo stesso che vedevo negli occhi di Bred, e io mi detesto al solo pensiero di non poter fare nulla per aiutarlo.

NEYTAN'S POV.

Io e Stive ci gueriamo negli occhi, come se stessimo parlando telepaticamente. È la mia piccola Desy, ci ha beccato in flagranza.
«Cosa avete voi due? Che mi state nascondendo? E non dite nulla perché vi conosco abbastanza bene da non credere a nessuna stronzata che cercherete di rifilarmi.»

Stive continua a guardarmi ed io capisco che a questo punto mentire non servirà a nulla, mi avvicino al mio piccolo angelo con le ginocchia piegate sulle mie stesse gambe, le predo le mani e i suoi occhi si incastrano perfettamente nei miei.

«Ok Desy ascoltami bene, c'è una cosa che dobbiamo dirti e non ti piacerà, ma forse è l'unico modo per poter uscire da questo inferno.» faccio un gran respiro prima di raccontarle quello che mi ha detto e fatto vedere il Signor Witter.
«Ma non devi aver paura perché noi ci saremo SEMPRE ok? Non dimenticarlo mai.»

Ormai è da un po' che gliene parlo, ma lei continua a starsene in silenzio come se tutto questo tempo non avesse ascoltato una singola parola di quello che le ho detto.
«Ehy Desy amore perché non rispondi?»
Vengo interrotto da Stive che era rimasto in silenzio tutto il tempo, facendomi passare come lo stronzo della situazione.
«Neyt basta lascia stare, per stasera ha già sopportato troppo, lasciamola riposare e domattina ne riparliamo ok?»
Lo guardo dritto negli occhi e solo in quel momento probabilmente si rende conto di quello che sto provando, i miei occhi sono pieni di lacrime. Me ne accorgo quando si avvicina a me per avvolgermi in un caloroso abbraccio, che solo lui sa quanto sia importante.

Nulla Può SuccedertiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora